“Il Covid non è finito, ma per fortuna la situazione è assolutamente sotto controllo. Quindi abbiamo ritenuto opportuno chiudere questa struttura che è stata sicuramente uno dei simboli più importanti di questa guerra che oggi possiamo dire di aver vinto”: lo ha detto l’assessore regionale uscente alla Sicurezza Guido Bertolaso a margine della presentazione del libro ‘Dodici Respiri’ all’hub vaccinale del Palazzo delle Scintille che proprio oggi sarà chiuso. “Da questo punto di vista c’è una grandissima gratitudine nei confronti di tutti quelli che hanno lavorato qui e nei confronti di chi ci ha messo a disposizione questa struttura e nei confronti di tutti quelli che si sono venuti a vaccinare – ha proseguito Bertolaso -.Solo alle Scintille abbiamo vaccinato quasi due milioni di persone. Un risultato molto significativo ma questo on significa che il Covid sia finito”.
“D’intesa con il ministro della Salute, da domani mattina interromperemo anche i controlli agli arrivi dalla Cina, perché anche lì la situazione per fortuna è andata migliorando e non c’è più bisogno di fare quelle verifiche che abbiamo fatto in questi ultimi due mesi. Da un punto di vista della situazione generale” per quanto riguarda il covid “siamo in un tempo di pace durante il quale però non dobbiamo affatto abbassare la guardia”: lo ha detto Guido Bertolaso, assessore regionale uscente al Welfare, parlando della situazione legata al covid e ai controlli negli aeroporti, a margine della presentazione del libro ‘Dodici Respiri’ al Palazzo delle Scintille.
“Ho dato la mia disponibilità, ma a delle condizioni molto precise. Ora si tratta di vedere se la politica sarà disposta ad accettare le mie condizioni che sono semplicemente quelle di lavorare sulla base del merito, delle competenze e degli interessi dei cittadini, senza guardare in faccia nessuno. Le tessere di partito e le amicizie non mi interessano”: così Guido Bertolaso a margine della presentazione del libro “Dodici Respiri” al Palazzo delle Scintille in merito all’ipotesi di una sua riconferma all’assessorato regionale al Welfare.
“Il pomo della discordia lo sono sempre stato per tutta la mia vita, quindi non mi pare una novità da questo punto di vista – ha poi scherzato rispondendo a una domanda dei giornalisti – anche perché sono abituato a dire ciò che penso e lavorare solo esclusivamente per i miei concittadini. Anche in questo caso”.(MiaNews)