Una notte da eroi. Una di quelle notti che resteranno scolpite per sempre nella memoria di chi c’era, indipendentemente da come andrà a finire una serie diventata ancor più proibitiva di quanto lo fosse in partenza. Una notte in cui lo spirito Olimpia è stato sublimato dagli eventi. Si chiama “Next Man Up Mentality”. Perdi un giocatore e ne arriva un altro a fare la stessa cosa. L’Olimpia, che aveva perso Gigi Datome prima della serie, Nicolò Melli dopo Gara 1, ha smarrito strada facendo Malcolm Delaney e poi anche Sergio Rodriguez. Ha resistitito a tutto, ha difeso in modo ossessionante, si è aggrappata al leggendario secondo tempo di Shields (19 punti su 21), ma ha trovato anche nella ripresa una tripla di Pippo Ricci, poi una di Bentil e infine quella di Devon Hall che ha frustrato le risposte dell’Efes. Shields ha poi chiuso la partita con un gioco da tre punti. Partita memorabile: Sergio Rodriguez ha dato il segnale per primo, gli altri gli sono andati dietro, tutti. Infine, Kyle Hines con due stoppate incredibili ha murato due attacchi dell’Efes gettando altre premesse per vincere la partita, 73-66. Serie pari, sull’1-1.
IL PRIMO QUARTO – L’Efes per due possessi sostituisce in quintetto Micic con Simon, ma Ataman torna subito sui suoi passi. L’Olimpia prova ad essere aggressiva, ma continua come in Gara 1 a non trovare il canestro, in più si espone un po’ troppo dentro la propria area. Dopo quattro minuti e mezzo, l’Efes costruisce sei punti di vantaggio sul 10-4 e Coach Messina spende subito il primo time-out. Al rientro, Kyle Hines commette il secondo fallo su Larkin, ma Milano piazza un 6-0 eseguendo bene per una serie di possessi offensivi consecutivi. L’Efes riparte con una tripla di Micic, ma l’Olimpia è in ritmo. Rodriguez alza un alley-oop che manda a schiacciare Tarczewski, poi converte due liberi e su una palla rubata a metà campo a Simon va a completare il 6-0 che conduce Milano avanti. Alla fine del primo è 19-17 Olimpia.
IL SECONDO QUARTO – L’Efes torna avanti su una tripla frontale di Pleiss, poi la gara diventa una sequenza di sorpassi, pareggi e controsorpassi mentre gradualmente le difese prendono il sopravvento sugli attacchi. Dopo una tripla di Larkin, rispondono Delaney e Daniels. Qui l’attacco dell’Olimpia torna a fermarsi, l’Efes trova otto punti consecutivi, i primi cinque di Larkin, e scappa sul 33-27. Milano serra le linee difensive, genera anche un paio di palle recuperate, ma purtroppo sbaglia quattro tiri liberi che rallentano la rimonta. Un’altra palla rubata da Rodriguez alimenta la schiacciata di Tarczewski e ricuce il distacco a due punti. Sull’ultimo possesso, dopo il time-out di Coach Ataman, Tarczewski oppone un muro a Micic e in contropiede Shields brucia la sirena con un lungo jumper che vale il 33-33.
IL TERZO QUARTO – Shavon Shields aggredisce il campo come un indemoniato. Segna nove punti consecutivi, cominciando con una tripla cui l’Efes risponde con una penetrazione di Larkin. Ma il parziale in tre minuti e mezzo è 9-2 e Milano prova ad allungare sul 42-35. Il terzo fallo fischiato a Shields spezza un po’ le rotazioni di Coach Messina, poi arriva anche il terzo di Hines quando l’Olimpia due volte tocca gli otto di vantaggio. L’Efes si sblocca in attacco con le penetrazioni di Micic e Larkin. L’Olimpia risponde ogni volta. Una tripla di Ricci dopo le due di Rodriguez vale i 10 di vantaggio. La risposta sono cinque di fila di Micic, poi arriva anche il missile di Beaubois a completare il 7-0 che riduce il divario a tre punti. Anche dopo il time-out è l’Efes ad avere il mano l’inerzia della gara. Alla fine del terzo è 53-52 Olimpia.
IL QUARTO QUARTO – E’ un inizio terribile. L’Olimpia perde prima Delaney (problema intercostale riportato nel primo tempo) poi anche Rodriguez che si gira la caviglia sinistra su una penetrazione. Con gli uomini contati e anche problemi di falli, raggiunta a quota 55, l’Olimpia usa cuore, coraggio, l’energia del pubblico. Daniels mette la sua seconda tripla, Bryant però cancella ogni illusione. Micic riporta avanti l’Efes per la prima volta nel secondo tempo su una penetrazione a 4:22 dalla fine. Larkin con un altro viaggio da tre tiri liberi scava quattro punti a favore dell’Efes. Milano si affida alla difesa, trova energie incredibile. Da una stoppata strepitosa di Hines nasce la tripla del sorpasso di Bentil. Larkin la cancella allo scadere dei 24″. L’Olimpia non si piega. Su uno scarico di Shields, arriva anche la tripla di Devon Hall. La difesa regge, Shields dalla media centra il jumper del più tre a 48 secondi dalla fine. Dal time-out di Ataman, esce la penetrazione di Micic cui si oppone ancora il muro di Hines. Shields, 19 nel secondo tempo, completa il gioco da tre che di fatto è quello della vittoria. 73-66.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria nella sua gara numero 500 a livello di competizione europee per club: “Come società siamo molto orgogliosi di quello che i giocatori hanno fatto stasera. Hanno avuto un orgoglio incredibile, perché sembra che ogni giorno perdiamo un giocatore, stasera due in pochi minuti, Delaney e Rodriguez, che poi è quello che nel primo tempo ci ha fatto capire che si poteva fare. La nostra difesa è stata ancora molto buona e poi Shields ovviamente ha fatto una partita fantastica. Siamo anche molto orgogliosi del sostegno del pubblico: Milano è una città abituata a vincere, non è facile farsi amare da Milano, ma sia in Gara 1 che oggi ci hanno sostenuto fin dal riscaldamento, si è percepita come altre volta una grande connessione con la nostra gente. Ci rende orgogliosi. La serie realisticamente è finita, perché non possiamo pensare di vincerla senza Rodriguez e Delaney oltre che Melli. Serve un miracolo, i miracoli qualche volta si avverano nello sport e noi ci prepararemo, non andremo a Istanbul per arrenderci. Non lo faremo. Ma sono realista, è tutto contro di noi”.
Su Rodriguez: “Sì, è quello che ci ha dato l’esempio, la carica, che ci ha fatto capire che potevamo provarci. E’ stato determinante”.
Su Shields: “Quando era a Vitoria aveva fatto due buone stagioni, ma non era stato protagonista come speravamo diventasse da noi e com’è stato. Lo scorso anno ha fatto molto bene, quest’anno stava ripetendosi quando si è infortunato, ha perso tre mesi pesantissimi e questa è la sua miglior partita da quando è rientrato. Quando un giocatore di questa classe, mostra anche questa personalità, è molto bello”.
Sulle gare di Istanbul: “Giocheremo con quelli che abbiamo. Se Gigi Datome riuscità sabato a fare qualche minuto, lo porteremo e speriamo possa essere disponibile. Su Delaney e Rodriguez vedremo domani, ma la situazione è chiara. Noin ci arrenderemo. Avremo Baldasso e avremo Alviti. In Gara 1 è stato sfortunato, perché l’antisportivo ci è costato forse sette punti di fila, ma fino a quel momento era andato bene, aveva preso due buoni tiri. Era nella partita e stava bene in campo. Questo non tanto ora ma nei playoff del campionato italiano mi dà fiducia”.