Il 2022 racconta di sei storie di donne che, per la follia di uomini incapaci di accettare la fine di un amore, sono state uccise. Non si finisce e non si finirà mai nel cercare leggi più incisive ma, purtroppo, sempre tardive.
Ed ecco, che a dare voce a queste donne uccise, ci sono i giovani con le loro iniziative, le loro idee e le loro capacità di parlare di “FEMMINICIDIO” attraverso la musica.
Le note musicali sono terapeutiche, le parole aiutano a riflettere e, un brano musicale, può aiutare ad incoraggiare le donne a denunciare le violenze subite tra il silenzio delle mura domestiche.
Questo 8 marzo 2022 ha un sapore molto amaro perché parla di donne, sorelle, mamme ucraine costrette a scappare dalla violenza della guerra e di donne che fuggono da una loro guerra personale .
Oggi parliamo con una donna-artista sempre attenta a queste tematica… lei è, LILIANA PUGLIESE
D – Consentimi di partire con una semplice domanda, che donna sei e che donna vorresti essere?
R- che donna sono? Sono una Donna che ha vissuto tante esperienze. Alla mia età posso dire che l’unica donna che vorrei essere è mia madre.
D – Parlaci del tuo paese è di come oggi le donne sono cambiate e quali difficoltà culturali trovano per affrontare il problema della violenza.
R – ho un rapporto di “odi et amo”. Non ho mai rinnegato lei mie origini. Ho viaggiato tanto anche per lavoro, sia in Italia che all’estero. Ho conosciuto molte persone, ma posso dire che ogni mondo è paese. A malincuore, recentemente, proprio nel mio paese, abbiamo assistito all’ennesimo femminicidio di una ragazza di soli 20 anni. Non ci sono parole per descrivere la situazione.
D – Come nasce il brano musicale “GIULIA” e se è tratto una una storia vera.
R – Giulia è stato scritto proprio alla luce di quello che succede tutti i giorni in qualsiasi città di Italia e del mondo. Giulia sono io, mia madre, e qualsiasi altra ragazza. Purtroppo Giulia potrebbe essere chiunque. Il brano Giulia è stato scritto da Francesco Polisciano in arte Polix che a casa Sanremo si è esibito con Martina Guidone ,c’è mia figlia Giada che introduce la canzone e ci sono io Giulia di 40 anni un emozione unica e molto forte è stata registrata in un piccolo studio di registrazione a Montecorvino Rovella .Lui è un giovane ragazzo con tnt passioni e molto sensibile, lei molto timida ma quando vuole un uragano insieme sono molto belli e piacevoli da ascoltare
D – Ho avuto modo di ascoltare il brano musicale a Sanremo durante la settimana del festival. Molti programmi radiofonici vi hanno dato spazio raccontaci di questa esperienza.
R – Un’esperienza unica, Sanremo durante il festival è pura magia. E proprio per questo, avere spazio in radio e non solo, per lanciare un messaggio chiaro ai giovani, è stato fondamentale per noi.
D – C’è qualcosa, nella legge “codice rosso” che non ti convince e cosa vorresti che possa essere fatto per aiutare le donne in difficoltà?
R – Bisogna sensibilizzare i giovani. Bisogna crescere i nostri ragazzi in un’ottica diversa. Dobbiamo costruire una società migliore, e lasciare alle nostre giovani donne un mondo pulito e sicuro. La Donna deve essere rispettata sempre, non solo l’8 Marzo. Bisogna strappare dalle menti dei giovani che la donna sia un oggetto. Questo è l’augurio che faccio a me e a tutti i ragazzi e ragazze.