Cresce la preoccupazione dei milanesi per lo stato della sanità pubblica

I milanesi sono sempre più preoccupati dalla crisi in cui versa la sanità pubblica, con la maggioranza di essi che non la ritiene più in grado di rispondere, da sola, a tutti i loro bisogni in fatto di salute. A rilevarlo è l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità[1] di UniSalute, che è tornata a sondare l’opinione degli abitanti di Milano sullo stato del Servizio sanitario nazionale.

Dalla rilevazione è emerso come sei milanesi su dieci (60%) pensino che il SSN – allo stato attuale – non sia più sufficiente per i loro bisogni sanitari e di cura. Il dato è in aumento rispetto all’anno scorso, quando poco più della metà (53%) aveva dichiarato di ritenere la sanità pubblica non più adeguata a coprire tutte le proprie esigenze. Significativo anche il calo della percentuale di milanesi che si dicono soddisfatti delle cure ricevute nel pubblico, scesa al 38% rispetto al 50% del 2023, rendendo Milano l’unica tra le città analizzate con un tasso di soddisfazione inferiore al 40%.

Nonostante ciò, i cittadini milanesi sono consapevoli del ruolo centrale del SSN nel sistema di welfare del Paese, con il 42% che dice di avere comunque ancora fiducia nella sanità pubblica, e quasi uno su tre (30%) che continua a ritenerla una delle migliori al mondo. Rispetto al periodo pre-pandemia Covid-19, un intervistato su quattro (24%) nota un maggior ricorso nel pubblico ai servizi di telemedicina e teleconsulto: un sostegno da parte della tecnologia che viene visto con favore, tanto che il 62% vorrebbe un maggior uso di soluzioni tecnologiche per l’assistenza a distanza.

I tempi di erogazione delle prestazioni restano il problema principale riscontrato dagli intervistati, con l’82% che li considera eccessivi. Quasi nove su dieci (89%), inoltre, ritengono che rispetto a 5 anni fa i tempi di attesa si siano allungati, e di conseguenza puntare a ridurli (75%) e fornire maggiori disponibilità di date e orari (50%) sono i due aspetti più importanti su cui intervenire per migliorare il SSN.

Ovviamente, queste criticità sono collegate anche alla carenza di personale sanitario, con medici e infermieri sempre più spesso costretti a sopportare carichi di lavoro estenuanti. Un problema che non sfugge ai milanesi: quattro su cinque (80%), infatti, sostengono che il numero di medici e infermieri in forze al Servizio sanitario nazionale sia inadeguato rispetto alle esigenze dei cittadini.