Il Milan batte 1-0 il Napoli a San Siro nella gara d’andata dei quarti di finale di Champions League. I campioni d’Italia si impongono con il gol di Bennacer, a segno al 40′. Il Napoli chiude in 10 per l’espulsione di Anguissa, che sarà squalificato al ritorno – in programma martedì 18 aprile – come Kim Min-Jae, diffidato e ammonito.
Pronti, via e il Napoli ha una colossale occasione alla prima azione del match. Anguissa scappa a destra e crossa, il pallone basso sfila e complice l’errore di Krunic finisce a Kvaratskhelia: il georgiano può battere a porta vuota da due passi, Krunic rimedia e respinge prima che Mario Rui spedisca in curva il tap-in. Il Napoli insiste: Anguissa prova dal limite al 4′, Maignan devia in corner.
Il Milan, dopo l’avvio da brividi, alza il baricentro e prova a conquistare campo. E’ il Napoli, però, che va al tiro con continuità. All’11’ prova Zielinski, Maignan è attento. Gli azzurri tengono il pallino del gioco, il Milan è costretto ad un atteggiamento prudente. I rossoneri si accendono improvvisamente al 24′, quando entra in partita Leao. Il portoghese, invisibile nel primo quarto di match, accelera e fa il vuoto: arriva davanti a Meret ma strozza il sinistro, palla a lato.
L’equilibrio salta al 40′. Brahim Diaz spezza un raddoppio nella trequarti del Milan e imposta la ripartenza, Leao rifinisce e Bennacer conclude: sinistro potente sul primo palo, Meret non trova la respinta di piede e il Milan è avanti 1-0. Il Napoli sbanda e prima del riposo rischia di incassare il secondo gol: corner di Bennacer, Kjaer trova il tempo per il colpo di testa e stampa il pallone sulla traversa.
La ripresa comincia con un copione simile a quello visto in avvio di primo tempo. Il Napoli è aggressivo e pianta le tende nella trequarti avversaria. Elmas prova a sorprendere Maignan con un colpo di testa insidioso al 50′, il portiere francese è attento. Il Milan rimane compatto e chiude ogni varco in un match che si va via via spezzettando. Il Napoli fatica a trovare spazi, l’assenza di un centravanti vero si fa sentire e le ‘sgasate’ di Kvaratskhelia vengono lette facilmente dalla difesa rossonera. La missione del Napoli si complica al 74′. Anguissa, già ammonito, rimedia il secondo cartellino giallo per un fallo su Theo Hernandez: espulsione, Napoli in 10 e il centrocampista salterà anche il ritorno per squalifica. I partenopei, nonostante l’inferiorità numerica, continuano a spingere e nel finale creano due enormi occasioni. All’88’ serve un miracolo di Maignan per disinnescare il destro ravvicinato di Di Lorenzo. Subito dopo, il neoentrato Olivera non inquadra la porta con un colpo di testa da ottima posizione. Il Milan vince 1-0 e si aggiudica il primo round. Martedì 18 aprile, a Napoli, il ritorno.
Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta nell’andata dei quarti di Champions contro il Milan: “Non ho da dire niente, commentare dopo le partite è tempo perso, non si torna indietro. Abbiamo avuto un grandissimo atteggiamento, mi complimento con la squadra per come ha cercato di fare la partita, anche in inferiorità numerica. E complimenti a Maignan. C’erano cose da gestire e l’abbiamo fatto bene, la partita era quella che mi aspettavo facessero, quindi bravi ragazzi“.
Le assenze aumenteranno al ritorno.
“A questo punto per noi ogni assenza diventa pesante, ma abbiamo chi può sopperire. È stato così per tutta la stagione, non avremmo sennò questi risultati. Ci fidiamo del gruppo, dispiace non avere Anguissa perché secondo me è ingiusto...”.
Perché avete protestato?
“Era pianificato di sostituirlo, stavo guardando chi fosse il giocatore da abbinare nei tre cambi, mi mancava il terzo. E il dispiacere è che si sia perso due minuti per dire chi fosse l’ultimo da sostituire. Penso a quanto ho fatto io, non commento il direttore di gara, lo farà Rosetti. Per quello che ho visto, Anguissa prende molta palla… Guardiamo allora l’ammonizione a Zielinski e quella non data a Krunic“.
Gesto troppo plateale di Kim?
“Visto che si parla di gesti eclatanti, perché non mi dite della bandierina? Quindi si può prendere a calci tutto ciò che sta intorno al campo?“.
I due potevano gestire meglio la situazione?
“Posso essere d’accordo, ma è facilissimo perché è tutto evidente. Dell’arbitro non voglio parlarne… Le scelte sono là davanti“.
Perché a volte sembra mancarvi qualcosa?
“Siamo una squadra un po’ da formare caratterialmente ma abbiamo buonissime qualità. A volte siamo sensibili a certe situazioni che ci creiamo da soli. Tipo il clima con cui abbiamo giocato in casa in campionato, in cui si sentivano solo i mille milanisti al Maradona. Niente appelli, ho la mia età. Devo dedicare più tempo ai miei figlioli, ne ho dato troppo al calcio. Siamo una squadra fortissima con un futuro importante ma fatta di bravi ragazzi, attenti a quanto succede intorno“.
Si sono sentiti troppo bravi?
“No, ma subiscono certe cose. Ci è successo anche l’anno scorso…“.
Stefano Pioli ha parlato a Prime Video al termine di Milan-Napoli. Queste le sue dichiarazioni:
In studio già parlano del ritorno: “Anch’io sto già pensando al ritorno, che sarà un’altra grande partita come questa. Grande ritmo, grande emozione, qualche errore tecnico di troppo. Due partite molto equilibrate e difficile per entrambe”.
Sulla partita: “Sono partiti meglio di noi, abbiamo palleggiato male quando non c’era da palleggiare. La prima volta che abbiamo vinto qua a Milano negli ultimi 3 anni. C’è un pochettino il rammarico per non aver sfruttato la superiorità numerica nel finale, il risultato però ci può far sperare per il passaggio del turno”.
Il cambio di Bennacer: “Ho cercato di inserire un giocatore di fascia e mettere un po’ più Brahim centrale. Isma ha fatto una grandissima partita ma era un po’ affaticato per il grande lavoro che ha fatto”.
Chi ti è piaciuto di più? “Tutti. Leao? Sì, certo. Mi è piaciuto Giroud, mi è piaciuto Tomori, abbiamo fatto una partita da Champions. Nessun risultato avrebbe chiuso il passaggio del turno, andremo a Napoli con grande fiducia consapevoli delle difficoltà”.