La moda è sempre innovativa nella ricerca di materiali, nuovi colori di tendenza ma, sopratutto idee fresche e giovani come Marialaura Minutoli futura stilista di accessori.
D – Un diploma scientifico che stona con la tua attuale scelta di diventare un’esperta nel settore dell’alta moda…a cosa si deve questa scelta?
R – Nonostante il mio percorso liceale improntato sugli studi scientifici, che comunque mi hanno dato una base solida di conoscenze generali, il mondo della moda mi appassiona fin dall’infanzia. In particolare, mi ricordo che da piccola sognavo di diventare una modella perché ero affascinata dai concorsi di bellezza, come Miss Italia. Poi, crescendo, ho cominciato a interessarmi di più alla parte creativa, ovvero al design, alle idee e alle ispirazioni che portano alla realizzazione di collezioni di moda.
D – Parlaci dell’Accademia di moda, come ci si accede e se, necessariamente, bisogna avere già una conoscenza sartoriale?
R -I corsi dell’accademia hanno una durata di tre anni, per essere ammessi bisogna fare un test d’ingresso, che verte su domande di cultura generale, una prova di disegno e un colloquio orale con una commissione. Non è necessario avere alcuna conoscenza pregressa ne in ambito di disegno e ne in ambito sartoriale, in quanto il percorso formativo prevedere un insegnamento a 360º che parte dalle basi.
D – Sono molti gli indirizzi specialistici, il tuo preferito è quello degli “accessori” parlaci di questi elementi che, nella moda, sono da considerarsi il tocco di classe.
R -L’inizio del corso di design dell’accessorio è previsto dal secondo anno. Personalmente ho scoperto un mondo che non avrei mai pensato di approfondire, ma che invece con il tempo si è rivelato la mia aspirazione. In accademia l’insegnamento si concentra su pelletteria e calzature. È vero, gli accessori danno quel tocco di classe in più, senza di essi il look sarebbe incompleto.
D – Quale errore non deve fare una donna nell’utilizzare gli accessori?
R -Credo che in ambito di moda non si possa parlare di vero e propri errori. Ognuno ha un proprio gusto, un proprio modo di esprimersi. Personalmente preferisco accessori dal design semplice e raffinato, citando il mio professore “less is more”.
D – Hai un colore preferito e un materiale che prediligi per la lavorazione?
R – Prediligo i colori neutri in quanto si possono adattare a qualsiasi look. Per quanto riguarda il materiale, ci sarebbero davvero tantissime tipologie di tessuti di cui parlare, ognuno con proprie caratteristiche e particolarità, ma quello che preferisco è la pelle.
D – C’è uno stilista a cui t’ispiri e quale non ami la sua creatività?
R – Stimo la creatività di ogni stilista, ma sicuramente la designer che in assoluto ammiro da sempre e tuttora, è Maria Grazia Chiuri, perché mi rivedo nel suo stile elegante e raffinato.
D – Qual’è l’accessorio che ti da spazio alla tua creatività?
R -Le borse e le scarpe sono in assoluto gli accessori con cui mi sbizzarrisco di più, perché grazie ad esse riesco ad esprimermi e a dare spazio alla mia creatività. Credo che ognuno debba avere nel proprio armadio una borsa o un paio di scarpe più particolari che possano diventare il vero pezzo forte dell’outfit.
D – Come vedi il futuro della moda italiana?
R – Penso che il mondo della moda stia affrontando un cambiamento molto importante, dato dalla pandemia che tutti noi stiamo affrontando. Ormai quasi tutti i brand si stanno adattando a questo momento storico che ha obbligato il settore moda, e non solo, a reinventarsi organizzando eventi e sfilate online o in situazioni diverse da quelle che tutti noi conosciamo. Tuttavia, mi auguro che si possa tornare presto alla normalità e che la pratica dello shopping online o che quelle attività che sono state convertite al digitale possano non aver compromesso in maniera definitiva la tradizione.
D – Il tuo sogno nel cassetto?
R – Spero che si possa realizzare il mio sogno nel cassetto che ho fin da bambina, ovvero quello di diventare una designer di successo. Mi auguro di riuscire in futuro a trasmettere a tutti la mia passione e il mio amore verso il settore dell’alta moda.
a cura di Viviana Bazzani