E’ stato fatale il finale del secondo quarto, quello in cui lo Zalgiris ha usato la sua travolgente energia e ribaltato l’inerzia della gara nell’unico passaggio davvero negativo dell’Olimpia. Per il resto, Milano è stata efficace e brillante nel primo quarto, nel terzo, si è ribellata a ripetizione alla sconfitta ed è arrivata ad un tiro dal pareggio, pagando infine tutta una serie di piccoli episodi, i tiri liberi sbagliati (tre giochi da tre potenziali non completati), due palle perse toccando la linea di fondo ad esempio, senza considerare i due canestri allo scadere di Gudaitis, tutti e due segnati un attimo dopo la sirena. Una sconfitta (83-78) amara perché giunta al termine di una partita che l’Olimpia ha giocato complessivamente meglio dell’avversario, pur in emergenza assoluta, senza Nedovic, Della Valle (in panchina ma inutilizzabile), a parte i nazionali. Dopo dieci turni, l’Olimpia è 6-4 in EuroLeague,
IL PRIMO TEMPO – Lo Zalgiris allunga la difesa, tenta di impacchettare Mike James e limitare i rifornimenti per Vlado Micov. L’Olimpia usa altre armi, una tripla di Brooks, un’entrata di Cinciarini, tre punti di Tarczewski. I primi cinque minuti sono sul filo dell’equilibrio. Cinciarini gioca un primo quarto spettacolare, prima spendendosi in difesa sul tiratore Milaknis, poi aggiungendo ai suoi quattro punti due assist (e due recuperi, e due rimbalzi) che mandano a canestro Gudaitis. Dopo un jumper di James e due liberi di Micov, l’Olimpia chiude il primo periodo avanti 23-18. Il vantaggio tocca i sette punti, prima con Gudaitis poi con una schiacciata lungolinea di Kuzminskas. Secondo e terzo fallo di Tarczewski quando lo Zalgiris si affida all’energia di Aaron White alimentano la rimonta. Brandon Davies a rimbalzo impatta a quota 29, poi White supera ma i problemi di Milano nel secondo quarto sono tutti in attacco (otto punti totali). Ci sono anche errori banali, un lay-up a rimbalzo di Gudaitis, due palloni beffardi respinti dal ferro a Micov, due liberi sbagliati da Cinciarini. Il parziale così si dilata. Diventa addirittura 18-0, prima che James segni due liberi, e una partita controllata per 14 minuti sfugga via tutta in un singolo break. All’intervallo, lo Zalgiris è avanti 40-31.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia alimenta il gioco interno di Gudaitis per cominciare meglio il terzo quarto. Il suo terzo canestro la riporta a meno sei due volte, ricacciata indietro in ambedue le circostanze da Davies, prima con una schiacciata e poi con il suo classico jumper dalla media. Un coast-to-coast di James dopo una clamorosa stoppata di Gudaitis su White. Gudaitis attaccando Davies ricuce a meno tre. Lo Zalgiris si affida ancora alla sua arma migliore, il jumper di Davies, poi segna anche Walkup ma in mezzo ci sono due triple di Bertams. La seconda riporta l’Olimpia a meno uno e forza il time-out di Coach Jasikevicius. Al rientro, ancora di più lo Zalgiris si affida a Davies, ispiratissimo. L’OIimpia, in una serata non brillantissima dalla lunetta, usa le penetrazioni di Micov per restare agganciata alla gara. Una tripla di Kuzminskas allo scadere chiude il terzo quarto sul 60-58 Zalgiris. All’inizio del quarto, lo Zalgiris prova ad impossessarsi della partita. La seconda tripla di Milaknis amplifica il divario a sette punti, poi a otto con l’ennesimo jumper di Davies. Kuzminskas prima con una tripla e poi chiudendo un contropiede firma un parziale personale di 5-0. Gudaitis da sotto riporta l’Olimpia a meno uno. Wolters e poi Ulanovas allungano ancora per lo Zalgiris. Micov risponde con una tripla da otto metri che ricuce a meno due. Ulanovas in entrata ripristina quattro punti. Micov in contropiede firma ancora il meno due. Davies dalla lunetta fa 1/2, Micov tenta il fuoricampo del pareggio ma gli esce e Wolters segna il canestro che di fatto decide la partita. Negli ultimi secondi si gioca per la differenza canestri.
Così Coach Simone Pianigiani ha commentato la partita di Kaunas: “È stato decisivo il secondo quarto nel momento in cui abbiamo perso controllo del ritmo e nelle condizioni in cui siamo, con tante assenze ma anche la situazione di forma generale, rimontare sapevamo che sarebbe stato difficile. Abbiamo giocato un buon secondo tempo ma commesso tanti piccoli errori, tiri liberi, lay-up, qualche palle persa, ma per vincere una partita come questa devi essere solido per 40 minuti e noi lo siamo stati per 36 o 37 minuti. In quel finale di secondo quarto abbiamo preso troppi tiri dopo un passaggio perdendo la giusta fluidità. Paghiamo un po’ di fatica fatta per partire in EuroLeague nel modo giusto cosa che abbiamo fatto. Stasera ci serviva un secondo quarto migliore di sicuro”.