Billy Baron non aveva mai segnato da tre per 39 minuti e mezzo, ma a 21 secondi dalla fine ha cavato dal suo cilindro magico la tripla dall’angolo della vittoria, 83-81 a Monaco. Terza trasferta e terza vittoria per l’Olimpia in un’altra gara tirata. Il Bayern ha giocato con la forza della disperazione, ha accumulato 14 punti di vantaggio nel primo tempo, ma l’Olimpia secondo tradizione recente ha tenuto, gradualmente ha aggiustato il gioco, si è riavvicinata prima dell’intervallo e poi ha eseguito meglio nel finale e ha vinto. Stavolta più con l’attacco che la difesa. E’ stata fortunata perché Nick Weiler-Babb ha sbagliato i due tiri liberi del sorpasso a 3.8 secondi dalla fine, ma è anche vero che l’ultima resistenza difensiva era stata ben fatta e solo una palla sfuggita dalle mani di Kyle Hines aveva consegnato un’altra opportunità al Bayern. La nota stonata è stata l’infortunio occorso a Shavon Shields nel primo quarto, che andrà rivalutato.
IL PRIMO QUARTO – Kyle Hines cancella subito lo “zero” di Belgrado segnando sul primo possesso della gara. L’Olimpia entra discretamente in partita schizzando avanti sull’8-5, poi però un paio di palle perse fermano il tentativo di allungo, il Bayern si sblocca nel tiro da tre con Weiler-Babb e Zipser e prende il comando del punteggio. L’Olimpia nella seconda metà del periodo si ferma in attacco, conta cinque palle perse alla fine del primo, non segna mai da tre, non va in lunetta, concede una tripla a Obst e due canestri di fila a Jaramaz. Davies vicino a canestro trova un paio di soluzioni, l’ultima serve a ricucire a meno sei, sul 22-16. Ma la notizia più grave è che Shields si fa male al piede sinistro e deve abbandonare la partita.
IL SECONDO QUARTO – Il Bayern tenta la fuga, Cassius Winston va in campo aggressivo in attacco. L’Olimpia trova qualche valido possesso in attacco con le triple consecutive di Pangos e Tonut. Con tre uomini gravati di due falli, senza Shields, afflitta da tante palle perse banali, l’Olimpia non oppone una difesa adeguata ai suoi standard, si scopre su Zipser, su Obst, grandi specialisti, che la spongono a meno 14 a metà del quarto. Melli prova a usare la sua fisicità per guidare la risposta dell’Olimpia. Prima procura alla squadra i primi due tiri liberi della gara poi con un gioco da tre punti riduce il deficit a nove lunghezze. Qui Milano lascia sul campo qualche opportunità di avvicinarsi, scivola di nuovo a meno 11, ma riesce a chiudere bene il periodo. Billy Baron centra due tiri liberi, Gillespie sbaglia i suoi due e Pangos mette la tripla che all’intervallo vale il meno, 43-36, dell’intervallo.
IL TERZO QUARTO – Una tripla dall’angolo di Deshaun Thomas riporta Milano a meno tre. Il Bayern replica subito con cinque punti di fila di Zipser. Poi arriva anche una tripla di Walden a scavare di nuovo nove punti di differenza. Macinando però un po’ di difesa e lucidità in attacco, l’Olimpia con cinque punti di fila di Pangos e poi un contropiede di Thomas arriva a meno uno. Con cinque punti consecutivi Melli porta l’Olimpia avanti anche di tre punti. Nel momento migliore però la difesa ha un passaggio a vuoto, concede due triple consecutive a Wimberg e Jaranaz, un gioco da tre di Obst. Il Bayern ricostruisce cinque punti di vantaggio prima del floater di Pangos che chiude il periodo sul 66-63.
IL QUARTO QUARTO – Pangos arma la mano dalla media distanza di Davies. L’Olimpia mette subito la testa avanti e poi prevedibilmente la gara diventa un corpo a corpo. Milano non è precisa al tiro, ma lavora a rimbalzo. Una tripla di Melli le restituisce il vantaggio a metà del quarto. Winston continua a usare la sua velocità nell’arresto e tiro per mettersi il Bayern sulle spalle e guidare l’assalto dei suoi. L’Olimpia alza il muro di Hines. Un jumper dalla media di Hall la riporta avanti. Lucic in campo con quattro falli trova la tripla che consegna al Bayern il più due. Hines dalla lunetta impatta ancora a 45 secondi dalla fine. A 34 secondi ancora Winston con una prodezza mette Milano alle corde. Dal time-out di Coach Messina, però l’Olimpia esce mettendo nelle mani di Baron la tripla del vantaggio a 21 secondi dalla fine. Serve una difesa, l’Olimpia la estrae dal cilindro una volta, poi la seconda è fortunata perché Weiler-Babb sbaglia due tiri liberi. Finisce 83-81 Olimpia.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Monaco: “E’ stata una vittoria molto importante, avevamo tutte e due delle assenze, abbiamo perso giocatori a partita in corso, loro Othello Hunter e noi Shavon Shields. Credo che ci siamo adeguati bene nella difesa uno contro uno che inizialmente aveva concesso troppo. Billy Baron ha messo un grande canestro, ma siamo stati bravi a mettere la palla nelle sue mani. Non era facile vincere qui contro una buonissima squadra, ben organizzata, che gioca duro e cercava la prima vittoria quindi era determinata a fare bene, ha giocato con senso di urgenza. Devo dire che Nicolò Melli ad un certo punto, soprattutto dopo l’uscita di Shields (che ci preoccupa molto), ci ha trascinato, ci ha portato sulle sue spalle. Avevamo vinto a Belgrado in un’atmosfera molto particolare, dove è difficile vincere, qui siamo stati un po’ imprecisi in certe situazioni, ma devo fare i complimenti ai ragazzi per come sono stati capaci di riconcentrarsi e giocare con disciplina, sia in attacco che in difesa”.