La situazione delle “Case di Comunità” di Regione Lombardia, nate dal progetto di trasformazione dei poliambulatori, continua a creare gravi disagi per i lavoratori e i pazienti, senza che si intraveda una soluzione all’orizzonte. Nonostante le ripetute denunce da parte di FIALS, la questione non è stata ancora affrontata con la dovuta attenzione dai tavoli regionali, lasciando migliaia di lavoratori in un limbo burocratico e operativo.
Ad oggi, circa 200 operatori sanitari e amministrativi, formalmente ancora dipendenti di ASST Nord Milano, sono di fatto gestiti dalle ASST delle nuove sedi, ma senza una chiara definizione giuridica ed economica. Questa situazione sta causando gravi problemi nella gestione delle strutture, con ricadute dirette sulla qualità del servizio offerto ai pazienti.
I problemi più critici riguardano la carenza di personale, che ha raggiunto livelli insostenibili, e la difficoltà nel gestire ferie, permessi e incarichi. Il personale continua a lavorare in condizioni di estrema incertezza, mentre la Regione Lombardia non fornisce indicazioni sui tempi e modi della cessione.
“Siamo afflitti dall’inerzia della Regione – dichiara Mauro Nobile, Segretario Generale FIALS Milano – Questo limbo non è più accettabile, ed è inammissibile che siano i lavoratori e i cittadini a pagare per le lungaggini burocratiche e la mancata pianificazione”.
Inoltre, va sottolineato che i vari enti ospedalieri non hanno ancora fornito una risposta e la stessa Regione permane silente, rispetto al precedente comunicato stampa di FIALS Milano del 13 agosto 2024, in cui l’organizzazione ha chiesto un intervento tempestivo per la riduzione delle liste d’attesa in sanità. In quell’occasione, FIALS ha sollecitato l’applicazione della normativa sulla detassazione delle prestazioni aggiuntive del personale sanitario (D.L. n. 73 del 07.06.2024, convertito in Legge n. 107 del 29.07.2024), per incentivare il personale e garantire un servizio più efficiente ai cittadini.
FIALS Milano ribadisce il proprio impegno a fianco del personale sanitario e dei cittadini, affinché la sanità pubblica milanese possa continuare a rispondere efficacemente alle esigenze della comunità, superando le criticità che oggi rallentano l’intero sistema.