Coppa Italia, Inter in finale, un gol di Dimarco affonda la Juve.

L’Inter batte la Juventus per 1-0 nel ritorno della semifinale di Coppa Italia e, dopo il pareggio per 1-1 all’andata, si qualifica per la finale dove affronterà una tra Fiorentina e Cremonese il 24 maggio a Roma. A decidere la sfida, il gol di Dimarco.

L’Inter comincia con atteggiamento aggressivo e dopo 3 minuti spaventa la Juve. Cross tagliato di Barella, Lautaro indisturbato non riesce a colpire il pallone e sul secondo palo Dzeko non trova il tempo per la deviazione. Al 13′ un corner inesistente assegnato all’Inter diventa una chance potenziale: Alex Sandro toglie il pallone dalla testa di Dumfries ad un metro dalla porta.

La Juve, senza punte di ruolo, fatica ad alzare il baricentro per sostenere Chiesa e Di Maria: si gioca solo nella metà campo bianconera. Il gol dei padroni di casa è nell’aria e arriva al 15′. Imbucata di Calhanoglu, Kostic dorme e tiene tutti in gioco: Dimarco davanti a Perin tocca di esterno, 1-0. L’Inter tiene agevolmente il pallino del gioco, la formazione di Allegri è sostanzialmente impalpabile. Bisogna aspettare il 25′ per vedere una simil-azione bianconera: cross di Alex Sandro, colpo di testa impreciso di De Sciglio. Più pericoloso Kostic al 33′ dal limite: destro secco, Onana devia. Dall’altra parte, Lautaro al 38′ cerca la porta con un rasoterra potente. Perin è attento e controlla.

Il primo tempo va in archivio e la Juve inizia la ripresa con Milik, un attaccante vero, in campo. I bianconeri alzano il baricentro, ma palloni dalle parte di Onana non arrivano. L’Inter ha più spazi per ripartire e affonda con Dzeko, che inventa il diagonale mancino per il 2-0: fuorigioco, tutto inutile. La Juve di Allegri è un continuo ‘vorrei ma non posso’: il possesso palla è sterile, il ritmo è lentissimo e le occasioni inesistenti. Onana deve sporcarsi i guanti per un paio di conclusioni telefonate dalla distanza. L’Inter, con Lukaku inserito nell’ultima mezz’ora, sembra controllare senza particolari patemi. Chi si aspetta l’assedio finale della Juventus rimane deluso. I bianconeri, coerenti con l’intero match, non producono nulla negli ultimi minuti. L’Inter vince con merito e va in finale.

Simone Inzaghi ha commentato ai microfoni di Mediaset la finale raggiunta dall’Inter dopo aver superato nel doppio confronto la Juventus in Coppa Italia: “Partita intensa da inizio alla fine, abbiamo meritato la finale. Siamo molto contenti, volevamo tornare a Roma a tutti i costi. Abbiamo davanti dieci partite ma speriamo c’è ne sia una in più da qui alla fine. Giocando a questi ritmi non è semplice, complimenti ai ragazzi”.

E l’approccio giusto quello della squadra?

“Sono stati bravissimi, stasera hanno fatto una grande gara. Non abbiamo mai perso un metro contro una squadra forte, siamo rimasti uniti e compatti, siamo stati squadra vera. Chi è entrato ha fatto la sua parte. Porto via tante soddisfazioni ottime”.

Sull’apporto di Acerbi

“Sì, con un po’ di fatica ma poi i dirigenti mi hanno accontentato. Ha tantissime qualità sia fuori che dentro il campo, ci sta dando una grande mano. Insieme a tutti i suoi compagni, stanno facendo un grande percorso nelle coppe”.

Questa squadra da quando ha ritrovato Lautaro e Barella ha ritrovato la cattiveria e la continuità?

“Sono due giocatori importantissimi con qualità fisiche e tecniche elevate. Sarebbe riduttivo parlare solo di loro, è importante avere tutti a disposizione eccetto Skriniar. Ricordiamoci che siamo rimasti per mesi senza Brozovic e Lukaku che son molto importanti

Sul saluto con Allegri

“Ci siamo salutati, c’è molto rispetto. Ci siamo abbracciati, ci siamo fatti l’in bocca al lupo. Ci ha fatto i complimenti per l’approdo in semifinale di Champions”.