Bologna e Atalanta, ovvero “La Dea”, si sono affrontate in un appassionante incontro serale valido per la sesta giornata di Serie A, nel suggestivo stadio “Renato Dall’Ara” situato a Bologna, in Emilia-Romagna.
La partita è terminata con un pareggio 1-1. È stata una serata di calcio accesa ed emotiva che ha visto i padroni di casa sbloccare il punteggio all’inizio del secondo tempo con un gol di Castro, ma poi trovarsi in inferiorità numerica al 6′ minuto a causa dell’espulsione di Lucumì.
Nonostante la pressione costante da parte dell’Atalanta, il pareggio è arrivato solo al 90′ grazie a un gol di Samardzic. Con questo risultato, entrambe le squadre si trovano all’ottavo posto in classifica con 7 punti, condividendo la posizione con la Lazio. Nel primo tempo, l’Atalanta ha cominciato la partita con grande intensità, cercando subito di mettere in difficoltà il Bologna. Già all’8′ minuto, Kossounou ha sfiorato il gol con un tiro che è andato di poco oltre la traversa. Al quarto d’ora, è stato Orsolini a creare panico nella difesa orobica con una bella azione individuale, ma la sua conclusione è stata respinta. Poco dopo, al 18′, Lookman ha attaccato bene la profondità ricevendo il pallone per poi calciare in diagonale, ma il portiere del Bologna, Skorupski, è riuscito a deviare in angolo con il piede. Al 21′, Castro ha risposto con un tiro deviato in angolo dopo essersi inserito in area di rigore.
Verso la mezz’ora del primo tempo, l’arbitro ha estratto ben tre cartellini gialli, segno dell’aumentata intensità e dei numerosi scontri fisici in campo. Bellanova, Kossounou e Fabbian sono stati ammoniti, con quest’ultimo che si aggiungeva a Freuler, già sanzionato nei primi minuti di gioco. Al 38′, l’Atalanta ha sfiorato il gol con Brescianini, che ha colpito di testa su un cross proveniente da sinistra, ma la sua conclusione è stata respinta. Purtroppo, per Brescianini, la partita si è conclusa prematuramente al 45′ a causa di un problema muscolare, costringendo l’allenatore a sostituirlo con Samardzic.
Quest’ultimo ha subito impattato la partita tentando un tiro che è finito fuori di poco. Il secondo tempo ha iniziato con un cambio nelle file del Bologna: Urbanski è entrato al posto di Fabbian. Solo un minuto dopo l’inizio della ripresa, i padroni di casa hanno trovato il vantaggio. Castro ha recuperato la palla sulla trequarti, si è accentrato da sinistra e con un preciso tiro di destro ha sorpreso il portiere dell’Atalanta, Carnesecchi, segnando l’1-0. Tuttavia, al 6’ minuto, il Bologna ha subito un colpo non indifferente:
Lucumì ha commesso un fallo su De Ketelaere al limite dell’area dopo aver perso palla, ricevendo un cartellino rosso.
L’Atalanta, nel corso della partita, decide di attaccare con tutti i suoi giocatori disponibili, ma sfortunatamente manca di precisione nelle loro manovre offensive. Al quindicesimo minuto di gioco, c’è un intervento decisivo di Posch che, con prontezza, anticipa Lookman all’interno dell’area di rigore, evitando così un possibile pericolo per la sua squadra. Dopo poco, al diciottesimo minuto, l’allenatore dell’Atalanta opta per effettuare due sostituzioni: fuori dal campo Kossounou e Bellanova, sostituiti da Retegui e Cuadrado. Questa mossa indica l’intenzione del tecnico di dare una svolta più incisiva alla squadra. Passano appena cinque minuti e anche l’allenatore della squadra avversaria, Italiano, decide di apportare modifiche alla formazione, inserendo Dallinga ed Erlic al posto di Castro e Aebischer. Si tratta di una risposta strategica per mantenere alta la competitività e freschezza sulla propria metà campo. Arriviamo al 34° minuto, quando Gasperini, l’allenatore dell’Atalanta, decide di effettuare un nuovo doppio cambio: escono Ruggeri e Kolasinac, e al loro posto entrano Pasalic e Zaniolo. Con questi nuovi innesti offensivi, l’Atalanta si schiera con una formazione ultraoffensiva per cercare di risalire il punteggio e ottenere quantomeno il pareggio.
Al trentanovesimo minuto, avviene un ulteriore cambio per la squadra ospite: Ndoye lascia il campo e al suo posto entra Holm. Questa sostituzione è strategica, mirata a introdurre forze fresche negli ultimi minuti della gara. Infine, al quarantacinquesimo minuto, la perseveranza dell’Atalanta viene premiata. Samardzic prende il controllo della palla nei pressi del limite dell’area avversaria, la sistema per il tiro con il piede sinistro e calcia con precisione.
Il portiere Skorupski non riesce a intervenire e l’Atalanta riesce finalmente ad agguantare il pareggio. Una conclusione in extremis che rende giustizia alla determinazione della squadra.
L’allenatore Gian Piero Gasperini nel dopopartita su Sky:
È stata una partita complicata, avete subito un gol subito dopo l’inizio della ripresa e poi avete creato tante occasioni in superiorità numerica. Sei soddisfatto di aver visto comunque una squadra viva?
“Sì, direi che abbiamo fatto una buona partita, anche nel primo tempo. Abbiamo spesso avuto il controllo del gioco, e anche Lookman ha avuto una grande occasione. Poi, con l’espulsione del loro difensore, abbiamo preso l’iniziativa quasi costantemente. Certo, forse ci è mancata un po’ di lucidità negli ultimi metri, ma abbiamo avuto anche sfortuna con il palo e la traversa. Con un po’ più di freddezza avremmo potuto segnare prima e magari vincere.”
Cosa manca ancora a Zaniolo per essere protagonista dall’inizio? È solo una questione di condizione fisica o c’è altro?
“Zaniolo sta iniziando a giocare con una certa continuità, e questo è fondamentale. Fisicamente sta recuperando bene, ma è chiaro che ha giocato pochissimo negli ultimi mesi, quindi è normale che gli manchi ancora un po’ di ritmo. Con il tempo, giocando, potrà migliorare la sua lucidità e dare il contributo che ci aspettiamo.”
Parlando di Samardzic, lo vedi pronto per ereditare quel ruolo di leader offensivo che in passato è stato di giocatori come Papu Gomez o Ilicic?
“Samardzic ha sicuramente delle grandi qualità tecniche, lo ha dimostrato anche oggi. Però è ancora giovane e deve crescere sia fisicamente che in termini di personalità. Deve trovare continuità nei suoi ritmi di gioco. Tuttavia, penso che con il tempo possa diventare un giocatore molto importante per noi.”
Durante la partita abbiamo visto che prendevi appunti. Cosa stavi annotando in quel momento?
Gasperini: “Solitamente non prendo appunti, ma quando sono rimasti in dieci, ho iniziato a ragionare su come inserire cinque attaccanti senza perdere l’equilibrio difensivo. Stavamo cercando di mantenere la giusta organizzazione, pur aumentando la pressione offensiva.”