Cuore, mai da sottovalutare, desiderio, 12.000 spettatori, una partita giocata gettando identità, difesa e volontà oltre l’ostacolo per battere Baskonia 76-69.
L’Olimpia parte con tre lunghi, un quintettone che viene riproposto tantissimo e funziona. L’approccio è decisivo: grande aggressività, lucidità nell’attaccare con pazienza, usando centimetri e personalità, quelli degli Splash Brothers di giornata, Nicolò Melli e Johannes Voigtmann. 40 minuti in testa, con qualche pausa dovuta alla stanchezza, ma sempre con vantaggi rassicuranti. Enorme ad un certo punto il più 24, rassicurante che la difesa abbia tenuto Baskonia sempre almeno a dieci punti di distanza, contenendo il secondo bomber della competizione Markus Howard a nove tiri e due canestri appena. Tutti hanno dato tanto, Kyle Hines che era ovunque in difesa, Diego Flaccadori che ha prodotto una partita eccezionale sui due lati del campo, ha segnato e rubato palloni, lanciato Tonut, una lama nel cuore della difesa basca. Una bellissima vittoria in emergenza con 45 punti almeno in tribuna, inutilizzabili.
IL PRIMO TEMPO – Decimata, l’Olimpia parte con Melli da ala piccola nominale, Voigtmann e Hines. Riesce a tenere alto il livello di intensità difensiva ed eseguendo con precisione in attacco, usando i mismatch vola sul 9-2 forzando Coach Ivanovic ad un time-out di aggiustamenti. Baskonia inserisce i suoi due realizzatori, Howard e Moneke, ma l’Olimpia costruisce anche nove punti di vantaggio. Un momento di sbandamento in attacco alimenta la rimonta di Baskonia che si riavvicina a meno cinque con un canestro ravvicinato di Sedekerskis. Ma l’ultima zampata è una tripla dall’angolo di Voigtmann per il 20-12 che chiude il primo periodo. All’inizio del secondo quarto, l’Olimpia parte con un 6-0 generato da tre palle rubate consecutive e tre aggressioni al ferro di Tonut. Baskonia risponde con un 6-0 a sua volta. Poi Flaccadori in transizione segna una tripla frontale, un’altra la mette Melli e il margine raggiunge brevemente i 16 punti, 34-18. Milano continua ad alternare quintetti alti e quintetti tradizionali. Si espone un po’ su Sedekerskis, arriva il terzo fallo di Baron a complicare le rotazioni. Ma il finale del primo tempo è tutto di Melli. Segna un canestro a rimbalzo, alza un assist per un gioco da tre di Voigtmann e poi centra una tripla da nove metri. E’ suo il 46-31 di metà gara.
IL SECONDO TEMPO – Dopo il secondo fallo di Melli su un tentativo da tre di Howard (due liberi a segno), l’Olimpia esplode ancora sull’asse Melli-Voigtmann. Una tripla del tedesco e un tap-in del Capitano aprono addirittura 24 punti di vantaggio per Milano. Baskonia reagisce con due triple consecutive, di Marinkovic e Costello, poi sfrutta un momento di impasse dell’attacco dell’OLimpia nel momento in cui sono in panchina a riposare sia Melli che Voigtmann. Per quattro minuti l’Olimpia segna solo un punto, su tiro libero, Baskonia attacca con energia e si procura viaggi in lunetta con i quali rientra a meno dieci. L’ultimo canestro del terzo periodo, che rompe il ghiaccio, è Hines con un floater da tre metri che chiude sul 60-48. Melli riprende da dove aveva finito. Con un gran canestro dalla media, poi Flaccadori centra il bersaglio da tre e l’Olimpia tenta un nuovo allungo a più 15, 67-52, ma con bonus bruciato. Inoltre, sia Baron che Poythress sono gravati di quattro falli ed è complicato anche gestire le rotazioni. Baskonia torna ad avvicinarsi, a meno dieci. L’Olimpia non trova il canestro ma regge in difesa. Su una palla rubata, Tonut prende fallo e converte un tiro libero su due, poi arriva un gioco da tre punti di Poythress e per un attimo Milano torna ad avere 14 punti di vantaggio. Il punto esclamativo lo mette Voigtmann con una clamorosa schiacciata a difesa schierata. Finisce 76-69.
Così Coach Ettore Messina ha commentato il successo su Baskonia: “Ringrazio il pubblico, ci ha sostenuto fin dall’inizio, ha compreso il momento difficile che attraversiamo dopo l’ultimo infortunio. Faccio i complimenti ai giocatori, che hanno giocato una grande partita. Melli e Voigtmann sono stati eccezionali nel costruire opportunità per sé stessi e per i compagni. Flaccadori sta migliorando di gara in gara. La difesa è stata quasi sempre di alto livello. Abbiamo avuto un passaggio a vuoto, nella seconda metà del terzo quarto quando eravamo stanchi, abbiamo ruotato forse troppo ma dovevamo, così ci sono state alcune brutte scelte che hanno permesso a Baskonia di riavvicinarsi. Ma quando siamo stati in campo con i nostri giocatori di riferimento siamo stati davvero bravi. L’aspetto, l’unico, positivo di quando hai tanti infortuni è che chi gioca sa che resterà in campo e qualche volta tutto diventa più facile. Sono d’accordo che ci sia maggiore identità in questo momento in cui i veterani, quelli che erano già qui, come Melli, Voigtmann, Shields prima di infortunarsi, Kyle Hines stanno guidando la squadra, che sentono loro e curano di conseguenza. Hines è stato eccezionale, ha fatto tante cose anche stasera che magari non si vedono sul boxscore. Penso sia positivo che a colmare il vuoto del playmaker sia Shabazz Napier che conosce già quasi tutti, ha vinto uno scudetto con questi ragazzi. Penso che le chiavi della partita siano state due: l’abbiamo indirizzata con le palle rubate da Flaccadori e Tonut, perché ci hanno permesso di dare uno strappo, e poi abbiamo difeso bene sui loro realizzatori. Howard l’abbiamo tenuto a nove tiri, questo è importante, poi ne ha sbagliati tanti, ma questo dipende anche da lui, non puoi prenderti grandi meriti. Lo marcavamo con gli esterni come Hall e poi con Melli quando avevamo i tre lunghi ma cambiando sui blocchi”