L’Olimpia ha solo un momento in cui riesce ad imporre il proprio gioco, nella seconda metà del secondo quarto quando si riavvicina a meno tre e crea le premesse per una ripresa equilibrata. Invece, il Maccabi ha dominato il secondo tempo e vinto largamente, 75-58. Aveva bisogno di vincere per sostenere la sua rincorsa ai playoff e ha aggredito la partita con l’energia che l’Olimpia (priva di Dinos Mitoglou) non ha avuto, come si è visto in ambedue le metà campo. Soprattutto l’Olimpia ha tirato 7/34 da tre, un dato che con l’aggiunta delle 19 palle perse è risultato fatale.
IL PRIMO QUARTO – Il momento migliore dell’Olimpia nel primo periodo, quando sorpassa rispondendo con energia all’avvio rabbioso e aggressivo del Maccabi (che controlla anche i rimbalzi, 14-7 in questa fase), è quello cui segue un brutto passaggio a vuoto sia difensivo che offensivo con alcuni tiri aperti sbagliati (1/7 da tre di squadra) e l’inevitabile 13-0 di parziale che scava subito un margine importante per la squadra di casa, 23-11 alla fine del quarto.
IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia riparte in attacco con un’entrata di Shields e una tripla di Bentil, ma non c’è ritmo e soprattutto in questo frangente non c’è difesa. Il Maccabi crea, segna da tre e trova la strada verso il ferro totalmente aperta con Ante Zizic a usare i suoi centimetri. Dopo due minuti e mezzo, il vantaggio esplode a 15 punti, sul 31-16, e Coach Messina spende il secondo timeout. Al rientro, Milano è più lucida in attacco. Dopo un canestro in entrata di Grant, Delaney segna da tre e il divario, che aveva raggiunto i 16 punti, scende a 11 con timeout Maccabi. La difesa di Grant, il sacrificio di Hines, poi una prodezza di Melli riducono il divario a otto punti. Il Maccabi trova un tiro libero di Derrick Williams per allentare la pressione, ma l’Olimpia qui ha l’inerzia della gara in mano. Hall dopo un rimbalzo offensivo controllato da Ricci completa un gioco da tre punti e nell’ultimo possesso di gara mette anche una tripla per un ulteriore 6-0 di parziale che riporta Milano a meno tre, 40-37.
IL TERZO QUARTO – La gara diventa molto più difensiva rispetto al primo tempo. Il Maccabi prova ad allungare con il gioco interno di Zizic, l’Olimpia trova due canestri di Melli, ma stenta a trovare risorse negli esterni e finisce sotto di 11 su una tripla di Khyril Thomas. Fare canestro resta un problema, gli esterni producono cinque punti totali nel terzo periodo, Shields converte un’entrata ma non il successivo tiro da tre procurato dentro l’area da Tarczewski. Alla fine del terzo è 56-46 Maccabi.
IL QUARTO QUARTO – Purtroppo il Maccabi torna padrone della partita. Giocando senza il suo top-scorer Wilbekin, ma con un quintetto che offre energia, corsa e aggressività, trascinato dal proprio pubblico dilaga e rende il quarto periodo insignificante ai fini del risultato finale, nonostante un encomiabile tentativo finale di contenere lo scarto, come in parte è accaduto nel 75-58 conclusivo.
LA SITUAZIONE – L’EuroLeague ha confermato l’esclusione delle tre squadre russe dalla stagione, eliminando tutti i risultati che hanno ottenuto fino a questo momento. Per effetto di questa situazione, il record dell’Olimpia è 16-8 anziché 18-10, ma non modifica la sua posizione in classifica, ovvero il quarto posto attuale. Tuttavia, da ieri la squadra è matematicamente qualificata per i playoff, per il secondo anno consecutivo.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Tel Aviv: “Il Maccabi ha meritato di vincere, ha fatto quello che nelle ultime settimane ha fatto bene, ha attaccato uno contro uno e creato tante situazioni favorevoli con i loro lunghi, Zizix e Reynolds. Quando perdi come abbiamo perso noi oggi, come allenatore posso solo assumermi la responsabilità di quello che è successo, capire perché abbiamo giocato così male e aiutare i giocatori a fare meglio. Ci hanno provato ma chiaramente è un periodo in cui sembra che nulla vada per il verso giusto. Andremo in palestra, guarderemo il video e proveremo a risolvere i problemi che abbiamo. Non c’è altro modo. Oggi abbiamo tirato male e perso tanti palloni. Questa è una combinazione terribile, letale. Le palle perse ci hanno ucciso, anche nel terzo quarto fatale, e quando non abbiamo perso palla abbiamo sbagliato dei tiri aperti. Indipendentemente da questo, abbiamo conquistato i playoff per il secondo anno consecutivo. La situazione delle squadre russe non ha inciso perché la nostra situazione di classifica era la stessa. Lavoreremo e ci faremo trovare pronti per i playoff chiunque dovessimo incontrare e in quale posizione”