Como, pari a Cagliari

Padroni di casa in vantaggio grazie alla rete arrivata al 44′ di Piccoli su sponda aerea di Luperto, bravo il difensore ad inserirsi a fari spenti e a servire l’attaccante a due passi da Reina.

Gli uomini guidati da C. Fabregas autori di una buona prestazione nei primi quarantacinque minuti nonostante lo svantaggio, tra i più pericolosi Cutrone e Strefezza, entrambi al tiro ma i tentativi sono stati ben disinnescati da un attento Scuffet. Seconda parte di gara tutta da vivere con il risultato aperto.

Gli uomini di Fabregas, autori di una buona prestazione anche nella prima frazione, nella ripresa pareggiano il risultato con il gol di Cutrone. Il numero 10, rapace sugli sviluppi di un corner, riesce ad arrivare su una deviazione del suo compagno Dossena e a siglare l’1-1 al minuto 53. Nel finale il risultato è in bilico ma gli ospiti creano due grandi occasioni nel recupero entrambe mancate però dal subentrato Alberto Cerri. Sotto porta l’attaccante due volte alza troppo la mira sprecando cosi la chance di portare a casa i tre punti.

Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha analizzato così il pareggio per 1-1 contro il Cagliari ai microfoni di Dazn: “Sentivo la vittoria vicina, meritavamo qualcosa in più nel secondo tempo dopo la partita che abbiamo fatto con coraggio e personalità. Sono contento perché questo è un campo difficile, ma allo stesso tempo bisogna crescere e migliorare, per adeguarsi quanto prima ai ritmi del campionato di Serie A”

Le sostituzioni hanno cambiato un po’ il volto.
“Siamo una famiglia, tutti devono correre per tutti. Difensivamente stiamo lavorando tantissimo, ma con tanti calciatori nuovi bisogna ripetere, ripetere e ripetere. Si presta un po’ più di tempo, siamo in fase di costruzione e vogliamo andare a vincere tutte le partite. Questa è la mentalità che deve accompagnarci. Due anni fa non avevamo il centro sportivo, siamo cresciuti velocemente”.

Strefezza sulla trequarti per non dare riferimento?
“Mi piace parlare di queste cose. Serviva mobilità per attaccare la loro difesa, è un ragazzo d’oro e sono contento di Gabriel perché sta giocando davvero bene”.

Dove si può lavorare con Belotti per fargli ritrovare fiducia con gol?
“Quando si lavora come fa il Gallo, il gol è solo questione di tempo. Questa squadra è migliorata rispetto alla scorsa settimana, lui crescerà come tutti gli altri. E tra due-tre mesi sarà un’altra squadra. Sono soddisfatto di lui, ha fiducia, corre per la squadra e dà profondità. Pensavo fosse la partita di Cerri e quindi l’ho sostituito per questo”.