La difesa del Panathinaikos prograssivamente, nel secondo tempo, smonta l’attacco dell’Olimpia che perde ritmo ed è afflitto da troppe palle perse. Sono quelle a lanciare la squadra di Rick Pitino in fuga nel terzo periodo dopo che per 26-27 minuti la partita era stata una battaglia, con un botta e risposta dietro l’altro, ma Milano spesso avanti nonostante i gravissimi problemi di falli, con tutti i lunghi e soprattutto con Mike James. Il Panathinaikos è profondo, in forma, fisico, vince la sesta di fila e prenota il posto nei playoff che l’Olimpia proverà ora ad inseguire con due imprese contro Fenerbahce ed Efes in trasferta. Era un mezzo spareggio, il Panathinaikos ha giocato meglio, esplodendo anche in attacco nella ripresa e ha vinto 95-83.
IL PRIMO TEMPO – La partita è subito spigolosa, il Panathinaikos riempie l’area e alza un muro sulle penetrazioni di Mike James, che conta due palle perse veloci. L’Olimpia scatta avanti con cinque punti di Nunnally, il Panathinaikos però è efficace a rimbalzo d’attacco, gira attorno a Calathes (quattro assist nel primo tempo) e su un canestro di forza di Gist, con Tarczewski appiedato da due falli, sorpassa sull’11-9. Milano risponde subito, con una tripla dall’angolo di Micov. Gist fa la voce grossa a rimbalzo, è lui a procurare al Panathinaikos i tiri supplementari che lo aiutano a piazzare il 6-0 che ribalta il punteggio e forza il primo time-out di Coach Simone Pianigiani sul 17-13, con l’aggravante del secondo fallo – in attacco – fischiato a Mike James. Il Panathinaikos schizza avanti di sei, su una tripla di Keith Langford. Mike James risponde con la stessa arma e alla fine del primo quarto è 23-20 Panathinaikos. Langford con le sue accelerazioni carica di falli la difesa di Milano (ne prende cinque in 11 minuti): al secondo di Omic, l’Olimpia si abbassa con Burns da centro nominale, ma dura poco perché anche a lui fischiano la seconda penalità. Kuzminskas con cinque punti di fila tiene l’Olimpia agganciata. Ma la difesa e la fisicità interna del Panathinaikos comandano il secondo quarto. Calathes allunga a più cinque forzando il secondo time-out di Pianigiani. Il quarto tentativo di avere un centro senza falli è con Jeff Brooks. Kilpatrick sostiene il primo tempo stellare di Nick Calathes (17 punti) con la tripla del più sei. James con una bomba e Kuzminskas (12 nel primo) dalla linea replicano con il 5-0 che riporta Milano a un punto di distacco. Brooks dalla lunetta rimette l’Olimpia avanti su un’iniziativa ancora di Kuzminskas. Poi Brooks mette quattro tiri liberi forzando anche il secondo fallo di Calathes dopo 19 minuti e 23 secondi consecutivi in campo. Vougioukas impatta con un lay-up facile, ma l’ultima zampata la vibra Curtis Jerrells dall’angolo per il 47-44 Olimpia all’intervallo.
IL SECONDO TEMPO – Il Panathinaikos scatta 7-0 inclusa una tripla di Sean Kilpatrick. Da meno tre schizza a più quattro, ma l’Olimpia risponde subito, con un’entrata di James e una tripla di Nunnally. La seconda del quarto, di Micov, apre quattro punti di vantaggio per Milano. Dura un attimo, Thomas con un gioco da tre punti ribalta ancora il punteggio. Micov mette la seconda bomba, James segna in contropiede su una palla rubata ancora da Micov. Tarczewski con due voli cerca di allungare, ma l’Olimpia ha un passaggio a vuoto in difesa, incassa un canestro facile di Papapetrou e due di Langford, inclusa una tripla solitaria. Il quarto fallo di James, indotto da Langford, significa anche sei punti di margine a favore del Panathinaikos con sette punti filati di Langford. Alla fine di un terzo periodo difficilissimo, l’Olimpia scivola a meno otto. Il Panathinaikos è ispirato: dopo Langford, trova una fiammata di Thomas mentre Milano è fuori ritmo. Il vantaggio tocca gli 11 punti. L’Olimpia continua a lottare, prova a correre ma ci sono troppe palle perse, alcune generano canestri facili in contropiede del Panathinaikos. La prova difensiva greca è impressionante e quando a sorreggerla sono i tiri da tre, la partita si chiude. Il Panathinaikos vince 95-83.
Così Coach Simone Pianigiani ha commentato la gara di Desio contro il Panathinaikos: “Purtroppo non abbiamo giocato una buona partita, non interamente perché all’inizio abbiamo fatto abbastanza bene, pur soffrendo a rimbalzo la loro fisicità, ma di sicuro a partire dal terzo quarto quando gradualmente abbiamo pagato questa gap. Lì abbiamo sbagliato un po’ di tiri e ci siamo innervositi, ci siamo un po’ disuniti e loro ne hanno approfittato per uccidere la partita. Non ci era mai capitato di perdere con uno scarto così ampio: probabilmente ci tenevamo anche troppo. Mentalmente è un passo in avanti che dobbiamo fare, ma loro stasera sono stati migliori, più solidi, più forti, quando hanno preso in mano la partita hanno poi fatto anche canestro da fuori nel momento in cui come loro anche noi ci siamo chiusi. Alla seconda partita in tre giorni, la loro fisicità ha fatto la differenza. Ora con il senno di poi potrei dire che a Madrid abbiamo speso troppo per giocare un’altra grande partita qui, ma eravamo avanti, potevamo vincere ed era giusto che costruissimo quel tipo di mentalità, quella di una squadra che non seleziona, prova sempre a vincere. Nel terzo quarto quando ancora abbiamo preso qualche punto di vantaggio, lì dovevamo essere più bravi, allungare, invece abbiamo sbagliato qualche tiro – basta vedere le percentuali di giocatori abituati a segnare in certe situazioni -, poi anche perso qualche palla e il nervosismo ha influito su tanti di noi. Peccato, perché il pubblico era pronto a darci una grande mano, a spingervi, lo sentivamo, dovevamo solo innescarloLa classifica non la guardavo prima, non comincerò adesso. Siamo ancora in zona playoff, pur sapendo che ci aspettano due gare proibitive, che gli incastri dipendono da tanti fattori, mi viene in mente il Real che con noi era al top e a Vitoria è andato senza tanti giocatori per risparmiarli in vista della gara di domenica con il Barcellona, ma quello che faremo è cercare di giocare un’altra grande partita, come ne abbiamo fatte tante, in casa, contro il Fenerbahce poi vedremo”.