Daniel Hillier vince davanti al danese Marcus Helligkilde grazie al birdie ottenuto all’ultima buca. L’azzurro sfiora il successo e si qualifica per il Rolex Challenge Tour Grand Final
Un grande Matteo Manassero ha sfiorato l’impresa sul Challenge Tour ottenendo uno splendido terzo posto al Challenge Costa Brava. L’azzurro, che ha chiuso con uno score di 269 (66 70 63 70, -15) insieme a Ricardo Gouveia (numero due dell’ordine di merito), ha scalato venti posizioni nella ‘money list’ e conquistato il pass per il Rolex Challenge Tour Grand Final, l’ultimo appuntamento del secondo circuito europeo che andrà in scena a Mallorca dal 4 al 7 novembre e nel quale potrà competere per ottenere una delle 20 “carte” per giocare, nel 2022, sull’European Tour.
Sul percorso dell’Empordà Golf (par 71), a Girona, in Spagna, ad imporsi è stato Daniel Hillier con un totale di 265 (71 67 62 65, -19). Il neozelandese ha trovato il primo successo in carriera sul Challenge Tour grazie ad un birdie ottenuto all’ultima buca dell’ultimo round, piazzandosi così davanti al danese Marcus Helligkilde, secondo con 266 (-18) e protagonista di un quarto giro ‘bogey free’. Il 23enne di Wellington, dopo aver iniziato il torneo in sordina con due bogey nelle prime tre buche della manifestazione, ha risalito la classifica un colpo dopo l’altro. Grazie ad un terzo round chiuso in 62 (-9) colpi, il migliore dell’intero evento, Hillier è rientrato in piena corsa per il titolo e nell’ultimo giro, dopo aver firmato cinque birdie e tre bogey nelle prime nove buche, è stato perfetto nelle seconde nove, realizzando altri quattro birdie, di cui uno alla 18, che gli hanno permesso di ipotecare la vittoria e di incassare un assegno di 32.000 euro su un montepremi complessivo di 200.000.
Anche Matteo Manassero è stato uno dei personaggi di spicco del Challenge Costa Brava. Il 28enne di Negrar, arrivato alla vigilia del torneo al 64/o posto nella “Road to Mallorca”, con questo ottimo piazzamento è riuscito a scalare venti posizioni e a strappare il pass per l’ultimo evento della stagione del Challenge Tour, il Rolex Challenge Tour Grand Final. Da Valencia a Girona, il classe 1993 è tornato protagonista in Spagna dopo l’exploit del 24 ottobre 2010, quando, a soli 17 anni e 188 giorni, bruciò tutti i record di precocità sul principale circuito europeo imponendosi nel Castello Masters. Fu l’avvio del decollo verso il gotha del golf raggiunto nel 2013 – dopo le affermazioni nel Malaysian Open (2011) e nel Singapore Open (2012) – con lo scintillante trionfo nel prestigioso BMW PGA Championship (exploit che lo consacrò come il più giovane vincitore a Wentworth). Negli anni successivi l’enfant prodige del golf italiano progressivamente ha visto appannarsi i suoi numeri da record con un lungo digiuno di risultati positivi che è stato spezzato nel settembre del 2020 con il Toscana Alps Open (Alps Tour). Una vittoria che ha dato nuova linfa a Manny, che ha iniziato il 2021 con il turbo, firmando tre secondi posti consecutivi: prima sull’Alps Tour in Puglia nel MIRA Live the Soul Open e nel MIRA Golf Experience Acaya Open e poi nel Campionato Nazionale Open. Il veneto ha acquisito sempre più fiducia e iniziato la sua scalata sul Challenge Tour, circuito nel quale, in 17 tornei disputati, ha trovato una buona regolarità, mancando il taglio in sole cinque occasioni e ottenendo tre Top 10: settimo al British Challenge, ottavo al Big Green Egg German Challenge e questo terzo posto in Spagna, il miglior risultato stagionale sul secondo circuito europeo.
Altri due gli azzurri che hanno partecipato al penultimo appuntamento stagionale del Challenge Tour: Lorenzo Scalise e Filippo Bergamaschi. Entrambi sono riusciti a superare il taglio e hanno chiuso rispettivamente al 51/o e al 58/o posto con un punteggio di 284 (68 74 72 70, par) e 289 (66 75 72 76, +5).