Atalanta, manita al Parma e secondo posto riconquistato.

Atalanta's Luis Muriel (R) jubilates with his teammates after scoring a goal during the Italian Serie A soccer match Parma Calcio vs Atalanta BC at Ennio Tardini stadium in Parma, Italy, 09 May 2021. ANSA / ELISABETTA BARACCHI

Non si ferma l’Atalanta nella corsa alla Champions, 5-2 ottenuto al Tardini che vale il ritorno al 2° posto in classifica a quota 72 punti (due in più del Napoli e +3 su Juventus e Milan, avversarie in serata nello scontro diretto).

Pronti-via e la Dea passa col solito sinistro di Malinovskyi (7° gol in campionato), botta dalla distanza che non lascia scampo a Sepe dopo la deviazione di Kurtic. Gosens sfiora due volte il bis di testa, Zapata si arrende alla traversa. Niente raddoppio prima dell’intervallo, ma è solo questione di tempo: Gasperini ritocca l’attacco (dentro Muriel e Pessina) e i due neoentrati confezionano il sinistro vincente del trequartista italiano. Poca fortuna per Muriel e Maehle vicini al tris, loro come Djimsiti di testa.

Non sbaglia invece Muriel al 77’, che chiude i giochi sull’invito di Pasalic prima del guizzo di Brunetta.

Il colombiano fa doppietta (21 gol in campionato) a precedere lo squillo di Sohm. L’ultima rete la firma Miranchuk per il 5-2 finale: nono risultato utile di fila per Gasperini in piena corsa Champions.

“E’ difficile per una squadra come l’Atalanta, a meno che non succedano cose particolari. C’è una disparità economica molto elevata e l’obiettivo dell’Atalanta deve essere sempre quello di migliorarsi e possibilmente piazzarsi in zone alte di classifica. Con questi criteri non potrà mai partire con l’obiettivo di vincere il campionato. C’è ancora molta incertezza su quello che saranno sia le coppe che il campionato. E’ chiaro che il calcio abbia bisogno di un sistema che possa favorire chi fa le cose in modo adeguato, ottenendo anche risultati, altrimenti diventa difficile”.

“In questo momento si gioca di pomeriggio, con un clima e con pressioni diverse. Chi entra con la mentalità giusta può fare la differenza. E’ un calcio diverso rispetto ad altri periodi dell’anno. La qualità della rosa è importante, e lo è anche capire che non solo chi gioca dall’inizio è titolare. Entrare dalla panchina o anche uscire non è un demerito e io so che Muriel, Pessina, Pasalic motivati possono creare occasioni pericolose che hanno poi chiuso la partita. Senza considerare che abbiamo tre partite in una settimana, anche questo è un fattore da considerare. Muriel? Le cose migliori le ha fatte giocando da attaccante, ma ha tutte le caratteristiche per giocare anche da trequartista. Davanti riesce a essere determinante, in posizione più arretrata rischia di perdersi un po’ nel gioco ed essere sprecato. Ma in alcune partite può anche essere una soluzione valida, viste le sue qualità. E’ un giocatore che aveva già dei mezzi fantastici, ora è pienamente inserito all’interno di una squadra“.

Penseremo al futuro quando sarà opportuno. In questo momento è meglio concentrarsi sul raggiungimento dei nostri obiettivi. Mancano ancora due settimane alla chiusura della stagione e può succedere di tutto. Sono solo dispiaciuto nei confronti di alcuni calciatori che sono ottimi prospetti ma che non riescono a trovare spazio. L’importante è che da adesso sino alla fine ci sia compattezza. Per quanto mi riguarda ho un contratto lunghissimo con l’Atalanta, sto veramente bene qui. Tutti i giorni escono fuori contatti, ma non c’è niente di tutto questo. Se in questo momento qualcuno volesse parlare con me deve aspettare la fine del campionato e parlare prima con il presidente Percassi. Magari l’ho stufato”.