Al Milan il Trofeo Silvio Berlusconi, 3-1 al Monza

Una grande serata nel ricordo di un grande presidente, due squadre, un presidente sempre nel cuore, nella cornice di San Siro si è disputata la seconda edizione del trofeo ora intitolato a Silvio Berlusconi.

Il Milan batte il Monza per 3-1 e conquista il Trofeo Silvio Berlusconi, giunto alla sua seconda edizione. Le reti rossonere sono state siglate da Saelemaekers all’11esimo minuto, da Jovic al 47esimo e da Reijnders al 56esimo; gol della bandiera per i biancorossi segnato da Daniel Maldini nel primo tempo per il momentaneo 1-1.

Fonseca, alla prima a San Siro, presenta una formazione molto sperimentale; tra i titolari in campo solo Maignan, Calabria (con il neo arrivato Emerso Royal in tribuna), Leao e Morata, all’esordio in rossonero. Il clima è caldissimo perché la temperatura di Milano è molto alta e la si soffre sia per i 22 in campo che per i 54mila sugli spalti; ne risente il ritmo, abbastanza compassato. Il Milan ha tenuto il pallone cercando trame di gioco e la velocità di Leao, ma è stato spesso impreciso, soprattutto con Morata, sia in fase di rifinitura che di conclusione. Molto bene Saelemaekers, già in forma e autore di diverse giocate di pregio.

Fonseca li cambia tutti e c’è l’esordio per Pavlovic al fianco di Tomori; c’è l’esordio anche per la 9 sulle spalle di Jovic, subito bagnata dal gol dopo due minuti. Reijnders tira una sberla su punizione e fa 3-1. Poi il ritmo si abbassa e non succede nulla di che. Sabato si farà sul serio.

Dal punto di vista del gioco, soprattutto nel primo tempo, il Milan ha mostrato un passo indietro rispetto alle amichevoli americane, ma ci sta, considerando la formazione scesa in campo. Segnali incoraggianti dalla ripresa con tanti giocatori entrati con voglia di fare. La forza di questa squadra è sugli esterni: ha giocatori devastanti. In generale, si vede che la squadra ha molto potenziale, ma c’è da lavorare su alcuni aspetti (soprattutto difensivi, con due tre contropiedi pesanti presi nel primo tempo) e sul mercato con un altro paio di innesti.

Paulo Fonseca ha parlato a Mediaset al termine di Milan-Monza, spiegando quanto manca a questa idea di calcio offensiva. “Abbiamo solo 5 settimane di lavoro, manca tanto. Possiamo già guardare qualche intenzione della squadra che sta già provando a mettere in campo. Oggi abbiamo giocato con due squadre diverse, abbiamo diverso da migliorare e da lavorare. Sono molto soddisfatto perché i giocatori provano a fare quello su cui abbiamo lavorato in queste settimane”.

Saelemaekers deve rimanere?
“È un giocatore di squadra, può fare bene diversi ruoli. Lavora tanto difensivamente per la squadra, offensivamente apporta cose importanti. Mi piace molto, vorrei che rimanesse in squadra”.

Che fase ti soddisfa di più per ora?
“Di possesso. Sono più contento con la fase offensiva. Sono 5 settimane di lavoro, è un modo diverso di giocare anche difensivamente. Non sto facendo paragoni, dico solo che è diverso. Abbiamo bisogno di tempo per migliorare difensivamente. Se vogliamo essere una squadra che pressa alto ci sono cose da migliorare. Nei primi 20 minuti abbiamo fatto bene, abbiamo recuperato palloni alti. Abbiamo bisogno di tempo per continuare a migliorare”.

Su Leao:
“Stiamo lavorando insieme, sono molto soddisfatto. Mi sembra che Rafa sia più propenso a lavorare per la squadra difensivamente. Sono sicuro che sarà un giocatore diverso”.

Durante la partita dava le indicazioni in portoghese:
“Per Rafa che stava vicino a me. Ma qua parliamo tutte le lingue”.

Alessandro Nesta ha parlato a Canale 5 al termine di Milan-Monza 3-1. Queste le sue dichiarazioni:

Come leggere questo 3-1? “Siamo partiti un po’ timorosi, abbiamo sofferto la loro pressione all’inizio. Poi abbiamo mosso la palla più velocemente e abbiamo pareggiato. Nel secondo tempo siamo entrati e ci hanno fatto due gol, hanno fatto cambi importanti e la qualità si è vista. Tutte le squadre stanno finendo le rose, dobbiamo finire le nostre cose”.

Un portiere ti farebbe comodo? “Stiamo cercando. Pizzignacco è un buonissimo profilo, come tutti i giovani ha bisogno di tempo”.

Sulla partita: “Oggi c’era un caldo a San Siro… Il ritmo di agosto è questo. La mia squadra ha provato a fare quello che gli ho chiesto. I ragazzi piano piano crescono”.