Il Chelsea batte il Milan 2-0 (2-0) in una partita del gruppo E di Champions League.
I gol, al 21′ del primo tempo di Jorginho su rigore, al 34′ del pt di Aubameyang.
Milan in 10 per espulsione di Tomori dal 21′ del pt.
Molti, moltissimi dubbi ha lasciato la decisione dell’arbitro tedesco Siebert, Tomori non sembra aver neanche trattenuto Mount, che anzi ha potuto anche andare tranquillamente al tiro.
E molte perplessità lascia anche il mancato intervento del Var, che avrebbe dovuto segnalare al direttore di gara che una decisone del genere (rigore + rosso) avrebbe inevitabilmente steso la squadra che subiva il provvedimento.
Direzione arbitrale che lascia più di un dubbio anche sulla gestione complessiva dei cartellini (da tabellino il Milan ha commesso 12 falli, rimediando 5 cartellini gialli ed un rosso, se non è un record poco ci manca) e sul metro di giudizio adottato dal momento che l’inglese Sterling che ha commesso un fallo per il quale ci poteva stare il rosso, è stato graziato rimediando solo un cartellino giallo.
Ciònonostante i rossoneri hanno anche avuto la palla del pareggio con un colpo di testa di Giroud ben imbeccato da un cross dalla destra di Brahim Diaz (lo spagnolo è uscito subito dopo per far posto a Dest, in quei minuti era Krunic a ricoprire la posizione di terzino destro).
Tanto amaro in bocca ma anche consapevoleza di potersi giocare ancora le proprie chances di qualificazione vincendo le prossime due partite, a Zagabria in casa della Dinamo e l’ultima in casa contro il Salisburgo.
Dopo la sconfitta contro il Chelsea, Stefano Pioli ha parlato così ai microfoni di Sky:
Sul rigore: “Quello che dovevo dire all’arbitro gliel’ho detto. E’ un peccato perchè avevo la sensazione che avessimo approcciato bene la gara. Lo stadio ci ha dato grande energia. Purtroppo quell’episodio ci ha messo in difficoltà, anche se abbiamo avuto qualche occasione per rientrare in partita. Ma in inferiorità numerica non era facile tenere bene il campo”.
Sulla reazione dopo Londra: “Volevamo ripartire con un risultato positivo contro una grande squadra. Giocare in uno in meno è stato un peccato. Abbiamo commesso un’ingenuità difensiva su quella situazione, ma lasciamo stare”.
Sul passaggio del turno: “C’è delusione, ma se vogliamo andare avanti abbiamo ancora le nostre chance. Saranno due partite difficili, ma ci dobbiamo credere fino alla fine”.
Sul salto di qualità in Europa: “Dobbiamo crescere attraverso queste esperienze, anche per capire il nostro livello. Ci riproveremo nelle ultime due gare”.
Sull’arbitro: “Il calcio è uno sport di contatto, Tomori lo ha appena toccato. Non è mai rigore e non è mai rosso. E’ un vero peccato, volevamo giocarcela contro un avversario forte, è un peccato non esserci riuscito”.