Eurolega, Olimpia sconfitta a Berlino, è la quarta consecutiva.

L’Olimpia tenta una rimonta disperata da meno 17 nel terzo periodo, ma non riesce a completare il lavoro e a Berlino perde 81-76. Il pareggio è negato tre volte, prima un tiro libero su tre sbagliato, poi dopo due triple respinte in modo rocambolesco dal ferro. Alla fine, pesano anche tre giochi da tre punti non completati, qualche rimbalzo perso e una situazione falli compromessa nel settore dei lunghi fin dalle prime battute, oltre al 6/23 da tre. L’Alba ha alzato i ritmi ed è fuggita con le triple di Marcus Eriksson, ma l’Olimpia in qualche modo, salendo di colpi in difesa, era riuscita a rimontare quasi interamente, fermandosi sul più bello.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia parte mettendo due triple consecutive con Melli e Delaney, ma il secondo fallo fischiato a Melli costringe Coach Messina a cambiare subito assetto mentre l’Alba trova cinque punti veloci di Ericsson e mette la testa avanti. All’ingresso del 2.24 Koumadje, le sofferenze di Milano aumentano. Il centro dell’Alba segna in tre possesso consecutivi e spinge i suoi avanti 19-10, perché anche le percentuali non aiutano. Al rientro dal time-out di Coach Messina, l’Olimpia piazza un parziale di 5-0 avviato da un assist di Hines per Bentil e rafforzato dalla tripla di Rodriguez. Negli ultimi possessi, la difesa sale di tono, ma la taglia dell’Alba crea problemi a rimbalzo (cinque in attacco). Alla fine del primo è 19-15.

IL SECONDO QUARTO – Un gioco da tre convertito da Bentil e un contropiede generato da una palla rubata da Rodriguez e concluso da Hines alimentano il parziale che diventa di 10-0 e questa volta obbliga Coach Gonzalez a spendere il time-out. L’Alba riparte con una tripla di Olinde, quando dopo il secondo fallo di Bentil arriva anche, in attacco, il terzo di Melli. Biligha diventa la terza soluzione nel ruolo di centro. L’Alba scatta ancora a più tre con due canestri di Theimann. Shields segna il primo canestro, ma anticipa un nuovo passaggio a vuoto offensivo, aggravato da due triple consecutive di Eriksson con le quali l’Alba torna a più nove. Una lungo jumper di Delaney e un canestro da sotto di Ricci rimettono in moto Milano che però paga anche errori banali, come tre giochi potenziali da tre punti non completati. L’ultima zampata la mette Maodo Lo ed è 43-33 Alba.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia esegue meglio in attacco ma non riesce a trovare antidoti alle raffiche di Eriksson (5/6 da tre dopo tre quarti) e Maodo Lo così scivola a meno 15 dopo quattro minuti. Coach Messina usa due time-out quasi consecutivi. Il margine tocca i 17 punti, quando di carattere Milano firma un 7-0, con tanta difesa da parte di Melli, che riduce il divario a 10 punti. Dopo il quarto fallo di Ricci e una tripla di Tamir Blatt, l’Alba conserva 11 punti di vantaggio alla fine del terzo periodo, 67-56.

IL QUARTO QUARTO – Devon Hall con un gioco da tre punti e poi Rodriguez con una bomba restituiscono un po’ di inerzia all’Olimpia. Una palla rubata da Rodriguez costruisce due tiri liberi per Datome con cui Milano rientra a meno cinque. Hines attaccando Koumandje firma il meno tre, Delaney con due tiri liberi il meno uno. L’Alba reagisce con il suo leader Luke Sikma che dopo due errori consecutivi da fuori piazza la tripla che allarga ancora il divario a quattro minuti a metà del periodo. La seconda tripla di Olinde scava ancora cinque punti per l’Alba, ma l’Olimpia resta aggrappata alla gara. La bomba del pareggio di Hall è respinta dai due ferri. Un’entrata di Hall ricuce a meno uno. Eriksson con due tiri liberi in situazione di bonus firma ancora il più tre. Una seconda volta la tripla del possibile pareggio, questa volta di Shields, è respinta ancora in modo beffardo così il jumper dall’angolo di Lammers diventa quello risolutivo nell’81-76 conclusivo.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Berlino: “Complimenti all’Alba e a Coach Gonzalez: hanno giocato una buona partita, sono stati quasi sempre avanti, mentre noi per lunghi tratti non l’abbiamo fatto. A rimbalzo siamo stati soverchiati e questo ci è costato la gara. Ancora una volta la nostra difesa non è stata all’altezza della situazione praticamente fino a metà del terzo quarto abbiamo permesso all’Alba di giocare facilmente. In quel momento, abbiamo alzato il livello della nostra difesa e come spesso accade quando difendi forte poi cominci a giocare meglio anche in attacco, in modo più aggressivo. Fino ad allora, abbiamo giocato male in attacco e la nostra difesa è stata inefficace nelle cose più semplici, non c’entra nulla la strategia. È stato solo un problema di fondamentali difensivi uno contro uno, lato debole, tagliafuori. E’ qualcosa che dobbiamo correggere e farlo prima della prossima partita, anche se non attraversiamo un buon momento”.