Eurolega, Olimpia vince a Belgrado

Questa volta il quarto periodo appartiene all’Olimpia. Il Partizan comanda il primo tempio, anche a più 13, ma l’Olimpia non si scompone, regge sui due lati del campo, mostra carattere, solidità e vince 88-81 a Belgrado. Cinque uomini in doppia cifra, un Nikola Mirotic che sale in cattedra nel secondo tempo, in cui Nico Mannion controlla i ritmi, tiene in difesa, eredita il testimone da Leandro Bolmaro, ma in tanti, tutti, danno moltissimo in una partita solida, giocata in un ambiente oggettivamente difficile, combattuta e infine vinta, usando anche la zona, mischiando i quintetti, leggendo le dinamiche.

IL PRIMO TEMPO – Il Partizan parte con un quintetto difensivo, con Bosnjakovic sguinzagliato faccia a faccia contro Dimitrijevic. L’Olimpia parte meglio trovando quattro canestri da tre, due di Zach LeDay. Va avanti 9-4, ma i cinque punti sono cancellati da Isaac Bonga e la sua tripla. Il Partizan impatta a quota 14 poi sorpassa quando Sterling Brown dalla panchina si presenta con due triple consecutive generando il 20-16. Alla fine del primo periodo, con due falli immediati sanzionati a Mannion e un gioco da tre completato da Causeur, il Partizan guida 22-19. Una tripla del francese riporta Milano a meno due in avvio di secondo quarto. Ma coincide con il momento più difficile, perché il Partizan trova sia il gioco perimetrale di Ntilikina e Carlik Jones che quello interno di Tyrique Jones. Con una fiammata, alimentando il contropiede scappa a più 13 quando l’Olimpia ha anche usato ambedue i time-out. Sul 38-26, Armoni Brooks estrae dal cilindro una tripla da otto metri, Mannion ci costruisce sopra un floater e tocca a Coach Obradovic usare il time-out per fermare il momento. Ma al rientro è ancora l’Olimpia a dettare i ritmi. Un altro 4-0 convince Obradovic a usare anche il suo secondo time-out. Bolmaro con un gioco da tre punti impatta la gara sul 38-38, 12-0 di break Olimpia. Il finale del secondo periodo però è di nuovo favorevole al Partizan: Davies centra due liberi forzando il secondo fallo di LeDay, Ntilikina mette un jumper dalla media e il punteggio diventa 42-38 Partizan all’intervallo.

IL SECONDO TEMPO – Nikola Mirotic con cinque punti consecutivi porta l’Olimpia avanti per la prima volta dal primo periodo. Il Partizan trova ancora due triple di Brown e si rimette in ritmo, scavando ancora sei punti di vantaggio con LeDay gravato di tre falli. C’è un grande lavoro di Ousmane Diop, che segna dei punti quasi consecutivi, incluso un jumper dal gomito. Una tripla di Brooks e le penetrazioni di Mannion tengono l’Olimpia a contatto anche quando il Partizan cavalcando il gioco in post basso di Davies mette in difficoltà la difesa interna. Dopo nove minuti, torna a meno uno e ci resta, 65-64 dopo tre quarti. Nel quarto, l’Olimpia arma la mano di Brooks, che segna una volta in entrata e una volta schiacciando un contropiede generato da Bolmaro. Milano rimette la testa avanti. Il Partizan replica con una tripla di Pokusevski. Nel corpo a corpo, Mannion centra la tripla del pareggio. L’Olimpia spreca un paio di possessi cruciali. Incassa il gioco da tre di Carlik Jones, risponde con una tripla di Mirotic che la riporta avanti. Di rapina, a rimbalzo, segna Pokusevski. Ma qui Milano esplode. Ricci segna da tre, Mirotic appoggia un lay-up, LeDay un jumper dal cuore dell’area nel momento in cui la difesa sale di colpi e l’Olimpia guadagna sei punti di margine, 82-76, a 2:10 dalla fine. Dopo il time-out di Obradovic, Sterling Brown centra la tripla del meno tre. L’Olimpia regge sul possesso difensivo seguente. Causeur a 30 secondi mette due liberi per il più cinque. Jones “ruba” il quarto fallo a Mannion e riporta il Partizan a meno tre. Il quinto fallo di Mannio in attacco concede un’altra possibilità alla squadra di casa. La difesa tiene un’altra volta, Ricci strappa il rimbalzo nel traffico, LeDay converte i due liberi che a 14 secondi dalla fine sono quelli risolutivi. Finisce 88-81 Olimpia.

Cosi Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Belgrado: “E’ stata una bella vittoria, ovviamente importante in una competizione così difficile in cui abbiamo perso un paio di partite già vinte. Imporsi qui contro una buonissima squadra, ovviamente ben allenata, davanti a 20.000 persone non era facile. E’ stata una partita giocata con grande spirito di sacrificio, abbiamo mosso la palla, distribuito 21 assist, che sono tanti, abbiamo difeso. Credo che concedere 16 punti nel quarto periodo in cui tante volte abbiamo perso sia stato fondamentale. Sono contento per i ragazzi, perché hanno risposto bene ad una sconfitta durissima come quella di Berlino, appena tre giorni fa. Come squadra sappiamo che avremo alti e bassi, con tanti rookie per questa competizione, ma se stiamo insieme e continuiamo a lavorare sono convinto che arriveremo anche ad essere più continui. Il duello con Obradovic? Ho il massimo rispetto per lui, non solo per la sua incredibile carriera, ma per la persona che è. E’ un collega sempre rispettoso, vinca o perda, ha sempre grande classe”.