Sette giocatori dell’Olimpia dell’era Armani sono stati oggi ammessi nella Hall of Fame del club insieme ai 37 personaggi che li hanno preceduti. La loro identità è stata svelata nel corso di un video mostrato al pubblico nell’intervallo della partita tra Olimpia Milano e Olympiacos Pireo.
Mason Rocca 2008-2012 – Il Capitano Mason Rocca è stato il simbolo di quattro anni di Olimpia, i primi dell’era Armani, in cui la squadra non ha vinto ma ha costruito le fondamenta necessarie per emergere in futuro. Rocca ha giocato tre volte la finale per il titolo in quattro stagioni, ha giocato due volte le Top 16 di EuroLeague e conquistato la tifoseria con il suo gioco fatto di generosità, aggressività, intelligenza, coraggio. Rocca ha catturato nell’arco di 164 partite di campionato ben 348 rimbalzi d’attacco e 792 rimbalzi totali. Ma oltre i numeri ha interpretato lo spirito Olimpia in modo impeccabile. Per questo, anche se non ha vinto, Rocca ha un ruolo speciale tra i grandi della storia dell’Olimpia, è stato il primo “grande” dell’era Armani.
Keith Langford 2012-2014 – Keith Langford a Milano arrivò nell’estate del 2012 rimanendo due stagioni. Nella seconda, fu il primo realizzatore di EuroLeague giocando per la squadra che arrivò ai playoff e venne eliminata solo dal Maccabi campione d’Europa. Langford venne anche incluso nel primo quintetto All-EuroLeague. Keith fu anche il miglior realizzatore di squadra nel campionato italiano guidando l’Olimpia a 21 vittorie consecutive tra regular season e playoff. Langford risultò decisivo nel guidare la squadra alla conquista del primo scudetto dell’era Armani. Mancino, segnò 12 volte almeno venti punti in gare di EuroLeague con la maglia di Milano. Nella stagione 2013/14 segnò 439 punti in 25 presenze. Ha una media in EuroLeague di 16.5 punti per gara in maglia Olimpia.
Curtis Jerrells 2013-2019 – Arrivò a Milano nell’estate del 2013 e nelle Top 16 di EuroLeague fu di fatto il giocatore più costante della squadra. Difesa, fisicità e tiro da tre le sue armi migliori. Ma soprattutto Jerrells dimostrò grandi qualità caratteriali come avrebbe dimostrato in Gara 6 della finale scudetto a Siena quando nell’ultimo possesso si rifiutò di passare la palla per eseguire il tiro della vittoria sulla sirena salvando la stagione dell’Olimpia. Il famoso “The Shot”. Due sere dopo in Gara 7 nel quarto periodo segnò ancora da tre il canestro del pareggio nella rimonta da meno otto. Lasciata Milano nel 2014, tornò tre anni dopo. Ancora in finale contro Trento nel 2018 in Gara 5 segnò i due tiri liberi del sorpasso poi protetto dalla stoppata conclusiva di Goudelock. In EuroLeague ha giocato 82 partite nell’Olimpia, 108 nel campionato italiano.
Kruno Simon 2015-2017 – Arrivò a Milano durante l’estate del 2015. Nonostante un biennio in parte condizionato dagli infortuni (nei playoff del 2017 dovette dare forfeit dopo Gara 2 della semifinale persa con Trento), Simon in due anni all’Olimpia ha vinto uno scudetto, due Coppe Italia e una Supercoppa. Venne nominato MVP della Supercoppa vinta nel 2016 a Milano (25 punti in finale contro Avellino), ma fu decisivo anche nello scudetto conquistato pochi mesi prima. Fu suo il canestro della vittoria in Gara 6 a Reggio Emilia dal post basso, la fotografia della sua versatilità. Tiri e passaggi in salto, infallibile dalla lunetta, tatticamente intelligente, mancino, con queste qualità superava i limiti atletici. Nei playoff del 2016 ebbe 12.8 punti di media con il 42.8% da tre. In due stagioni ebbe 75 presenze in Italia con 1.014 punti segnati, 31 apparizioni in EuroLeague e 331 punti segnati.
Rakim Sanders 2015-2017 – Nella stagione 2015/16, dopo un’operazione al braccio, Sanders approdò a Milano. Dopo un paio di settimane fu MVP della Coppa Italia vinta a Milano battendo in finale Avellino. Nel giugno seguente fu MVP della finale scudetto vinta 4-2 contro Reggio Emilia (83 punti in sei gare). Poi aiutò la squadra a conquistare Supercoppa (ancora contro Avellino) e Coppa Italia a Rimini dove fu decisivo nella gara più dura contro Reggio Emilia in semifinale. L’anno successivo si trasferì a Barcellona. Sanders era arrivato in Italia per giocare da guardia e ala, ma nel corso della sua esperienza milanese è stato impiegato molto anche da ala forte nonostante fosse 1.96. Anche se la sua epopea è durata relativamente poco (54 gare di campionato, 583 punti, ma 98 in sei gare di Coppa Italia tutte vinte) la sua esperienza a Milano è stata al tempo stesso vincente e altamente produttiva.
Vlado Micov 2017-2021 – A Milano, Micov ha giocato 115 partite di EuroLeague (80 in campionato) e quando se n’è andato era diventato il primo realizzatore di club della competizione nell’era moderna (1.232 punti), secondo solo a Bob McAdoo in assoluto. In tutto a Milano ha vinto tre Supercoppe di cui una da MVP (a Brescia nel 2018, 17 punti in finale), uno scudetto nel 2018 da protagonista e una Coppa Italia oltre alla presenza nelle Final Four del 2021, le terze della sua carriera dopo le due disputate a Mosca. Micov è passato alla storia anche per i tanti canestri decisivi segnati in maglia Olimpia. Nella stagione 2019/20 ne segnò addirittura tre, due in campionato (contro Cremona e a Venezia) e uno a Valencia in EuroLeague. Nella sua gara di debutto europeo a Milano segnò la tripla del pareggio sulla sirena contro il Fenerbahce anche se poi venne vanificata nel tempo supplementare.
Gigi Datome 2020-2023 – Quando è arrivato a Milano aveva già una carriera di altissimo livello alle spalle oltre che quasi 33 anni di età. Eppure, nonostante le numerose assenze per infortuni vari, in tre stagioni ha vinto due scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa. È stato MVP della Coppa Italia del 2021 (15 punti in 16 minuti in finale a Milano contro Pesaro) e della finale scudetto del 2023, quella dell’addio al basket di club. In tre anni Datome ha dimostrato una diabolica capacità di emergere nei momenti decisivi. Anche nella conquista della Coppa Italia del 2022 è stato determinante (12 punti in 22 minuti nella semifinale contro Brescia) e così nella finale scudetto dello stesso anno in cui segnò 23 punti in Gara 6 (nei playoff del 2022 segnò 122 punti e fece 21/22 dalla lunetta; nei playoff del 2023, 19/21 dalla linea, 47.9% da tre). Con lui l’Olimpia ha riconquistato l’accesso alle Final Four di EuroLeague, nel 2021. In tutto, in Serie A ha avuto 93 presenze in maglia Olimpia.