L’Olimpia non trova continuità, ritmo ed efficacia. La partita la fa e la vince la Stella Rossa, migliore sui palloni vaganti, più precisa al tiro e incisiva a rimbalzo. E’ la prima sconfitta milanese della stagione per l’Olimpia, che non è mai riuscita a dare concretezza ai suoi momenti migliori, incluso il quarto periodo quando è rientrata a meno cinque e ha avuto la tripla del meno due con Rodriguez, ma è stata respinta dal ferro. Dalla parte opposta, Jordan Loyd ha segnato da tre spegnendo la rimonta. L’Olimpia non si è arresa, con due triple di Delaney e Roll, giocando gran parte del quarto periodo senza centro è tornata ancora a meno sei. Ma non c’era più tempo. Dalla lunetta Walden sancisce la vittoria, 87-79.
IL PRIMO QUARTO – Offensivamente, è un avvio lento per ambedue le squadre. L’Olimpia soffre a rimbalzo, dove Emanuel Terry colpisce due volte. Shavon Shields si spende in modo energico sul capocannoniere Jordan Loyd. La Stella Rossa ha un sussulto quando entra Johnny O’Bryant: prima segna usando la statura sopra LeDay poi perfora dall’arco. Milano torna avanti con Kaleb Tarczewski dalla lunetta dopo innumerevoli parità. E’ proprio lui a permettere all’Olimpia di finire meglio il quarto, imponendosi a rimbalzo offensivo per il 23-18.
La nota: l’Olimpia ha tirato male nel primo periodo, ma ha lavorato bene attaccando la difesa e procurandosi 10 viaggi in lunetta, tutti fruttuosi (4/4 per Tarczewski).
IL SECONDO QUARTO – La partita resta tirata e l’aggressività delle due difese è punita dal metro arbitrale (29 falli totali nel primo tempo). Dopo Tarczewski, commette il secondo fallo anche Shields. La Stella Rossa è più precisa dall’arco, con Hall e Jagodic-Kuridza impatta e poi su un gioco da tre di Loyd sorpassa sul 31-29. Milano risponde subito con un’entrata di Brooks e due liberi di Kyle Hines. Kevin Punter su una rubata di Brooks prova ad allungare dall’arco, ma Loyd risponde con la stessa arma. Poi tocca a Micov segnare da tre. Il vantaggio dell’Olimpia non scollina mai oltre i cinque punti. Dopo due tiri liberi di O’Bryant e una tripla di Rochestie, la Stella Rossa torna in parità. Il finale di tempo è favorevole alla squadra di Obradovic: Hines commette il terzo fallo in attacco, l’Olimpia si inceppa anche con il quintetto piccolo con Rodriguez, Delaney e Roll, Walden mette l’ultimo tiro dall’angolo e la Stella Rossa chiude avanti 48-44.
La nota: Kevin Punter ha toccato quota 13 gare consecutive di EuroLeague con almeno una tripla a bersaglio.
IL TERZO QUARTO – La Stella Rossa estende il momento favorevole con quattro tiri liberi consecutivi. Milano non trova ritmo in attaccco, soffre a rimbalzo, scivola a meno nove, con tutti i lunghi carichi di falli. Una tripla di LeDay dall’angolo e una di Roll restituiscono un minimo di inerzia all’Olimpia. Un’entrata di Micov ricuce il divario a quattro punti dopo sette minuti e 20. Una rubata di LeDay vale il meno due dopo il timeout di Obradovic. Ma l’Olimpia non riesce a rimettere le mano sulla gara, Loyd sulla sirena segna un canestro impossibile e la Stella Rossa torna a più sei, 66-60.
La nota: per Vlado Micov è stata la nona gara in fila in doppia cifra sia nei punti che nella valutazione.
IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia parte con una tripla di Rodriguez, ma la Stella Rossa non si scompone. Simonovic mette la tripla del nuovo più sette, Terry schiaccia il più nove e Walden completa il gioco da tre che scava dieci punti di differenza, massimo vantaggio. Una tripla di Punter e un jumper dall’angolo di LeDay dimezzano il disavanzo. Loyd frustra gli sforzi dell’Olimpia con una tripla allo scadere dei 24″. Il momento migliore dell’Olimpia finisce qui, poi ci sono almeno un paio di palloni vaganti, a rimbalzo, di cui la Stella Rossa è padrona e ne approfitta per scappare a più 12. Qui Delaney e Rolla con due triple di fila ricuciono a meno sei, ma sul possesso probabilmente decisivo Walden recupera due tiri liberi e chiude i conti. Alla fine è 87-79.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con la Stella Rossa: “Hanno meritato di vincere perché sono stati più solidi di noi per tutta la partita. Noi avevamo cominciato bene, poi non abbiamo avuto abbastanza in energia, si è visto in attacco, e in difesa abbiamo avuto troppi alti e bassi, è stato un giorno, adesso ci prepariamo per la prossima gara. Non so dire se aver giocato poco ha inciso sulla nostra prestazione, certamente ci sono tanti fattori che possono entrare nella testa dei giocatori, ma di qui in avanti non credo che le cose cambieranno quindi è importante non farsi condizionare. E’ strano che Obradovic dica che siamo stati svantaggiati dal poco ritmo, perché prima della partita ha detto il contrario. Piuttosto noi abbiamo rimesso dentro due giocatori importanti, come Delaney e Punter, lo stesso Moraschini che non ho utilizzato, ovviamente indietro di condizione. Adesso si tratta di redistribuire minuti, compiti, responsabilità, protagonismo. Non è facile rifare queste cose mentre si gioca, ma dobbiamo farlo”.