Finisce subito la Coppa Italia dell’Olimpia. La maledizione del “Three-peat” mai realizzato si conferma a Torino dopo una partita anomala nella propria storia, la classica sorpresa delle gare ad eliminazione diretta. Brescia la vince 75-72 dopo aver dominato il primo tempo, chiuso a più 16, aver toccato anche i 18 di vantaggio prima che dieci minuti di bel basket sui due lati del campo permettessero all’Olimpia di capovolgere la partita scappando addirittura a più cinque, in apparente controllo. Un nuovo calo di rendimento offensivo soprattutto, tra errori al tiro e palle perse, ha restituito a Brescia la fiducia e lo spirito per chiudere in rimonta e infine a riprendersi la gara.
IL PRIMO QUARTO – Brescia parte meglio, perché l’Olimpia sbaglia qualche tiro e paga qualche palla persa di troppo, cinque alla fine del periodo. Cinque punti a testa di Napier e Luwawu-Cabrattot riequilibrano la gara, che diventa un botta e risposta fino alla fine del periodo. Quando Milano ha un sussulto offensivo grazie a Billy Baron, Brescia trova tre triple quasi consecutive di Kenny Gabriel (11 nel primo quarto). Una palla rubata da Petrucelli a metà campo consegna a Brescia il più tre, ricucito da Davies con due tiri liberi. Alla fine del primo è 20-19 Brescia.
IL SECONDO QUARTO – Molto aggressiva in difesa, Brescia riesce a generare due brutti possessi di Milano all’inizio del periodo. Massinburg segna dalla media, Petrucelli da tre per un parziale di 5-0 che scava sei punti di differenza e costringe Coach Messina a fermare la partita. Ma Brescia allunga ancora, l’Olimpia rompe il ghiaccio con un’entrata di Melli, ma non riesce ad arginare il gioco dentro e fuori dell’avversaria, che tira con grandi medie nel secondo quarto e scappa a più 11. Due triple di Hall e Luwawu-Cabarrot non capovolgono l’inerzia della gara perché in mezzo arriva anche il missile di Burns. Tonut strappa un paio di rimbalzo d’attacco, ma le percentuali restano basse. Brescia ha fiducia, tira con leggerezza, alza la pressione difensiva, va in contropiede e finisce il tempo fuggendo, 45-29.
IL TERZO QUARTO – L’Olimpia alza l’intensità della propria difesa, è aggressiva anche in attacco, forza Brescia a spendere falli. La Germani va avanti di 18 all’inizio su una penetrazione di Della Valle, poi l’Olimpia parte con un gioco da tre di Kyle Hines, un antisportivo fischiato su Billy Baron e poi otto punti consecutivi di Datome incluse due triple che ricuciono il divario, improssivamente, a meno uno. Brescia trova risorse offensive inaspettate in Chris Burns. Prima completa un gioco da tre punti, poi anche un jumper dalla media. In mezzo però c’è un’altra tripla di Baron, poi un canestro dalla media di Luwawu-Cabarrot. A meno 24 secondi dalla fine del periodo, Baron con due tiri liberi sorpassa. Sull’ultimo possesso però Burns strappa due tiri liberi, centra anche quelli e rimette Brescia avanti 56-55 dopo aver segnato sette punti consecutivi.
IL QUARTO QUARTO – Affidandosi ad una difesa che ha cambiato connotati nel secondo tempo, l’Olimpia trova una tripla di Baron e un rimbalzo d’attacco convertito di Melli e prova ad allungare costruendo cinque punti di vantaggio. Questo è il momento più complesso, perché affiora la stanchezza e l’Olimpia smarrisce un po’ di incisività in attacco. Brescia completa un gioco da tre con Massinburg poi un’entrata lungolinea di Petrucelli ripristina la parità a quota 61. Della Valle con un jumper dalla media restituisce a Brescia il contorllo della gara a 2:56 dalla fine. Hines con una piroetta pareggia ancora. Luwawu-Cabarrot firma il nuovo vantaggio. Petrucelli dalla lunetta segna quattro tiri liberi di fila e rimette Milano con le spalle al muro. Altri due li aggiunge Della Valle. Baron accorcia a meno due. Ma l’Olimpia non riesce a difendere sul possesso chiave. Odiase riceve uno scarico e converte. Ci sono due tiri liberi di Napier a 11 secondi dalla fine, poi di Massinburg e la tripla di Baron a giochi quasi fatti. Brescia prevale 75-72.
Così Coach Ettore Messina ha commentato il quarto di finale con Brescia: “Complimenti a Brescia che ha vinto questa partita praticamente due volte, la prima giocando un eccellente primo tempo, quello in cui noi siamo stati indecenti, e poi nella parte finale della gara. Una volta rimontati e costruito un vantaggio avremmo dovuto usare la nostra esperienza, invece loro hanno avuto la forza di rimontare, aiutati dalle nostre palle perse e da qualche fallo speso in modo poco accorto, inutile, quando gli abbiamo permesso di andare in lunetta e vincere lì la loro partita. Non mi avventuro in considerazioni psicologiche, ma è certo che ci siamo innervositi subito quando abbiamo sbagliato alcuni tiri aperti. Ma resta il fatto che la nostra difesa nel primo tempo è stata indecente e poi ci siamo fatti portare via la palla dalle mani almeno tre volte. Brescia è stata brava soprattutto attraverso l’aggressività delle sue guardie. Sono stati efficaci nel pressare la palla e incanarla dove volevano loro. Ma devo dire che la nostra arrendevolezza nel primo tempo è stata inaccettabile”.