Europa League, vittoria e qualificazione alla seconda fase per l’Atalanta

Basta un gol del difensore Djimsiti al 50′ all’Atalanta per sconfiggere lo Sturm Graz in una partita giocata dalla squadra di Gasperini soprattutto con l’obiettivo di strappare il passaggio diretto al prossimo turno, mantenendo il vantaggio sullo Sporting, secondo in un girone D di Europa League che vede gli orobici in testa con 10 punti.

Dopo il pareggio per 2-2 in Austria, la missione dei neroazzurri riesce al Gewiss Stadium mentre alle loro spalle, con 7 punti, restano i portoghesi che si sono imposti all’Alvalade contro il Rakow per 2-1, grazie a due reti su rigore trasformate da Goncalves al 14mo e al 52mo. Gli austriaci sconfitti oggi a Bergamo invece restano a 4 punti mentre i polacchi del Rakow sono ormai matematicamente esclusi da qualsiasi combinazione per il passaggio agli ottavi. Il prossimo turno vedrà proprio la sfida fra le prime due, Atalanta contro Sporting, mentre lo Sturm dovrà vedersela con il Rakow.

Al termine del match vinto per 1-0 contro lo Sturm Graz, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Il primo tempo è stato abbastanza sofferto perchè loro pressavano molto bene e noi andavamo più in difficoltà a giocare tecnicamente bene. Secondo me giocavamo anche sotto ritmo. Il secondo tempo siamo partiti subito forti, è stata un’altra partita”.

La qualificazione in anticipo può permettervi di gestirvi meglio in virtù del campionato?
“Indubbiamente sì. Anche se chiaramente ambiamo al primo posto con la partita contro lo Sporting, squadra più accreditata ad inizio del girone. Aver raggiunto la qualificazione è un buon traguardo, ci dà la possibilità di lavorare bene, con serenità e far crescere un po’ tutti”.

Bakker?
“Sulle fasce abbiamo sempre giocato con Ruggeri e Zappacosta. Stasera ha fatto bene Bakker che ha tenuto la posizione fino alla fine anche con qualità. Ha fatto bene anche Hateboer. Quando vinci e superi il turno va bene per tutti”.

L’Atalanta in cosa deve migliorare?
“Tanti continuano a farmi questa domanda (ride ndr). Cosa ci si aspetta dall’Atalanta? L’Atalanta è in crescita dall’inizio della stagione. Perde una partita contro l’Inter ma come l’abbiamo persa? A meno che non fossimo una squadra che deve lottare per lo scudetto, perdi la partita con l’Inter, è uno scontro diretto. Io non mi sento in quella condizione. Continuo a guardare la mia squadra. E’ un campionato molto equilibrato e molto difficile, io guardo l’aspetto tecnico. Quello emozionale, della classifica è fuori dalla mia visione. Se pensiamo di vincere altro, allora sì ci manca tanto. Quello che stiamo facendo mi soddisfa”.

Lo zoccolo duro della sua squadra.
“Credo che nella parte centrale, Ederson e De Roon ma ci metto anche Toloi, Kolasinac e Djimsiti è il nostro nucleo forte. Sono questi il nocciolo duro della nostra squadra che è sicuramente competitiva. Se riusciamo a migliorare con gli esterni, anche ad avere un po’ di alternativa, riusciamo a fare buone cose in attacco non sempre con i soliti, noi alziamo il livello”.

Kolasinac?
“Gioca con noi come se giocasse da tempo. Sia per la personalità che per la capacità difensiva. Forte nei contrasti, anche un po’ smaliziato. Si vede che ha giocato ad alti livelli nell’Arsenal. E’ stato facile per lui inserirsi, è stato un acquisto che ci ha rinforzato in difesa. Ora aspettiamo tutti gli altri. Oltre che bravi sono degli highlander”.