Shabazz Napier segna 13 punti nel secondo tempo, lascia che sia la partita ad andare da lui e la risolve. a sei secondi dalla fine con un lunghissimo jumper da due punti che replica al gioco da tre costruito a rimbalzo da Zach LeDay. L’Olimpia batte il Partizan 85-83 dopo una gara di grande intensità e fisicità, bel giocata, in cui ha tirato benissimo e avrebbe attaccato in modo sublime se non fosse stato per le 19 palle perse. L’Olimpia ha tirato solo 15 volte da due, ma con 12 canestri, l’80.0% da due, e ha messo 16 triple. E’ stata una partita con tanti alti e bassi, break e controbreak fin dall’inizio. L’Olimpia l’ha approcciata in modo nervoso, andando sotto, ma replicando poi colpo su colpo. Nemmeno l’ultimo allungo è stato risolutivo, ma lo è stato il jumper di Napier, gigantesco nel quarto periodo, come anche Nikola Mirotic che è partito con due triple con cui ha cancellato il tentativo di fuga del Partizan. Ma hanno dato tanto in tanti, Devon Hall mostruoso, Shavon Shields non ha sbagliato niente e ha lanciato la squadra nel primo quarto segnando tutti i primi dieci punti dell’Olimpia.
IL PRIMO TEMPO – Il Partizan prende i primi tiri da tre aperti che trova, con i due lunghi, segna subito e scappa via 8-0 perché l’Olimpia, al contrario, nel tentativo di costruire i suoi tiri accumula soprattutto palle perse. Dopo il time-out di Coach Messina, l’Olimpia risponde con una penetrazione di Shields, poi due triple di Shields. Dopo cinque minuti è 10-10. La difesa di Milano, più aggressiva sulla prima linea, genera a sua volta palle recuperate. L’Olimpia va a canestro e quando trova due triple di fila, con Mirotic e Maodo Lo, sorpassa e scatta sul 18-13. Il Partizan ricava benefici dall’ingresso di Avramovic. Con due penetrazioni consecutive ricuce il margine. L’Olimpia chiude il primo periodo avanti 22-21. Ma all’inizio del secondo periodo, LeDay e Caboclo firmano un parziale di 8-0 in coppia così il Partizan fugge a più sette, 29-22. Gradualmente, l’Olimpia ritrova un po’ di ritmo, prima con una penetrazione di Shields poi una tripla di Melli. Tuttavia, fatica in difesa soprattutto sulle penetrazioni di Avramovic e anche Andijusic. Una tripla di Voigtmann dall’angolo, poi una di Hall su scarico di Shields restituiscono inerzia a Milano. Il 6-0 la riporta in parità, 35-35. Dal time-out di Coach Obradovic escono due squadre più ermetiche in difesa. L’Olimpia tenta un nuovo allungo, con una tripla di Napier che vale il più quattro. Il Partizan trova un guizzo con un missile di Avramovic. Negli ultimi due possessi, segna prima Hall in entrata poi Kaminsky con un gioco in post basso. L’Olimpia chiude il primo tempo avanti 41-40.
IL SECONDO TEMPO – Kevin Punter prova a caricarsi il Partizan sulle spalle. Segna cinque punti consecutivi, ma Devon Hall risponde colpo su colpo. La gara diventa una botta e risposta. Shabazz Napier ne segna cinque di fila e guida il tentativo di fuga dell’Olimpia sul più cinque. Ma il Partizan risponde. I falli riportano in panchina Punter, ma Avramovic aggiunge il tiro da tre alle sue penetrazioni. Poi anche Bruno Caboclo. Il vantaggio è ridotto ad un punto in tre possessi consecutivi. Poi con l’attacco che si ferma, Caboclo sorpassa con un tap-in e Andijusic chiude sul più tre, 67-64. All’inizio del quarto periodo, Mirotic con due triple consecutive restituisce il vantaggio all’Olimpia in quello che diventa un corpo a corpo. Il Partizan recupera l’inerzia su una palla rubata a metà campo che produce un canestro facile il contropiede di Ponitka. La terza tripla di Mirotic nel quarto quarto lo annulla. Milano tocca i tre punti di margine, il Partizan replica con un 5-0 di Avramovic e Caboclo. L’Olimpia impatta ancora a quota 78 con una prodezza di Shields, poi incassa un tiro dalla media di tabellone, di Andijusic. A 1:29, Napier con una tripla in step-back riporta Milano avanti. Mirotic va per il colpo del k.o. dall’angolo, non trova il bersaglio, ma Hall strappa il rimbalzo. Napier prende il fallo e mette i due liberi del più tre a 6.9 secondi dalla fine. Sembra una tripla, ma l’instant-replay toglie un punto perché la punta del piede tocca il bordo della linea. Il Partizan così ha la palla del pareggio, ma la difesa la forza nelle mani di LeDay che percorre tutto il campo e alla fine deve prendere un tiro fuori equilibrio. Vince l’Olimpia 85-83.