Il ritorno in campionato dell’Olimpia, che di fatto ha utilizzato due stranieri in meno dei sei consentiti (cinque sono andati in campo, ma Kell è uscito subito per infortunio) e tantissimo spazio agli italiani, vale la vittoria numero 14 su 16 gare giocate. 74-64 il finale. La Fortitudo ha giocato una partita orgogliosa, con un Branden Frazier ispiratissimo, ma nel secondo tempo la difesa dell’Olimpia è salita in cattedra. Nei due quarti centrali la Fortitudo ha segnato 26 punti complessivi e così Milano ha potuto controllare la gara, scappando nel quarto conclusivo. Poi qualche disattenzione ha ridotto il margine, ma nulla più.
IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia, assenti Sergio Rodriguez e Malcolm Delaney, parte con Devon Hall da playmaker, ma per mettersi in ritmo ha bisogno dei suoi tiratori. Sono le triple di Daniels e Datome a scavare il primo vantaggio, subito dopo l’uscita dal campo (botta rimediata al ginocchio destro) di Trey Kell. Il parziale di 8-0 è completato da un contropiede chiuso da Bentil, per l’11-4 Olimpia. La Fortitudo però ha una reazione eccellente, cavalcando il talento offensivo di Robin Benzing, che prende anche due falli da Bentil spedendolo in panchina. Con un controbreak di 10-0, con 12 punti del tedesco nel primo quarto, torna avanti e obbliga Coach Messina a spendere il suo primo time-out. La risposta sono le triple di Baldasso e Alviti. Ma è un primo periodo di modesta tenuta difensiva, la Fortitudo fa 5/6 dalla lunetta, mette quattro triple, le ultime due di Durham e Procida, guadagna anche sei punti di vantaggio, e chiude avanti 23-19.
IL SECONDO QUARTO – Pippo Ricci dal post basso costruisce due canestri di fila per i compagni. Il primo è una schiacciata di Tarczewski, il secondo una tripla di Alviti. L’Olimpia passa a condurre quando una stoppata di Tarczewski su Borra genera il coast-to-coast di Baldasso con immediato time-out di Coach Martino. La partita resta in bilico. La Fortitudo riempie l’area, si espone un po’ al tiro da fuori di Milano (8/14 da tre), ma chiude le vie che portano al canestro (6/21 da due). Procida usa il suo atletismo per andare in doppia cifra già nel primo tempo, lo stesso fa Frazier grazie ai suoi jumper dalla media. Due assist consecutivi di Alviti, per la schiacciata di Biligha e la tripla di Datome, riportano l’Olimpia avanti, anche se all’intervallo il margine è di un solo punto, 37-36.
IL TERZO QUARTO – L’Olimpia alza la pressione difensiva, tiene la Fortitudo senza segnare per tre minuti, così anche segnando poco prova ad allungare. Bentil con la sua energia attorno al canestro in combinazione con il lavoro di Melli sui due lati del campo permettono all’Olimpia di scappare a più 10 anche dopo il time-out urgente di Martino. Milano usa anche un quintetto con Alviti da guardia e Datome da ala piccola. Gigi con due triple di fila incluso un gioco da quattro punti conserva il divario a favore dell’Olimpia anche quando la Fortitudo ritrova un po’ di ritmo in attacco soprattutto con Branden Frazier. Alla fine del terzo è 57-49.
IL QUARTO QUARTO – La Fortitudo prova a mettere in ritmo Pietro Aradori, tenuto a secco nei primi tre quarti. Segna cinque punti in fila ricucendo fino a meno sette. La tripla di Devon Hall dopo la palla rubata da Bentil e poi la terza della partita di Alviti respingono le velleità avversarie. L’Olimpia continua a tenere alto il livello di aggressività, il divario tocca i 15 punti, ma la Fortitudo continua a giocare. Sfruttando un antisportivo fischiato a Devon Hall rientra a meno 11, poi c’è spazio per Andrea Leoni.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria sulla Fortitudo: “Sono contento, perché è stata una partita in cui i nostri italiani hanno giocato tanti minuti e hanno vinto la partita per noi. Devon Hall il suo lo fa sempre, Ben Bentil soprattutto nel secondo tempo ci ha dato tanto sia in attacco che in difesa, ma avevamo quattro stranieri in pratica, perché Trey Kell si è fermato subito, e quindi vedere i nostri italiani fare quello che hanno fatto mi consente di andare a casa soddisfatto. Baldasso soprattutto all’inizio, Alviti, Biligha hanno fatto tanto, non solo i soliti Melli e Datome, o Ricci. Questo è un buon segnale. Era una partita da vincere e l’abbiamo fatto. Trey Kell ha avuto un problema al ginocchio destro, quando un giocatore della Fortitudo inavvertitamente gli è finito addosso a inizio partita e il ginocchio è andato in iperestensione. Domani farà gli esami del caso, speriamo non sia nulla di serio e speriamo anche di poter recuperare Jerian Grant”.