L’Inter vince 2-0 sul campo del Benfica nell’andata dei quarti di finale di Champions League. I nerazzurri passano a Lisbona con i gol di Barella e Lukaku, ipotecando la qualificazione alla semifinale. Tra 8 giorni, a Milano, la gara di ritorno: la squadra allenata da Inzaghi potrebbe anche permettersi una sconfitta casalinga di misura.
LA PARTITA – L’Inter prova a tenere alto il pressing per ostacolare il possesso di palla dei padroni di casa. I nerazzurri spingono con Dimarco e azzannano con Barella: al 9′ arrivano due cross per la testa di Dzeko, che riesce solo a sfiorare il pallone e le potenziali chance sfumano.
Il Benfica entra progressivamente in partita. Florentino prova a scaldare lo stadio Da Luz con un destro da 25 metri, ma la mira è abbondantemente sbagliata. Al 15′ un intervento errato di Dimarco diventa un assist per Rafa Silva: destro immediato, Onana respinge da pallavolista. Al 19′ la difesa dell’Inter balla ancora, Joao Mario – ex di turno – cerca il jolly con un ambizioso diagonale al volo da destra: palla larga. L’Inter batte un colpo al 25′ con Acerbis. Il difensore da 35 metri spara di sinistro, il siluro finisce alto di poco.
Il Benfica fa la partita ma l’Inter non concede occasioni reali ai padroni di casa. Anzi, al 33′ i nerazzurri avrebbero una potenziale chance per pungere. Il Benfica regala palla a Lautaro che potrebbe imbucare per Dzeko, solissimo: l’argentino spreca tutto con un tocco moscio e i portoghesi si salvano. Il finale di frazione è a tinte nerazzurre. Un’ottima azione corale, ispirata da Barella e rifinita da Dimarco, consegna a Lautaro un pallone invitante: l’argentino ‘liscia’, l’occasione sfuma.
L’Inter fa centro in avvio di ripresa al 51′. Bastoni sfonda a sinistra e pennella un cross perfetto, Barella è puntuale all’appuntamento sul secondo palo: colpo di testa a incrociare, palla all’angolino e 0-1. Il Benfica reagisce e si riversa nell’area avversaria: Onana se la cava al 56′ in una mischia furibonda, in cui Bastoni usa le maniere forti per arginare Ramos.
La pressione del Benfica è costante, l’Inter soffre ma non rinuncia a pungere quando ha l’opportunità. Al 66′ Mkhtaryan, innescato dal neoentrato Correa, prova a superare Vlachodimos che chiude bene in uscita. Al 73′ tentativo di Barella da fuori: palla larga. Al 77′ doppia occasione colossale per Dumfries: Vlachodimos respinge il colpo di testa, Morato rimedia sul tap-in. L’azione continua, Dumfries rimette il pallone in mezzo e Joao Mario – come evidenzia il Var – devia il cross con un braccio. Rigore, Lukaku non sbaglia: 0-2 all’83’. Onana chiude la porta nerazzurra nel finale, l’Inter ha un piede e mezzo in semifinale.
A margine del successo contro il Benfica, Simone Inzaghi ha analizzato così la prestazione dell’Inter ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo fatto un’ottima gara, di corsa, aggressività determinazione. Ci godiamo questa serata, ma sono soltanto i primi novanta minuti: stasera siamo stati molto bravi in entrambe le fasi, abbiamo concesso pochissimo. Tra sette giorni avremo un ritorno tutt’altro che scontato”.
Dove nasce una gara così? Si era detto soddisfatto delle gare con Juventus e Salernitana.
“Non dimentichiamo la Fiorentina: abbiamo fatto tre partite senza vittorie, ma a volte bisogna essere lucidi e lasciare da parte il risultato. In quel momento però dovevamo fare di più: abbiamo vissuto una bellissima serata che ci avvicina al traguardo, ma tra sette giorni ci sarà la resa dei conti”.
Perché i suoi calciatori non hanno sempre giocato così?
“Non dimentichiamo che è la terza trasferta in sei giorni: abbiamo un calendario incredibile, l’Inter è l’unica ad averlo in Italia. Non dev’essere una scusante, questi ragazzi cercano sempre di stringere i denti e dare tutto”.
Due segnali: tutta la panchina abbraccia Romelu dopo il gol, e la dirigenza che vi aspetta al rientro negli spogliatoi.
“È una cosa normale: nel calcio bisogna essere sempre uniti. In questi diciotti mesi non mi avete mai sentito dire nulla perché a livello di impegno non posso dire niente a questi ragazzi. Siamo contenti, dobbiamo continuare così sapendo che tra sette giorni il Benfica verrà a San Siro a fare la sua partita”.
Cosa significa questa vittoria per lei?
“Sono soddisfatto per i ragazzi, che mi hanno sempre dato un impegno folle. Le critiche ci stanno, la mia educazione mi permette di ascoltarle, capirle e sapere da chi provengono”.