Stress, per quasi un milanese su tre è un problema cronico.

Lo stress è una condizione sempre più diffusa nel mondo contemporaneo, tanto che l’OMS lo ha definito come “Male del XXI secolo”. La pandemia di Covid-19, con le sue conseguenze a livello economico e sociale, ha ulteriormente aggravato la situazione, e per questo una nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute[1] – condotta insieme a Nomisma – ha voluto interrogare i milanesi sul loro benessere psicologico dopo questo periodo così complicato.

È emerso come circa uno su quattro (24%) dichiari di sentirsi stressato spesso, e il 5% del campione addirittura ogni giorno, per un totale di quasi un milanese su tre (29%) che vive lo stress come una condizione cronica. Il 57% degli abitanti del capoluogo meneghino, inoltre, ha avuto almeno qualche volta problemi con il sonno, e oltre uno su cinque (21%) afferma di provare spesso ansia o eccessiva apprensione. Guardando alla fascia di popolazione più anziana, fonte di disagio è anche la solitudine, di cui soffre spesso o almeno qualche volta quasi un milanese over 60 su due (46%).

Ma quali sono i fattori che scatenano maggiormente stress e apprensione? In cima alle preoccupazioni dei milanesi c’è l’inflazione, e dunque l’aumento dei prezzi, citato dal 44% del campione. È fonte di stress anche la gestione degli impegni familiari, indicata dal 30% degli intervistati, e la situazione economica familiare (27%). Uno su quattro (25%) è preoccupato anche dagli effetti del cambiamento climatico.

Per superare le emozioni negative e sentirsi meglio, le strategie adottate sono molteplici. In questo senso i milanesi si rivelano piuttosto virtuosi, con solo il 5% che dichiara di combattere lo stresso con il fumo, dato ben più basso della rilevazione nazionale (11%): in effetti, il 38% dei fumatori milanesi dichiara di fumare meno rispetto a 2-3 anni fa. Bene anche sul fronte del consumo di alcolici, con ben il 46% dei milanesi che dichiara di berne meno rispetto al passato. I metodi antistress più popolari restano quindi delle ottime abitudini, come fare sport (43%) e prendersi del tempo per sé stessi (39%), seguiti dallo stare all’aria aperta e a contatto con la natura (35%) e la compagnia degli amici (32%).

 

[1] Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nomisma nell’estate 2022 su di un campione di 1.200 persone stratificato per età (18-75 anni), sesso ed area geografica con sovracampionamento nelle province di Milano, Torino, Padova, Bologna, Napoli