La stoppata di Nik Melli a sette secondi dalla fine cancella l’ultimo tentativo di Iffe Lundberg e permette all’Olimpia di respingere Bologna e aggiudicarsi Gara 3, 81-78.
E’ stata una partita durissima, che l’Olimpia ha comandato praticamente sempre, tranne l’8-9 iniziale e per un singolo possesso del terzo periodo subito cancellato da Stefano Tonut.
L’Olimpia ha giocato con grande durezza mentale contro una squadra che oggettivamente ha fatto lo stesso. Shabazz Napier ha preso in mano la squadra nel momento in cui preparava la volata conclusiva, poi Nikola Mirotic è stato glaciale dalla lunetta mentre Nik Melli ha coperto tutto dietro, oltre a strappare un rimbalzo offensivo di pura energia nel momento della battaglia. Ma tanti hanno dato tutto quello che avevano, anche con zampate episodiche come quelle vibrate da Tonut e Voigtmann, o con una prova cruciale nel primo tempo e non solo come quella di Diego Flaccadori.
IL PRIMO TEMPO – Il quarto iniziale è un continuo botta e risposta. L’Olimpia schizza 8-4, Bologna risponde con un 5-0 con la prima tripla di Belinelli. Poi è un sorpasso continuo. Spiccano Cordinier e Shengelia da una parte; Shields e Mirotic dall’altra. Su un gioco da tre di Mirotic innescato da Hines, Milano ci riprova ad andare avanti di quattro. Risponde Lundberg due volte dalla distanza. Poi Hall chiude un primo quarto che sale di colpi con una tripla sulla sirena che vale il 29-25 Olimpia. Il secondo quarto inizia sulla stessa falsariga. Lundberg e Abass producono dieci punti in fila per Bologna. Ma l’Olimpia risponde ad ognuno di essi. Arriva anche una grande fiammata di Diego Flaccadori: tripla, jumper dalla media e gioco da tre punti su una palla rubata. Si tratta dell’ennesimo tentativo dell’Olimpia di allungare. Una tripla di Napier scava sette punti di margine, 41-34,, quando ci sarebbe l’opportunità di ampliare il margine. Ma un paio di tiri sono respinti dal ferro. Bologna ne approfitta con una tripla di Belinelli che ricuce il margine a quattro punti. Dopo il time-out di Coach Messina, l’Olimpia riparte con energia difensiva soprattutto, anche se in contropiede Shields incappa nel secondo fallo. Così il primo tempo finisce con un quintetto piccolo, Napier e Flaccadori insieme. L’Olimpia ricostruisce sette punti di vantaggio una volta di più. Bologna però questa volta finisce meglio il tempo, con un canestro di Mickey e poi alla fine una tripla dall’angolo di Pajola che riduce la differenza a due punti, 46-44.
IL SECONDO TEMPO – Bologna pareggia immediatamente con un jumper dall’angolo allo scadere dei 24″ di Belinelli. L’Olimpia replica con una tripla di Tonut. Poi Mirotic con una tripla dall’angolo e un gioco da tre punti riapre cinque di margine. Ma la gara è una battaglia. La Virtus attacca bene i cambi difensivi procurandosi tiri facili al ferro soprattutto con Jordan Mickey, il migliore di Bologna nel terzo quarto. Voigtmann da tre e poi Flaccadori in contropiede restituiscono ritmo all’Olimpia ma il vantaggio non oltrepassa mai i cinque punti ed è di tre alla fine del terzo, 62-59. Bologna mette la testa avanti con un semigancio di Dunston. Qui sale di tono la partita di Shabazz Napier. Prima segna in entrata, poi converte un gioco da tre punti, quindi manda a canestro Mirotic. La sua terza entrata riporta Milano avanti di sei punti a 6:30 dalla fine. Abass centra la sua seconda tripla dopo una lunga pausa per un instant-replay. Bologna torna a meno uno con un’entrata di Lundberg. Shields risponde con quattro punti consecutivi per l’ennesimo più cinque. E qui si torna al botta e risposta. Bologna continua ad attaccare il ferro con i mismatch dei lunghi, sempre Mickey in evidenza. L’Olimpia replica con le penetrazioni, soprattutto di Napier. Il primo errore di Milano permette a Bologna di rientrare a meno uno. Mirotic strappa un rimbalzo in attacco e si procura due tiri liberi a 12 secondi dalla fine. Valgono il più tre prima del time-out di Coach Banchi. Sull’ultimo possesso, Melli cancella Lundberg con una stoppata clamorosa che genera un finale concitato al termine del quale l’Olimpia recupera la palla e vince 81-78.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria di Gara 3: “Una partita molto dura. Siamo grati al pubblico che ci ha sostenuto in tutti i moment difficili. Sono state due partite diverse nel primo tempo abbiamo avuto tutte e due grande facilità nel segnare, nel secondo tempo abbiamo limitato i loro tiri da tre, scoprendoci un po’ sotto canestro. Qualcosa abbiamo concesso ma non gli abbiamo consentito di prendere ritmo al tiro. Abbiamo costruito abbastanza buoni tiri in attacco. non abbiamo avuto grandi percentuali, ma proprio per questo la difesa ci ha aiutato tanto nel secondo tempo. E’ stata una partita con vantaggi sempre minimi, una partita molto difficile da vincere anche se poi alla fine siamo stati sempre in vantaggio tranne in due momenti. Essere sempre stati lì con la testa, possesso per possesso, ha deciso la partita. In attacco abbiamo costruito 15 assist anche tirando male quindi in realtà la circolazione è stata migliore. Siamo entrati prima e più velocemente dentro i giochi e questo ci ha aiutato. Melli ha chiesto di marcare subito Shegelia. Direi che difensivamente ha svolto un lavoro eccezionale, poi anche in attacco ha aiutato a muovere la palla, ha rollato profondo. Non c’è dubbio che abbia giocato una partita di grande livello e grande personalità”.
Sull’ultima rimessa assegnato a Milano a due secondi dalla fine: “Gli arbitri hanno visto il replay e tutti i miei giocatori erano sicuri fosse nostra. Non saprei cos’altro aggiungere. Noi in Gara 1, sull’ultima azione di Napier il replay non l’abbiamo avuto purtroppo”.