Lo Spezia batte l’Inter 2-1 nell’anticipo della 26/a giornata di serie A.
Al Picco, i nerazzurri sempre in attacco hanno varie occasioni di andare in vantaggio nel primo tempo, ma tra errori e le parate di Dragowski, su tutte quella sul rigore tirato da Lautaro concesso per fallo di Caldara su D’Ambrosio, non concretizzano.
Nella ripresa, in una delle rare azioni offensive, i liguri vanno in vantaggio con Maldini e nel finale due rigori, trasformati con freddezza prima da Lukaku e poi da Nzola, fissano il risultato.
L’Inter resta a 50 punti esponendosi alla rimonta delle romane e del Milan. Lo Spezia va a 24, per ora a +6 sul Verona penultimo.
“Sapevamo la difficoltà che ci avrebbe proposto questa partita, siamo molto dispiaciuti per il risultato. Per quanto creato, nel primo tempo non dovevamo chiudere sullo 0-0. Sarebbe servito un po’ più di cinismo, più cattiveria in area. Poi ogni partita vive di episodi e lo Spezia è stato più forte di noi sotto questo aspetto”.
Lo ha detto Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, al termine della partita persa al Picco della Spezia per 2-1. Nerazzurri in controllo della partita per tutto il primo tempo, ma incapaci di finalizzare anche grazie ad un grande Dragowski, che ha anche parato un rigore a Lautaro.
“Abbiamo fatto 27 tiri e un solo gol su rigore, lo Spezia con due tiri ha fatto due reti. Per il risultato siamo delusi, per quanto riguarda la prestazione, i ragazzi hanno dato tutto”, osserva amaramente Inzaghi. A fine partita dal settore ospiti la richiesta di dare subito una scossa. “I nostri tifosi non erano ovviamente contenti di una sconfitta, ma il calcio è così. Il nostro cammino lontano da San Siro non è da Inter – continua -. In casa abbiamo un’ottima media, l’anno scorso in trasferta facevamo altri punteggi. Ci fa male, ma abbiamo l’obbligo di rialzarci e pensare al proseguo, perché martedì abbiamo un impegno importante. Ora serve quella ferocia che ci faccia far una grande partita contro il Porto. Ci siamo già riusciti in stagione”. (ANSA).