L’Atalanta si impone 2-1 sul Milan a San Siro e si qualifica per la semifinale di Coppa Italia dove affronterà la Fiorentina. I nerazzurri sbancano Milano grazie alla doppietta di Koopmeiners dopo l’iniziale vantaggio firmato da Leao, in una gara che è rimasta in bilico fino al 95′.
Pioli per la sfida di Coppa conferma il 4-3-3 con Maignan in porta e linea difensiva a 4 composta dalla coppia centrale Gabbia-Jimenez, con Calabria e Theo Hernandez esterni. In regia Musah con Loftus-Cheek e Reijnders ai suoi fianchi, mentre in attacco tridente composto da Pulisic e Leao a sostegno dell’unica punta Jovic. Gian Piero Gasperini risponde con Carnesecchi tra i pali, linea a tre composta da Scalvini, Kolasinac e Djimsiti. A centrocampo De Roon ed Ederson, con laterali Ruggeri ed Holm, sulla trequarti Koopmeiners alle spalle di Miranchuk e De Ketelaere.
La prima occasione della gara è del Milan al 19′ con Pulisic che attende l’arrivo di Musah e scarica per il proprio compagno, conclusione potente sulla quale Carnesecchi si esalta. Al 31′ è il turno dell’Atalanta con Ruggeri che crossa per Holm che calcia di prima intenzione ma spedisce sopra la traversa. Al 37′ l’Atalanta chiede il rigore: duro scontro testa a testa tra De Roon e Gabbia in area ma l’arbitro Di Bello non assegna nulla ma interrompere il gioco per consentire le cure mediche ai due. Gian Piero Gasperini non la prende bene e ammonito due volte in un minuto viene espulso per le eccessive proteste. Nel finale di primo tepo succede di tutto.
Al 44′ Djimsiti in scivolata blocca Leao. Lo stesso portoghese però va a segno un minuto dopo. Al 45′ Theo Hernandez scappa via e serve Leao che con un potente e preciso tiro di piatto trova il palo lontano per l’1-0. Il vantaggio però dura pochissimo. Al 47′ Holm e Scalvini danno vita alla manovra di ripartenza della Dea con il numero 3 che serve Koopmeiners che di prima intenzione del limite a incrociare batte Maignan per l’1-1. Al 50′ Pasalic in percussione in area viene bloccato da Calabria che si immola e devia un pallone che sarebbe stato letale.
Ad inizio ripresa ancora Atalanta pericolosa. Al 48′ è Koopmeiners a rendersi pericoloso dal limite ma il mancino viene deviato dal portiere francese. Al 59′ la Dea raddoppia ancora con Koopmeiners che realizza il rigore procurato da Miranchuk per un fallo subito da Jimenez. Dagli undici metri fa 2-1. Il Milan prova a reagire ma rischia ancora al 65′ su una conclusione a giro di Miranchuk che esce di poco.
Il Milan ci prova all’83’ con Leao che salta e lascia sul posto Holm sulla sinistra, poi scarica per Theo Hernandez che calcia di prima intenzione ma spedisce la sfera oltre la traversa. Milan cerca in tutti i modi il pari. All’88’ altro intervento determinante di Djimsiti che sbarra la strada a Leao in area di rigore bergamasca. Al 95′ ultimo brivido con un controllo Var per un possibile tocco di mano in area, ma non c’è nulla e Di Bello fischia la fine con i bergamaschi che si giocheranno un posto in finale nella doppia sfida con i viola.
L’Atalanta vince 2-1 in casa del Milan e si qualifica per le semifinali di Coppa Italia. Gian Piero Gasperini, allenatore dei nerazzurri, si gode la vittoria ma deve togliersi qualche sassolino dalla scarpa: l’arbitro Marco Di Bello ha espulso nel primo tempo per proteste. L’Atalanta ha reclamato un rigore nella prima frazione per una spinta su De Roon. “L’episodio per cui sono stato espulso? Ho da dire poco, mi sembra molto evidente. Il Var è un mezzo straordinario se usato bene, ma qui sta diventando una guerra tra varisti e arbitri. Non si capisce chi arbitra e questo è un problema grosso perché c’è una disparità di interventi, non c’è certezza. Lì ho chiesto di andare al Var”, dice Gasperini a Mediaset.
“E poi devo dire che Di Bello è un gran maleducato, noi abbiamo una storia con lui e con Valeri che era al Var. Ma io a fine di ogni partita azzero e cancello tutto. Lui prima della partita mi è passato davanti e non mi ha neanche salutato. Non è obbligato ma è un maleducato. Voi se andate indietro negli anni con Valeri e Di Bello c’è una casistica enorme con l’Atalanta. Detto questo io azzero sempre e dalla prossima riparto da capo. E non ho mai detto di non far venire arbitri, per me ci possono arbitrare tutti”, aggiunge.
Mister Stefano Pioli è stato intervistato da Mediaset al termine di Milan-Atalanta. Queste le dichiarazioni del tecnico rossonero dopo aver perso l’ennesimo obiettivo stagionale con l’eliminazione dalla Coppa Italia.
Cos’è successo dopo il vantaggio: “Abbiamo giocato un buonissimo primo tempo e poi abbiamo commesso un’ingenuità grossa. Nel secondo tempo abbiamo fatto fatica, la partita però è cambiata sul rigore che non c’era. Abbiamo fatto fatica a trovare le posizioni che nel primo tempo ci avevano favorito”.
Il rigore chiesto nel finale per il mani: “È difficile, ci sono tante discussioni sul VAR… Da vedere così mi sembra strano che l’arbitro non sia stato richiamato per vederlo. Il primo rigore non c’era e cambia la partita. La palla viene toccata prima dal nostro giocatore, il giocatore dell’Atalanta si butta anche prima del contatto…”.
Dove si poteva fare di più? “Si poteva reagire meglio. Capisco la frustrazione dei giocatori, ma si poteva avere più lucidità. C’era tutto il tempo per rimediare. Non siamo riusciti a riprendere una partita che è stata difficile ed equilibrata. È stata giocata bene nel primo tempo e meno bene nel secondo tempo”.
Su Jovic: “Ha fatto meno bene ma credo che non sia esclusivamente responsabilità sua. Lui è un giocatore bravo a giocare palla addosso e poi aprirla, dovevamo stare un po’ più bassi con gli esterni e aprire spazi per gli attaccanti. Non ci siamo riusciti e siamo stati penalizzati da questo”.
Ancora sul rigore dato all’Atalanta: “Non avevo bisogno di rivederlo, era nella traiettoria giusta. Ho visto che la palla era stata deviata e Miranchuk si era già gettato. Un episodio che ha cambiato direzione ad una partita equilibrata”.