Il supplementare (91-84) si rivela fatale, come a Istanbul, e come in tutte le ultime sette volte che l’Olimpia l’ha giocato. A Monaco, è una sconfitta durissima da assorbire, perché dopo una battaglia, che ha spesso cambiato padrone, l’Olimpia sembrava essersi impossessata della gara con sei punti di vantaggio nell’ultimo minuto di gioco. L’ ha commesso l’errore di concedere a Carsen Edwards la tripla che ha ridotto il vantaggio ad un solo possesso, poi sul batti e ribatti conclusivo è stata sfortunata. Tonut aveva toccato la palla a Francisco, ma è schizzata nelle mani di Ibaka mentre Hines finiva a terra. Così lo spagnolo ha potuto tirare da tre e forzare il supplementare nel quale Edwards ha dominato.
IL PRIMO TEMPO – La partita si incanala subito su binari favorevoli agli attacchi. L’Olimpia soffre le penetrazioni di Carsen Edwards e soprattutto la forza a rimbalzo di Serge Ibaka. Il Bayern fatica a contenere la circolazione di palla con cui l’Olimpia si procura buoni tiri. Milano schizza avanti 8-3, viene rimontata da Ibaka, rimbalzo d’attacco e tripla; poi scatta avanti sul 18-11 con cinque punti consecutivi di Melli. Trascinato da Edwards, il Bayern fa 8-0 e mette la testa avanti. Poi è Devon Hall a rimettere in ritmo l’Olimpia: prima con una tripla dall’angolo e dopo sull’ultimo possesso del quarto con un coast-to-coast per il 25-22 Milano. L’Olimpia ha un buon approccio al secondo quarto. Con Shields e l’iniezione di energia garantita da Kyle Hines, che segna due volte di fila completando anche un gioco da tre punti, poi un fade-away di Melli scappa sul 37-29, otto punti di margine che convincono Coach Laso a usare un time-out d’urgenza. Al rientro, il Bayern è trasformato: giocando con due playmaker, Edawrds e Sylvain Francisco, sorregge la presenza fisica di Ibaka per piazzare un parziale di 11-0 che ribalta l’inerzia della gara. L’Olimpia si ferma soprattutto in difesa. Non riesce ad arginare la velocità degli esterni del Bayern né la fisicità dei lunghi. Il secondo periodo finisce male con un parziale globale di 15-2 che manda il Bayern in spogliatoio sul 44-39.
IL SECONDO TEMPO – Il Bayern riparte aggressivo nel terzo quarto e scava subito nove punti di vantaggio, estendendo il parziale sul 19-2. L’Olimpia risponde con due tiri liberi di Poythress, poi una tripla di Shields e un’altra di Melli. Il controparziale di 8-0 la riporta a meno uno.. Il momento favorevole non è sostenuto dalle percentuali, ma almeno Milano riesce a reggere difensivamente, forza qualche palla persa, tiene meglio a rimbalzo contro il tonnellaggio del Bayern. Il deficit torna a cinque punti, ma un fade-away di Voigtmann dalla media chiude il terzo quarto sul 55-52 Bayern.. Nel quarto, Devon Hall impatta subito con un missile. Il Bayern risponde con una tripla dall’angolo in step-back di Weiler-Babb. Ma l’Olimpia con Lo e Flaccadori insieme è molto aggressiva sul perimetro. Spende qualche fallo, ma riesce a correre. Voigtmann segna sette punti consecutivi. Con la tripla sorpassa. Poi Flaccadori con un jumper dall’angolo spinge Milano avanti 62-58 con time-out di Coach Laso. Il Bayern riparte con le guardie, prima Edwards poi Weiler-Babb. L’Olimpia smarrisce un po’ di inerzia. La tripla di Ibaka restituisce il comando della partita al Bayern con 3:25 da giocare. La reazione di Milano è veemente. Segna subito Shields, segna Voigtmann, la difesa regge, Shields mette un’altra tripla e il vantaggio raggiunge i sei punti. Edwards nelle vesti di leader offensivo del Bayern segna da tre e ricuce a meno tre. A 8.5 secondi dopo un possesso confuso, il Bayern ha il possesso per pareggiare. Da una palla quasi rubata nasce un’opportunità per Ibaka sulla sirena. Non sbaglia e pareggia a quota 76.
IL SUPPLEMENTARE – L’overtime è un botta e risposta continuo. L’Olimpia pareggia con Shields, due volte pareggia con Tonut, la seconda rubando palla e chiudendo in contropiede. Ma la difesa non riesce a fermare Carsen Edwards. Con una tripla spacca l’equilibrio, con un pull-up jumper costruisce cinque punti di margine per il Bayern. Di fatto sancisce la fine della gara.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la sconfitta al supplementare di Monaco: “Da sportivo devo fare i complimenti al Bayern che ha creduto nella vittoria fino alla fine. Ma oggi ho la sensazione che l’abbiamo buttata via noi. Abbiamo giocato una buona partita ad eccezione degli ultimi cinque minuti del secondo quarto quando eravamo a più otto e siamo finiti a meno cinque, senza spendere falli, per fermare la partita, per fermare il contropiede. Non siamo stati abbastanza aggressivi. Lo siamo stati molto di più nel secondo tempo fino all’ultimo minuto quando abbiamo commesso due peccati capitali: abbiamo aiutato troppo su una penetrazione per poi concedere un tiro da tre sul più sei e nel possesso conclusivo a 8.5 secondi dalla fine avevamo deciso di fare fallo e non l’abbiamo fatto. Colpa nostra. In generale questo gioco in EuroLeague è una questione di competitività e fisicità. Noi per tutta la gara abbiamo sofferto Carsen Edwards che è un buonissimo giocatore in uscita dai blocchi e loro gliene hanno portati di molto buoni. Ma li dovevamo fare meglio: dovremo migliorare perché in EuroLeague il più delle volte la squadra più dura vince”.
La spiegazione sul timeout chiamato a 0.5 secondi dalla fine del tempo regolamentare: “Ho chiamato timeout perché ho visto che un mio giocatore era nella posizione sbagliata sul gioco che avevamo. Ma l’arbitro aveva già messo la palla nelle mani di chi doveva eseguire la rimessa e Coach Laso ha visto quello che volevamo fare. Il regolamento dice che il timeout devi concederlo prima che l’arbitro abbia consegnato la palla. E’ chiaro che non era voluto ma è quello che è successo: per questo ho protestato”.