Il debutto casalingo dell’Olimpia è infelice. Condannata da percentuali di tiro bassissime, soprattutto da tre, 0/11 nel primo tempo, 2/21 alla fine, insegue Brescia per tutta la gara, mette la testa avanti nel terzo quarto ma non trova ritrmo e alla fine perde 73-65. E’ la prima sconfitta stagionale, preseason inclusa, frutto di tanti errori al tiro contro una squadra che ha giocato bene, è stata matura e ha meritato la vittoria, soprattutto perché quando si è trovata sotto ha replicato allungando con tre triple consecutive in uno dei rari momenti in cui la difesa non è riuscita a chiudere tutto. L’Olimpia ha anche fatto il suo in difesa, ha sporcato tanti palloni, forzato palle perse, ma non è mai stata assistita dal tiro.
IL PRIMO TEMPO – Brescia parte meglio, soprattutto trova canestri facili, i primi quattro punti li segna Horton. Sull’11-6 con il secondo canestro segnato in transizione, Coach Messina spende il primo time-out. Ma Brescia continua a correre e Milano è in ritardo, ha percentuali basse, scivola a meno nove sul 17-8 dopo poco più di cinque minuti. Dopo il primo giro di cambi, la storia della gara cambia poco. L’Olimpia si “abbassa” con due playmaker e poi con due playmaker e Della Valle da ala piccola nominale, usa tanto Moraschini da 4. Diventa un po’ più aggressiva in difesa, ma manca di precisione in attacco. Rodriguez trova il primo canestro su una pentrazione a difesa schierata, ma alla fine del primo quarto è 21-10 Brescia, complice il 5/20 dal campo, senza tiri liberi e senza canestri da tre. Mack attacca il secondo quarto con un gioco da tre punti. Due tiri liberi di Tarczewski e un’altra penetrazione di Rodriguez restituiscono un po’ di ritmo a Milano costringendo Coach Esposito al time-out nel momento in cui il deficit scende da 11 a sette punti. Tre tiri liberi di Michael Roll ricuciono a meno uno, prima che Vitali fermi il parziale con un’entrata centrale. Attaccando l’area, senza il supporto dle tiro da fuori, l’Olimpia si procura viaggi in lunetta (9/11), ma chiude il primo tempo 0/11 dall’arco. Landsdowne prova ad allungare ancora, più quattro, Milano replica con un canestro e fallo di Mack poi una schiacciata di Brooks su palla rubata da Rodriguez che a metà gara firma il 31-31.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia rompe il ghiaccio con una tripla frontale di Michael Roll, la prima della gara, che ripristina il vantaggio milanese dopo le primissime battute. Cain con i suoi muscoli in mezzo all’area a rimbalzo impatta ancora a quota 40. Tarczewski risponde all’avversario centrando quattro tiri liberi di fila. Poi Mack in transizione allunga a più sei. La fuga non si materializza: una palla persa alimenta il contropiede di Brescia e convince Messina a fermare la partita. Dopo otto minuti, Brescia esplode in un 9-0 scritto da tre triple consecutive, Sacchetti, Laquintana e Abass. L’Olimpia si ferma ancora e alla fine del terzo è sotto 54-48. Milano continua a non centrare il bersaglio da tre, ma non smette di difendere. Un jumper dalla media di Roll e un canestro in contropiede di Mack su palla rubata da Moraschini le consentono di rientrare a meno due dopo due minuti del quarto quarto. Esposito ferma subito la partita, l’Olimpia con Roll in transizione pareggia a quota 54. Horton risponde ancora. Lo stesso fa Tarczewski su un pallone alzato da Rodriguez. Brescia però continuare a macinare gioco. Zerini da sotto ripristina quattro punti di margine. L’Olimpia resta lì. Dalla lunetta, Moraschini ricuce a meno due. Moss dall’angolo a tre minuti dalla fine stampa il più cinque del time-out di Messina. Ma segnare da fuori rimane un’impresa e così la rimonta si rivela impossibile. La seconda tripla della gara, di Rodriguez, arriva a gara finita. Brescia vince 73-65.
NOTE – Vlado Micov ha osservato un turno di riposo, causa lombalgia. L’Olimpia ha iscritto a referto 11 giocatori.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con Brescia: “Hanno giocato meglio, hanno mosso la palla bene, hanno approfittato dei cambi difensivi. Non siamo mai riusciti a scigolierci e a giocare con fluidità. Avremmo potuto prendere il controllo della gara nel terzo quarto quando siamo andati avanti, ma siamo stati un po’ corti in quel momento. Adesso si continua a lavorare e a crescere, e cresceremo. Non sono qui per dare pagelle, noi abbiamo giocato tutti una partita non all’altezza della situazione, troppe poche volte ci siamo sciolti e siamo stati fluidi. E’ chiaro che ne parleremo, per migliorare. Finora il nostro era stato il mondo dei Puffi, avevamo vinto tutte le partite di precampionato, anche con squadre forti, avevamo vinto a Treviso giocando con autorità come è stato sottolineato. Stasera non siamo stati all’altezza. Quando tutti giocano male, l’allenatore deve mettersi davanti allo specchio. Non sono contento di me stesso, ma voglio rivederla. Mi rifiuto di parlare degli assenti. Chi c’è gioca, gli altri giocheranno la prossima volta. Mi viene in mente il primo anno al CSKA: perdiamo subito a San Pietroburgo, poi in casa con Siena e infine perdiamo con il Panathinaikos. E’ stato l’avvio di una squadra che ha vinto tre trofei. Ma non dobbiamo riscattare nulla, dobbiamo solo giocare meglio, allenarci, perché siamo qui per giocare a pallacanestro meglio di stasera. Non andrò a dire ai ragazzi, forza abbiamo perso con Brescia dobbiamo riscattarci… non è così. Brescia ha giocato una partita eccellente, con ordine, tranne qualche momento in cui abbiamo alzato la pressione, ma non abbiamo avuto la profondità e la fisicità per farlo per 40 minuti. Una statistica che guardo sempre sono gli assist e le palle perse. Il loro numero di assist è più alto del nostro, perché hanno mosso la palla meglio, hanno segnato di più da fuori”.
La Pallacanestro Olimpia Milano comunica di aver firmato l’ala forte di 2.07 Luis Scola per tutta la stagione. Luis Scola, nato il 30 aprile 1980 a Buenos Aires, Argentina, proviene dalla squadra cinese degli Shangai Sharks e in quella precedente ha giocato a Shanxi sempre in Cina. “Abbiamo voluto Luis Scola – dice il general manager dell’Olimpia, Christos Stavropoulos – perchè, dato per scontato il suo valore come giocatore, ha le caratteristiche che vogliamo nei giocatori scelti per il nostro progetto”. “Sono felice di avere questa opportunità di giocare a Milano in questo momento della mia carriera ed è ancora più speciale avere l’opportunitdà di giocare per un allenatore come Ettore Messina. Credo che ci divertiremo”, ha detto Scola.
LA CARRIERA – Scola ha cominciato a giocare in Argentina nel Ferrocarril Oeste, poi si è trasferito in Spagna, a Vitoria dove è rimasto fino al 2007 (una stagione in prestito a Gijon). Ha vinto due titoli nazionali, tre Coppe del Re e due Supercoppe. E’ stato due volte primo quintetto di EuroLeague e una volta secondo quintetto. Con Vitoria ha giocato due volte la finale di EuroLeague (2001 e 2007), altre due volte le Final Four. In tutto ha giocato 144 gare di EuroLeague con 2054 punti segnati (14.3 di media) e 810 rimbalzi. Nel 2002, è stato scelto al numero 56 dei draft NBA da San Antonio, ma si è trasferito in America nel 2007 dove ha giocato cinque anni a Houston, poi a Phoenix, Indiana, Toronto, Brooklyn. In totale, 743 gare di cui 505 in quintetto con 8.882 punti segnati, 12.0 punti di media e 6.7 rimbalzi. Con la Nazionale argentina ha vinto l’oro olimpico 2004, il bronzo olimpico nel 2008, l’argento mondiale nel 2002 e nel 2019.
NOTE – Ai Mondiali di Pechino, Scola ha segnato 17.9 punti e 8.1 rimbalzi di media. La sua stagione più produttiva nella NBA il 2010/11 quando segnò 18.3 punti per gara a Houston. Il massimo di rimbalzi per partita risale alla stagione 2008/09 con 8.8. Nel 2007/08 è stato primo quintetto di rookie nella NBA. Ha giocato anche 48 gare di playoff.