Eurolega, Olimpia vittoriosa contro Olympiacos

Contro una delle difese storicamente meglio organizzate dell’EuroLeague, l’Olimpia riesce a fare ancora meglio, tiene l’Olympiacos a 53 punti ma soprattutto appena 21 nel secondo tempo e chiude 65-53.

Quando l’avversaria è scappata sul 44-41, l’Olimpia ha alzato il muro e costruito con le palle rubate, i contropiedi, l’esecuzione dei giochi la sua vittoria, 65-53. Non ha più concesso nulla all’Olympiacos. Quando è schizzata avanti 53-45 ha poi dominato, ha controllato il ritmo, difeso davvero forte, allo spasimo. Se Mirotic è stato il giocatore più costante, Shavon Shields ha giocato un primo tempo, specie all’inizio, entusiasmante, e poi Kevin Pangos ha avuto un impatto di estrema consistenza, al tiro, in acrobazia, e in qualche momento anche in difesa usando la velocità delle mani.

IL PRIMO TEMPO – Lo scoppiettante primo quarto in cui soprattutto all’inizio tutti sembrano segare con facilità, l’Olympiacos armando il gioco interno di Milutinov, l’Olimpia cavalcando la coppia Shields-Mirotic, lascia presto il passo ad una gara molto difensiva, dura, spigolosa. L’Olimpia prende due punti di vantaggio, 19-17, alla fine del primo quarto in cui anche Diego Flaccadori porta il suo mattoncino con cinque punti consecutivi. L’Olympiacos trova canestri importanti da Thomas Walkup, che mette tre triple nel primo tempo, e con lui risponde al tentativo di allungo dell’Olimpia, che due volte costruisce sette punti di vantaggio, usando anche tanta panchina. Con Alex Poythress gravato di tre falli, si vede Kamagate che traduce un assist di Tonut con una schiacciata. Mirotic produce 11 punti nel primo tempo. Ma basta un passaggio a vuoto in attacco, cinque errori consecutivi su tiri costruiti bene, per permettere all’Olympiacos di rimettere la testa avanti. Un jumper dalla media di Milutinov scava anche tre punti di margine, ribaltando la partita. Shields però è l’ultimo a segnare e all’intervallo la differenza è un punto, 32-31.

IL SECONDO TEMPO – E’ la difesa a determinare il break dell’Olimpia. Due palle rubate consecutivamente e trasformate in canestri in contropiedi generano il più otto. La prima è di Kevin Pangos e manda a canestro Mirotic, la seconda è di forza di Shields e fabbrica la schiacciata di Voigtmann. Pangos gioca alcuni minuti indemoniati, si mette in moto con una tripla poi ci costruisce sopra due canestri in acrobazia, di enorme coefficiente di difficoltà. Il 44-41 del terzo periodo diventa 53-45 nel miglior momento della squadra dal punto di vista difensivo. L’Olimpia, in una serata oggettivamente difficile in attacco, soprattutto aldilà delle sue bocche da fuoco principali, trova le zampate decisive per prendere il largo. La tripla della staffa la segna Nikola Mirotic, il più consistente in attacco,; Nicolò Melli ne trova una da campione per spegnere le ultime velleità avversarie; quella della celebrazione la firma Kevin Pangos che corona un secondo tempo da 15 punti e una partita estremamente solida, con una sola palla persa. Finisce 65-53.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria sull’Olympiacos, dopo aver vinto la sua 300esima partita di EuroLeague, secondo allenatore di sempre a tagliare il traguardo dopo Zeljko Obradovic: “E’ stata una grande serata per il nostro club, per Kyle Hines e Gigi Datome. Sono due campioni che, venendo qui, hanno poi aperto la strada per altri grandi arrivi come quelli di Melli e Mirotic ad esempio. Il pubblico è stato eccezionale: sono venuti, ci hanno sostenuto e infine spinto verso la vittoria. E’ stata una partita in cui abbiamo costruito tanti buoni tiri sbagliandone tanti, ma la difesa ci ha permesso di mantenere il controllo della gara e nel quarto quarto abbiamo messo la palla nelle mani giuste. Dobbiamo migliorare ancora, usare meno il pick and roll e più il gioco vicino a canestro. E’ importante che ad un certo punto abbiamo capito che dovevamo vincerla con le nostre armi migliori, la difesa, il contropiede, il gioco in area. Ma ogni giorno vogliamo migliorare. Kevin Pangos credo abbia giocato una delle sue migliori partite come impatto, anche realizzativo. Si è preso le sue responsabilità e l’ha fatto contro un grande difensore come Walkup e contro una squadra molto organizzata come l’Olympiacos”.