Eurolega, brutta sconfitta per l’Olimpia contro l’Efes

L’Olimpia avrebbe dovuto costruire su un secondo periodo giocato davvero bene, invece ne gioca un terzo peggiore, 23 punti di scarto, così una gara fino a quel momento eseguita con efficacia diventa un incubo e si tramuta in una sconfitta dolorosa, 79-73.

L’Efes la ribalta volando a più 14, poi a conferma di quanto sia stata una partita anomala, l’Olimpia ritorna in parità, addirittura avrebbe il tiro libero per mettere la testa avanti. Invece è Clyburn che la decide, con due triple consecutive, dopo 37 minuti offensivamente silenziosi.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia inverte le marcature, schierando Melli sull’ala piccola Clyburn e Shields sull’ala forte Willis. Comincia bene, trovando tiri ad alta percentuale dentro l’area. Ma sul 6-2 si ferma in attacco e in difesa soffre perché l’Efes va a esplorare il vantaggio di centimetri che ha Tibor Pleiss. Il tedesco due volte segna da sotto, poi colpisce anche da fuori completando un parziale di 7-0. Milano ristabilisce subito la parità con una tripla di Shields poi a sua volta si produce in un 7-0 che le consegna quattro punti di margine, cancellati nei possessi conclusivi del primo quarto: 15-15. Dopo il primo canestro di Beaubois nel secondo periodo, l’Olimpia piazza un altro 6-0, questa volta tutto di Rodney McGruder con due triple consecutivo dall’angolo. Qui contro un Efes che gioca “small” con Clyburn da ala forte nominale, l’Olimpia gioca minuti eccellenti in attacco. Segna due volte Mirotic, poi la tripla di Tonut scava sette punti di margine forzando il time-out di Coach Mijatovic. Al ritorno in campo, l’Olimpia produce un nuovo 5-0 e va avanti di 12 con Rodney McGruder che centra tutti i primi quattro tentativi dall’arco. L’Efes ha una reazione le fiammate di Shane Larkin in accelerazione. Su una tripla si riavvicina a meno sei, ma Shabazz Napier risponde con una tripla che vale il 43-34 dell’intervallo dopo un secondo periodo da 28 punti.

IL SECONDO TEMPO – L’Efes alza il livello di aggressività al ritorno in campo. Il 5-0 convince Coach Messina a utilizzare subito il primo time-out della ripresa. Ma l’Olimpia è entrata in un black-out mentale che costringe la panchina a spendere anche il secondo minuto di sospensione, perché non funziona nulla, in attacco (quattro palle perse, un solo canestro in cinque minuti e mezzo) e nemmeno in difesa dopo il terzo fallo di Melli. Larkin e Pleiss segnano da tre, tre triple consecutive, che generano un 16-2 di parziale che ribalta completamente la partita. Il terzo periodo è da dimenticare. L’Olimpia si fa prendere dalla fretta di rispondere e peggiora la situazione, senza mai contenere la furia dell’Efes che spara 30 punti nel periodo e vola via, 64-50. Voigtmann prova a caricarsi la squadra sulle spalle, anche sbagliando qualche volta, McGruder segna due canestri da sotto e così nel quarto periodo Milano ritrova un po’ di spirito. Dopo il time-out Efes, continua a spingere. Segnano Voigtmann e Shields. Un’entrata ancora di Shields vale il pareggio a quota 71. Ma nel momento in cui la gara potrebbe tornare dalla parte dell’Olimpia, è Will Clyburn a deciderla con due triple consecutive. Finisce 79-73.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Istanbul: “Complimenti all’Efes perché alla fine ha vinto la partita, ma è veramente frustrante aver giocato tre quarti molto buoni e aver perso la partita per un quarto terribile. E’ difficile spiegare quanto è successo, perché sta succedendo da tutto l’anno, Abbiamo perso tantissime opportunità e continuiamo a farlo. Se siamo fragili, continueremo a parlare, parlare, parlare e magari riusciremo a risolvere il problema. Per usare un modo di dire inglese, è chiaro che stiamo parlando dell’elefante nella stanza”.