Il Milan è stato battuto 1-2 dall’Atletico Madrid nel secondo turno di Champions League (gruppo B). La squadra di Pioli ha costruito tanto finché si è giocato in 11 contro 11, trovando il meritato vantaggio con Leao al 20′ del primo tempo.
Ma al 29′ l’espulsione di Kessié per doppia ammonizione ha spostato gli equilibri della partita. I rossoneri hanno comunque resistito all’assedio spagnolo fino all’84, quando è arrivato il pareggio siglato da Griezmann. Ed al 97′ Luis Suarez ha realizzato il rigore (fallo di mano in area di Kalulu, episodio molto dubbio perchè il primo a colpire il pallone di mano è il giocatore dell’Atletico, il Var non ha visto, ndr) che ha dato il successo all’Atletico. Il Milan resta a zero punti. (ANSA).
“C’è delusione perché eravamo vicini ad una risultato importante contro una grande squadra. In 11 contro 11 abbiamo giocato alla pari, anzi meglio”.
Stefano Pioli, a Sky, così ha espresso il suo rammarico per la sconfitta per 1-2 con l’Atletico Madrid, che ha ribaltato il risultato con un rigore realizzato al 97′.
“Bastava un po’ più di attenzione, soprattutto, sul primo gol, in un momento in cui eravamo in tanti a difendere – ha continuato il tecnico rossonero – Ci manca ancora quel tassello che fa la differenza, bisogna stare sul pezzo, dentro le partite con lucidità”.
Ma “per mezzora abbiamo giocato un grande calcio. Peccato per l’ambiente, per i tifosi, per i giocatori. Però questa prestazione ci deve dare fiducia nelle nostre qualità. L’arbitro? Non credo che sia stato il migliore in campo questa sera”.
“Siamo stati un po’ penalizzati. Dispiace. L’inferiorità numerica ci ha costretto a fare un altro tipo di partita – ha poi commentato Pioli a Mediaset – Peccato, siamo andati vicini a fare un risultato positivo, non esserci riusciti ci dispiace”.
“Ci sono state tante situazioni – ha spiegato ancora Pioli – non solo l’espulsione e il rigore. Ma guardiamo alle cose buone che abbiamo fatto in 11 contro 11. Con un po’ di attenzione in più potevamo portare a casa la vittoria, soffrendo e stringendo i denti. Ci è mancata ancora qualcosina”.
E fino all’espulsione di Kessié il Milan aveva dato l’impressione di poter davvero vincere la partita: “Abbiamo giocato bene in parità numerica, con ritmo e qualità. Abbiamo concretizzato meno di quello che abbiamo creato. Siamo una squadra competitiva, ma il livello è altissimo e noi dobbiamo stare dentro le partite per novanta minuti. Abbiamo speso tantissimo, ma recupereremo le energie, sia fisiche che mentali. Da domani penseremo all’Atalanta”. (ANSA).