Finisce in parità, 3-3 la sfida tra Juventus e Atalanta. Due giorni dopo la stangata inflitta ai bianconeri con 15 punti di penalizzazione, la formazione di Massimiliano Allegri dà prova di carattere contro i bergamaschi che vanno subito in vantaggio con Lookman.
La reazione della Juve non tarda ad arrivare: Di Maria (su rigore) e Milik la ribaltano momentaneamente.
Ma a inizio ripresa è ancora l’Atalanta ad andare a segno con Maehle che fa 2-2 e poi ancora Lookman per il momentaneo vantaggio bergamasco. Danilo al 20′ della ripresa riporta il risultato in parità.
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, dopo il pareggio ottenuto sul campo della Juventus è intervenuto al microfono di DAZN.
Lookman-Hojlund-Boga come Ilicic-Gomez-Zapata?
“No, caratteristiche diverse. Zapata ha una grande fisicità, questo ragazzo straordinario di fisicità deve metterne ancora, ha solo 19 anni ed è destinato a crescere. Papu e Ilicic erano giocatori tecnicamente di altissimo livello, Boga e Lookman invece prediligono la velocità”.
Sulla crescita dell’Atalanta.
“Abbiamo dimostrato una crescita rispetto all’inizio del campionato, dovuta alla freschezza e alla velocità dei ragazzi che si sono aggiunti. E’ un’Atalanta diversa, che mi sta dando grande soddisfazione. Se vieni a Torino a difenderti e basta non porti a casa il risultato perché basta un rigore, un episodio e finisci per perdere”.
Su Scalvini.
“E’ un gran giocatore già a 19 anni. Un leader, nonostante la giovane età, sia in campo che fuori. E’ un predestinato, puoi metterlo dove vuoi. Mi piace in difesa perché ti dà sicurezza nelle uscite, ma farà sempre bene ovunque tu lo metti”.
Sulle plusvalenze ha un suo parere?
“Questa è una situazione che si è creata nel calcio. Io sono un uomo di calcio, un uomo di campo. Sono felice quando un ragazzo arriva all’Atalanta, lo vedi crescere e va in una grande squadra. Questo è il mio compito. Il resto è nato da situazioni fuori campo. Io della Juventus ho un ricordo di quelli che hanno vinto il Mondiale dell’82, poi dei Trapattoni, dei Lippi, dei Ventrone, dei Vialli, dei Del Piero e tutti quelli che mi hanno permesso di formarmi. Il resto non è mia competenza”.
Lei quindi è uno da plusvalenze vere e non fittizie.
“A volte l’Atalanta è stata tirata in mezzo malamente, invece bisogna distinguere. E’ stata tirata in mezzo in modo errato”.
Per la Champions League allora l’Atalanta c’è?
“Noi tutti gli anni, anche quelli migliori in cui siamo andati in Champions, all’inizio non sapevamo qual era il nostro traguardo. Ce lo siamo conquistati sempre strada facendo, rimanendo competitivi con squadre anche forti. La classifica ora è molto buona, ma è ancora tutto da giocare. Se tra un paio di domeniche siamo ancora lì potremo dirlo, è chiaro che ci siamo, nessuno si tira indietro, ma è un campionato strano. Io non sono così felice quando si cambia la classifica in corsa, diventano meno credibili i campionati così, si rimane sospesi per mesi. Abbiamo chiuso il girone d’andata bene, siamo felici della nostra crescita. Ora stiamo giocando meglio e ci sentiamo più fiduciosi”.