“Le Case di Comunità attivate in Lombardia nel 2022 sono 105, mentre gli Ospedali di Comunità sono 28. Rispetto al totale proposto (216 Case di Comunità e 71 Ospedali di Comunità) è stato completato il 52% del target (il 56% per le Case di Comunità e il 38% per gli Ospedali di Comunità). Obiettivo, quindi, raggiunto in quanto il 40% delle Case e degli Ospedali di Comunità, previsti dal PNRR, doveva essere realizzato entro il 2022. Il 60%, invece, dovrà essere completato entro il 2024 (il 30% entro fine 2023 e il 30% entro il 2024)”.
Questi, fa sapere il Pirellone, i dati forniti in commissione sanità del Consiglio regionale, dall’assessore al Welfare Giudo Bertolaso. Nell’80% delle Case di Comunità sono presenti poliambulatori. Poi Consultori (45%), Unità Operative di Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (15%), SERT/NOA (13%), Dialisi (11%), Centri Psico Sociali (10%), Ambulatori psichiatria (8%), Centri diurni (7%), Presidi Ospedalieri Territoriali (6%). Tra gli ulteriori servizi erogati il principale è la diagnostica per immagini e la terapia fisica e di riabilitazione presenti in un terzo della Case di Comunità (27%). Seguono i punti prelievi (11%), il servizio vaccinale (5%) e l’assistenza domiciliare integrata (5%). Un focus è stato dedicato ai finanziamenti previsti dal PNRR. Sulla realizzazione delle Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali sono stati investiti 670 milioni di euro. Di questi 460 milioni sono a carico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mentre poco più di 207 milioni sono finanziati da Regione Lombardia. L’investimento per l’acquisto e il rinnovo del parco tecnologico e digitale degli Ospedali e per migliorare la sostenibilità delle strutture è di 785 milioni di euro: 714 milioni a carico del PNRR e 43 milioni dal bilancio regionale. “Sono buoni i riscontri sulla presenza dei Punti Unici d’Accesso e degli infermieri nelle Case di Comunità, mentre dobbiamo lavorare ancora sugli attivi di Medici di Medicina Generale. La priorità è verificare quanti siano i presidi sul territorio e soprattutto capire come siano strutturati e cosa offrano al cittadino”, ha sottolineato il Presidente della Commissione Sanità Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia) a margine della seduta. “Sullo stato di attuazione della LR 22/2021, per me priorità assoluta, anche oggi abbiamo lavorato in Commissione Sanità con un metodo di lavoro improntato all’approfondimento e all’analisi nel merito dei dati e del contesto, che sarà sempre l’approccio di questa Commissione –ha aggiunto Baffi-. Case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali: l’Assessore al Welfare ha relazionato puntualmente, come aveva fatto recentemente sul tema delle liste d’attesa, rispetto al metodo di lavoro e al percorso di monitoraggio dell’attuazione della LR 22/2021 con riferimento agli obiettivi previsti dalla Missione 6 del PNRR. Il gruppo di lavoro costituito dall’Assessorato riprenderà a fine maggio le visite nelle case di comunità per valorizzare gli esempi di quei territori che hanno lavorato bene, affinché possano essere da traino per i contesti in cui si riscontrano maggiori difficoltà”.
Aumento degli investimenti nel sociale, nella presa in carico di fragili, anziani e disabili, nelle cure domiciliari e nella telemedicina, nella prevenzione e cura del disagio psichico specie tra i giovani. Transizione digitale da completarsi entro il 2027 per tutte le aziende socio sanitarie. Aumento dei controlli sui cantieri per prevenire gli incidenti sul lavoro. Questi invece sono alcuni dei target indicati nel PRSS (Piano regionale di Sviluppo e Sostenibilità) illustrato oggi dall’Assessore al Welfare Guido Bertolaso in Commissione Sostenibilità sociale, Casa e Famiglia presieduta da Emanuele Monti (Lega). I numeri dell’assistenza in Regione Lombardia sono significativi: 723 Residenze per anziani (RSA) che accolgono oltre 70.000 ospiti, 103 residenze per disabili (RSD), 75 hospice, 138 strutture riabilitative varie. L’obiettivo è aumentare significativamente le risorse a disposizione partendo dagli attuali 2 miliardi di euro del bilancio regionale dedicati all’assistenza cui vanno aggiunti 1,5 miliardi per disabili e medici di famiglia. In particolare il documento si prefigge di raddoppiare in quattro anni il numero di cittadini lombardi curati a casa dagli attuali 110.000 a oltre 226.000 e di completare la transizione digitale delle aziende socio-sanitarie che entro il 2027 dovranno tutte operare tramite il fascicolo sanitario elettronico (FSE). “Ringrazio l’Assessore Bertolaso – ha commentato il Presidente della Commissione Emanuele Monti – per la sensibilità che ha sempre mostrato ai temi del sociale e del socio-sanitario. Sono sicuro che il suo impegno e quello della struttura faranno sì che le risorse dedicate a questo settore nel corso di questa legislatura crescano di pari passo con l’aumento dell’età media dei lombardi. Non basta allungare la vita, bisogna garantire ai nostri anziani, ai disabili, alle persone fragili standard qualitativi sempre migliori sia per chi è ricoverato in struttura sia per chi viene accudito a casa. Entro ottobre – ha concluso Monti – l’Assessore ci ha promesso il testo del nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale: sarà in quella sede che dovremo reperire le risorse aggiuntive per realizzare gli obiettivi ambiziosi e sfidanti enunciati oggi.” “Sono un medico – ha spiegato Bertolaso – ma nella mia carriera mi sono quasi sempre occupato più di assistenza che di cura. Sono quindi assolutamente convinto del ruolo strategico che hanno la prevenzione, il sostegno alle fragilità, il presidio del territorio e delle attività produttive nel determinare il grado di benessere di una popolazione specie se in progressivo invecchiamento per motivi demografici come la nostra. Assicuro quindi al Consiglio il mio impegno più totale e convinto per reperire risorse aggiuntive in modo da raggiungere gli ambiziosi target che il Piano regionale di Sviluppo si pone da qui a fine legislatura.” Gli interventi dei Consiglieri hanno spaziato dalla richiesta di rafforzamento dei fondi per la neuropsichiatria infantile e adolescenziale che ha visto una crescita esponenziale dei casi a seguito del Covid (Lisa Noja, Azione-Italia Viva), alla richiesta di rivedere gli standard strutturali delle RSA ormai inadeguati a seguito dell’aumento dell’età media dei degenti (Carlo Borghetti, PD) e alla richiesta di estendere i controlli anti-infortunistici dai soli cantieri edili a tutte le altre attività lavorative potenzialmente pericolose (Onorio Rosati, Alleanza Verdi e Sinistra).(MiaNews)