La doppietta di Ibrahimovic spalanca le porte dell’Europa al Milan che sale a 59 punti lasciando il Sassuolo (ottavo) a – 11 quando mancano ad entrambe tre partite. Una vittoria quella di stasera che conferma lo stato di forma dei rossoneri (23 punti su 27 dopo la ripartenza) ma soprattutto sembra aver consolidato la panchina di Pioli per il futuro visto che l’opzione Rangnick parrebbe essere tramontata nelle ultime ore. Era l’ultima occasione per il Sassuolo di coltivare un sogno europeo quasi impossibile fino a qualche tempo fa. La squadra di De Zerbi però non è riuscita a mostrare quel gioco brillante delle ultime uscite. Onore al Milan che ha interpretato meglio la gara, riuscendo a trovare subito il vantaggio dopo il momentaneo pareggio degli emiliani. La superiorità numerica (espulso Bourabia al 49′ p.t.) ha poi agevolato il controllo della gara da parte dei rossoneri. Di fronte due squadre in salute a caccia di conferme. Pioli schiera dall’inizio Ibraihmovic, con Conti preferito a Calabria. Moduli tattici speculari, con De Zerbi che ritrova Berardi, lascia in panchina Boga e propone i giovani Haraslin e Raspadori nella linea alle spalle di Caputo. La prima conclusione insidiosa è di Locatelli che dal limite non inquadra la porta. Dopo una decina di minuti il Milan perde Conti per un problema al ginocchio, tocca a Calabria. Al 14′ bella azione corale del Sassuolo, la conclusione di Berardi viene intercettata da Donnarumma che festeggia la sua 200^ gara con il Milan (debuttò proprio contro il Sassuolo).
Risponde la squadra di Pioli con Rebic e con una punizione di Ibrahimovic con palla sopra la traversa. Il vantaggio del Milan nasce da una banale palla persa da Peluso. Kessie raccoglie il regalo, apre per Calhanoglu che mette al centro dove Ibrahimovic di testa batte Consigli da posizione ravvicinata anticipando Muldur. Alla mezz’ora altro infortunio nelle file rossonere con Romagnoli che deve uscire per un problema al ginocchio, al suo posto Gabbia. Occasionissima Milan al 32′ con Ibrahimovic che a due passi dalla porta di testa non angola e favorirsce l’intervento di Consigli. Il pari del Sassuolo in prossimità dell’intervallo. Sulla punizione di Rogerio, nel tentativo di anticipare Caputo, Calhanoglu devia la palla con il braccio destro. Pairetto viene richiamato dal Var e dopo aver visionato le immagini indica il dischetto. Caputo non sbaglia e segna la sua 19^ rete stagionale. Il Milan rimette subito avanti la testa sempre Ibrahimovic. Palla persa in attacco da Raspadori, contropiede rossonero con Calhanoglu che serve in profondità lo svedese che anticipa l’uscita di Consigli e firma così la sua doppietta. Prima del riposo il Sassuolo resta in dieci per il secondo rosso a Bourabia. Si va così all’intervallo con il Milan meritatamente in vantaggio. De Zerbi cambia tre uomini inserendo soprattutto Boga e disegnando un 4-4-1. Nella ripresa il Sassuolo non trova la forza per ribaltare il risultato. Ci provano Rogerio e Berardi, mentre doppio intervento dopo la mezz’ora di Consigli sulle due conclusioni ravvicinate di Bonaventura. Il Milan sale così a 59 punti sorpassando momentaneamente Napoli e Roma, occupando almeno per una notte il quinto posto.
Il Milan annuncia di aver raggiunto un accordo con Stefano Pioli per l’estensione di due anni del suo contratto, che pertanto scadrà a fine giugno 2022. Pioli, spiega una nota del club, ha saputo gestire brillantemente sia il blocco dovuto alla pandemia da Covid-19 che il riavvio della stagione in corso, con un approccio concreto e positivo, facendo crescere tutta la squadra.
Tramonta l’ipotesi di Ralf Rangnick al Milan nella prossima stagione, secondo diversi media tedeschi che riportano una dichiarazione di un consulente dell’allenatore, Marc Kosicke. “AC Milan e Ralf Rangnick hanno concordato che non è il momento giusto per una collaborazione – si legge nella dichiarazione riportata dai siti di Kicker e Bild. -. Per questo motivo, e tenuto conto dello sviluppo positivo e dei risultati ottenuti con Pioli, si è deciso insieme che Ralf Rangnick non assumerà alcuna funzione nell’AC Milan”.
“Non è una decisione basata sulle recenti vittorie, ma sul modo in cui Stefano ha costruito spirito di squadra e unità di intenti, il modo in cui ha migliorato le prestazioni dei singoli giocatori e del collettivo, il modo in cui ha fatto sua la nostra visione, e su come trasferisce la sua personalità e i valori del nostro club”.
Così l’ad del Milan, Ivan Gazidis, ha annunciato la conferma di Stefano Pioli.
“Sono molto felice per questo accordo – ha dichiarato l’ad -.
Stefano ha dimostrato di essere in grado di offrire quella visione del calcio che pensiamo e vogliamo per il nostro club, un calcio entusiasmante, moderno e appassionato”
“Stefano è diventato il nostro allenatore in un momento molto difficile”- ha dichiarato il direttore sportivo Paolo Maldini sulla conferma di Pioli alla guida del Milan. “Abbiamo sempre sostenuto che ci sarebbe voluto del tempo per vedere i risultati del suo lavoro e abbiamo avuto la conferma che la qualità e la professionalità pagano sempre. Stefano è l’uomo giusto per guidare la squadra che vogliamo: una squadra di successo, giovane e affamata di vittorie “.
Stefano Pioli è stato intervistato da Sky Sport nel postpartita di Sassuolo-Milan:
Sul rinnovo: “Sono molto felice, era una paio di giorni che sapevo di questa trattativa, continuare la prossima stagione in un club così prestigioso, con una squadra che può crescere tanto, è molto importante. Sono felicissimo ma il nostro futuro è adesso, dobbiamo pensare a queste tre partite, possiamo ancora dare tanto. Al futuro ci penseremo dal prossimo tre agosto”.
Sul Milan: “Il club con me si è dimostrato corretto, nei colloqui individuali mi hanno sempre detto che non c’era niente di definitivo, tutto sarebbe stato deciso a bocce ferme a fine campionato. A Milanello tutti lavorando al massimo, la squadra mi ha dato grandissima disponibilità, sono rimasto molto concentrato, sapevo il lavoro che stavo facendo. Se non fosse ripreso il campionato sarebbe stato un campionato di rimpianti, non avevamo trovato la continuità nonostante il lavoro. Siamo terzi in classifica da gennaio, questa squadra può avere una prospettiva importante”.
Su Ibrahimovic: “Ibra è Ibra, l’altra sera non era contento, ho faticato a spiegargli le mie motivazioni. La mia priorità è la squadra, sapevo che quando l’ho tolto sabato la gara era quasi conclusa. C’è un caldo incredibile, farò sempre delle scelte per il bene della squadra”.
Su Gazidis: “Ho sempre parlato con lui, ha avuto un colloquio individuale con me la settimana prima della gara col Genoa quando erano iniziate a circolare le voci, mi aveva assicurato che non era stata ancora presa una decisione. Sarebbe stato valutato il lavoro delle settimane successive. E’ venuto più spesso che in passato, mi ha sempre manifestato la sua stima, lunedì sera c’è stata la chiamata decisiva, dicendomi che la loro decisione era di riconfermarmi per le prossime stagioni”.
Sulle speranze di restare: “Ci speravo, sto bene con la squadra, con l’ambiente, con i tifosi. Speravo di poter continuare il lavoro, è solo l’inizio. Ci saranno difficoltà e tanta pressione, ma anche tanta voglia mia e della squadra che quello che stiamo ancora facendo è una buona base su cui costruire qualcosa di importante per le prossime stagioni. Abbiamo dei giovani davvero forti. Ci speravo e lo volevo fortemente, quando ho avuto la notizia sono stato molto difficile”.
Sulla fiducia: “Sia da parte dell’area tecnica sia da Gazidis mi sono sempre trovato bene, non sentivo negatività nei miei confronti. Un allenatore si sente sempre sotto esame, non ho mai allenato dall’inizio un grande club, su di me qualche perplessità ci poteva essere. Ho sempre sentito fiducia, quello che conta sono le sensazioni che mi danno i miei giocatori, loro non hanno mai avuto i dubbi. Credo sia un risultato importante per tutti. Venerdì abbiamo una partita difficilissima con tante assenze, proviamo a recuperare energie e fare bene”.
Sui meriti: “Aver creduto nelle capacità dei nostri giocatori e riuscire a renderli ancora più consapevoli delle loro qualità, è stato un percorso che chiedeva più tempo. Ci abbiamo sempre creduto, questo è stato il nostro merito maggiore”.
Sul fatto di aver aspettato il Milan: “Lo volevo fortemente, ci speravo, sono molto felice”.