Atalanta-Bayer Leverkusen 3-2 nell’andata degli ottavi di Europa League.
Tre lampi dall’area, sinistro-sinistro-destro, per provare a prenotare i quarti di finale di Europa League, e pazienza per non esserci riusciti prendendo il secondo gol del Bayer Leverkusen in una ripresa a tavoletta.
Sfuggita subito, o così pareva, ma ribaltata nel giro di pochissimo da Malinovskyi e Muriel che si scambiano i ruoli lungo tutti i cambiamenti nel punteggio, l’andata degli ottavi a Bergamo per l’Atalanta è stata un’esibizione di tecnica e collettivo ad alti livelli. La cifra del primo tempo sono palleggio e fraseggio, rapidi e precisissimi, della terza forza della Bundesliga, però esauritisi o, meglio, contenuti fino al 20′ sul cronometro per lasciare spazio alla rabbiosa reazione di casa. Il tentativo dell’accentrato ucraino al 2′ è strozzato e non incide, quindi la squadra di Seoane prende campo e nel giro di due minuti allestisce le prove generali e il vantaggio. Al 9′ il palo a mezz’altezza Aranguiz su punizione, preludio al suo stesso vantaggio nell’angolino basso sfruttando il bel servizio di Wirtz al culmine di un’azione corale con Diaby e Palacios a sostegno. Il forcing ospite non affonda e i bergamaschi si riaffacciano (19′) con l’incursione e il tiro centrale di Toloi sullo scarico del colombiano, unica punta vera dei suoi. Il compagno di linea (23′) si sposta a sinistra e ne ottiene il passaggio di ritorno per controllo e 1-1 di sinistro da centro area. A parti invertite, complice il rimpallo con Tapsoba, ecco il favore di ritorno, supportato dall’abile regia in uscita dell’italobrasiliano, col diagonale sempre mancino dello smarcatissimo centravanti di Gasperini. E’ il 25′ e comincia una partita nella partita, con breve sfuriata renana fuori misura Tapsoba-Diaby, dalla lunga e in uno contro uno con Djimsiti da posizione defilata, mentre a tiro del quarantesimo il raddoppiatore e Koopmeiners mancano il tris, rispettivamente sul lancetto dello stesso difensore albanese e sulla ribattuta di piede di Hradecky. A tre dalla pausa l’olandese ci riprova su apertura del firmatario del temporaneo pari trovando i pugni chiusi del finlandese prima che Malinovskyi alzi di fronte l’angolo susseguente. Se la prima frazione si conclude con la schiena dell’ex AZ a stoppare Frimpong, servito da Wirtz, allo stesso modo Tah (3′) è la diga sullo scatenato centrocampista di Zhytomyr, appena prima del 3-1 firmato dal doppiettista della serata su azione stavolta iniziata da Hateboer. La scarpa sinistra in controtempo dell’estremo difensore altrui evita la tripletta sottomisura del mattatore accompagnato da Freuler (12′) ripetendosi sul diagonale di Hateboer al quarto d’ora. La contestata riapertura dello score di Diaby (sinistro chirurgico sul palo lontano), su disimpegno lunghissimo di testa di Tah, tre minuti più tardi è forse provocato da un “ponte” di Adli sul comunque incerto Djimsiti. A uno dal termine un’altra chance per metterla in cassaforte, quando Miranchuk non può correggere la sponda di Toloi sull’ultimo corner di Koopmeiners, poi Paulinho alza su invito del compagno che con la sua fiammata ha tenuto aperta la qualificazione.
Le parole di Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria in Europa League al Gewiss Stadium contro il Leverkusen. “Bellissima partita, aver fatto questo tipo di partita è un grande merito e una grande soddisfazione. Dobbiamo essere felici perché prima della partita avremmo firmato per andare in Germania con due risultati su tre. Non ho mai avuto problemi, abbiamo fatto qualche partita sottotono come succede a tutti però l’Atalanta ha fatto sempre le sue prestazioni e le sue partite quasi sempre con questa mentalità. Non sempre per colpa sua non ha raccolto quanto meritava”.