Como, a Empoli un’altra sconfitta

L’Empoli ha ottenuto una vittoria di misura contro il Como con un punteggio di 1-0 nella partita posticipata dell’undicesima giornata di Serie A. L’incontro si è svolto allo stadio ‘Castellani’ situato nella città toscana di Empoli.

Il gol decisivo è stato realizzato da Pellegri all’inizio del secondo tempo, precisamente al secondo minuto. Grazie a questo successo, l’Empoli ha raggiunto il Torino in classifica al decimo posto con 14 punti, mentre il Como è rimasto a 9 punti, condividendo la quattordicesima posizione insieme a squadre come Cagliari, Parma e Genoa.

Durante il primo tempo, la partita è stata poco emozionante. L’Empoli ha dominato il gioco, controllando la palla ma senza riuscire a trasformare il predominio in gol. D’altra parte, il Como ha cercato di rendersi pericoloso con un tiro di Belotti che è uscito di poco a lato della porta.

Il secondo tempo è iniziato con una svolta per l’Empoli: al secondo minuto, Pellegri ha approfittato di un errore difensivo del Como, si è inserito in area e ha segnato con un tiro potente, battendo il portiere Reina.

Dieci minuti più tardi, l’Empoli ha avuto un’altra opportunità per aumentare il vantaggio. Gyasi è intervenuto sul secondo palo, anticipando il difensore Moreno, ma nonostante il tiro, Reina ha respinto con un intervento decisivo. Al 25° minuto, un’altra occasione per l’Empoli: Colombo ha condotto un’azione individuale, rientrando sul piede sinistro e calciando verso il secondo palo. Tuttavia, la palla è uscita di poco.

Nella seconda metà della ripresa, il Como ha cercato con grande impegno di riequilibrare il punteggio, spingendosi in avanti. Tuttavia, la squadra, guidata da Fabregas, non è riuscita a creare vere opportunità da gol.

Di conseguenza, l’Empoli è tornato alla vittoria dopo cinque giornate senza successi, dimostrando determinazione e solidità difensiva contro un Como che non è riuscito a concretizzare la sua spinta offensiva.

L’allenatore del Como Cesc Fabregas in conferenza stampa:

Avete perso brillantezza? Si può parlare di crisi?
“Non so, crisi è una parola importante, è ciò che sta succedendo a Valencia. Abbiamo perso, complimenti all’Empoli, è stata una partita di basso livello. Hanno trovato un gol su una palla lunga, forse hanno avuto più fame e cattiveria. Il mio messaggio alla squadra è che siamo vicini a competere e concediamo poco, ma ci penalizza molto. Io sapevo che ci sarebbero stati momenti difficili, io ero preparato. Sarei sorpreso se la gente pensasse il contrario. L’anno scorso non eravamo una squadra per andare in A, abbiamo fatto un grande campionato trovando la A. Siamo qua, la strada è lunga e dobbiamo migliorare”

Il Como ha sempre preso gol in ogni partita. Cambierete qualcosa?
“Siamo una squadra offensiva ma ripeto, ci è mancata più la cattiveria e la fame. Non penso sia un discorso tecnico o tattico, se analizziamo i dati concediamo pochissimo”

Come si spiega questa mancanza di cattiveria?
“Questa è anche una cosa individuali, anche da giocatore ho visto che un allenatore ha un confine che non può superare in questo. Sono i calciatori che ci devono credere e gestire meglio. Sono tante azioni uomo contro uomo che non abbiamo gestito bene. Possiamo cambiare, ma oggi abbiamo giocato con 4 centrali. Dobbiamo lottare, sia una famiglia, è questo che ci ha portato qui l’anno scorso. La A è una strada nuova per noi, abbiamo tanta gente che deve adattarsi a tutto questo”

La scelta di cambiare in porta come la giustifica? I cambi che ha fatto come li spiega?
“Se fosse la causa non lo direi mai qua. Penso che siamo una famiglia, dobbiamo lottare tutti insieme. Oggi devo mettere un difensore centrale a centrocampo, sono scelte che ogni allenatore deve fare. Da Audero mi aspetto tanto, deve essere un leader, per le caratteristiche della partita oggi pensavo fosse meglio avere l’esperienza di Reina”