Finale scudetto, l’Olimpia deve arrendersi dopo 2 supplementari, ora si torna a Milano

Una partita che resterà nella storia, due tempi supplementari in una Gara 4 di finale. Bologna prevale 93-89. L’overtime, per la quinta volta in questa stagione, è fatale all’Olimpia. Milano era precipitata a meno 18 nel quarto periodo. In quel momento, ha giocato la miglior sequenza della finale. Prima ha rimontato rientrando a meno cinque, poi – sotto di 11 – ha avuto il coraggio, la forza, il carattere, senza Kyle Hines – che si è infortunato alla spalla sinistra – con Nicolò Melli in campo ad ancorare la difesa con quattro falli, di rimontare e andare al supplementare dopo una sfuriata di Shabazz Napier. Nel primo overtime, ha avuto davvero la possibilità di vincere, quando ha costruito due punti di vantaggio e la difesa ha costruito le opportunità per finire l’avversario alle corde. Non le ha sfruttate e ha dovuto combattere ancora nel secondo supplementare. Qui un passi sul meno due fischiato Shields e poi anche il suo quinto fallo lontano dalla palla hanno spaccato la gara a favore della Virtus. La serie è sul 2-2, ripartirà lunedì sera al Mediolanum Forum, ovviamente tutto esaurito.

IL PRIMO QUARTO – La gara comincia sui binari dell’equilibrio, le due squadre si scambiano i vantaggi, poi con cinque punti consecutivi di Shields, l’Olimpia mette la testa avanti sul 10-7 con un gran lavoro a rimbalzo di Melli. Il primo passaggio a vuoto, avviato da una tripla di Shengelia, però mette in moto il break di Bologna, che coincide con il secondo fallo di Napier. Quando segna anche Teodosic il parziale diventa di 14-0 e la Virtus costruisce 11 punti di margine. Milano prova a stringere i denti, arriva anche il secondo fallo di Hines, con Shield (nove punti nel periodo) ritorna fino a meno otto, poi Jaiteh chiude il quarto con due tiri liberi e Bologna (4/6 da tre, sette tiri liberi tirati a zero) si trova avanti 24-14.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia scivola sotto di 14 prima che riesca a sistemare la difesa attorno a Melli. Ma dal time-out chiamato da Coach Scariolo, la Virtus riparte con una tripla di Ojeleye, un fade-away di Hackett, anche i rimbalzi offensivi di Mickey. Il deficit tocca i 16 punti, ma Milano prova ad accettare lo scontro: con due canestri di Napier, un fade-away di Melli e una schiacciata di Hines ritorna a meno dieci. Nel minuto conclusivo, con due time-out consecutivi, Bologna trova un canestro dalla media di Belinelli, l’Olimpia una tripla sulla sirena di Datome per il meno nove, 40-31.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia prova ancora a restare aggrappata alla partita, nonostante le percentuali, nonostante le palle perse. Torna a meno sette su uno scarico di Datome che genera la tripla di Voigtmann. Bologna reagisce, Hines deve anche uscire per un colpo alla spalla sinistra. Al suo posto, Biligha esegue un paio di eccellenti giocate difensive. Dopo un canestro in entrata di Hall e un jumper dalla media di Shields, Milano si riavvicina a cinque punti con tre minuti da giocare nel quarto.  Bologna spende il time-out. Al rientro, arriva il quarto fallo di Melli. La Virtus ci costruisce un nuovo tentativo di allungo. Alla fine del terzo, ha di nuovo 13 punti di margine, 60-47.

IL QUARTO QUARTO – All’inizio del periodo finale, Bologna usa una sfuriata di Belinelli, che prima segna da sotto, poi su una tripla fuori equilibrio, per scavare una voragine, 18 punti, dopo due minuti. Dal time-out di Coach Messina, l’Olimpia esce però con tanto orgoglio. Segna da tre Shields, lo imita Baron, poi segna anche Ricci dopo che la difesa ha procurato due palle rubate consecutive. Con 5:31 da giocare, il 9-0 riporta l’Olimpia a meno otto. Dopo il time-out, ci sono altre due palle rubate con Ricci e Napier che ricuciono a meno quattro. Nel momento di massima pressione, Bologna trova due liberi di Teodosic e una tripla di Hackett scappando ancora a più nove, poi 11. E ancora l’Olimpia risponde. Un jumper di Datome, una tripla di Melli e ritorna a meno sei. Dopo un grande possesso difensivo, in transizione Napier centra la tripla del meno tre. A 17 secondi dalla fine, dopo un rimbalzo strappato di squadra, Napier corregge il suo primo errore con un clamoroso step-back che vale l’improvvisa parità. Sull’ultimo possesso della Virtus, Devon Hall intercetta il passaggio interno e l’Olimpia finisce la partita sul 76-76.

IL PRIMO SUPPLEMENTARE – Al canestro iniziale di Mickey risponde Melli di energia al ferro. L’Olimpia alza il suo muro difensivo, una, due, tre volte. Shields segna dalla media il canestro del primo vantaggio dal primo quarto. Poi Milano avrebbe i palloni dell’allungo ma non li sfrutta. A 54 secondi dalla fine, Teodosic dalla lunetta impatta ancora. L’Olimpia ci riprova. L’ultima conclusione di Napier è lunga. Bologna ha un time-out e cinque secondi per l’ultimo tiro. Ci prova Teodosic ma , marcato da Shields, è un tiro impossibile. E’ ancora parità, 80-80.

IL SECONDO SUPPLEMENTARE – Mickey segnando allo scadere dei 24 secondi forza anche il quinto fallo di Melli che, con Hines infortunato, obbliga Coach Messina ad andare con Biligha. Milano risponde con Napier. Poi Cordinier segna due volte di fila. La prima risponde Shields. La seconda volta a Shields fischiano un’infrazione di passi e poi anche un quinto fallo lontano dalla palla. Belinelli ne approfitta per allungare a più quattro. Datome dalla linea ricuce a meno due. Sul possesso seguente, Teodosic spariglia con la tripla del più cinque. L’Olimpia replica una volta di più. La tripla dall’angolo di Baron vale il nuovo meno due con 20 secondi da giocare. Belinelli dalla lunetta chiude ancora, 93-89.

Così Coach Ettore Messina ha commentato Gara 4: “Ovviamente, siamo molto dispiaciuti per aver perso una grande occasione. Abbiamo avuto la forza di rimontare un disavanzo importante, ma poi nel supplementare ci è mancata un pizzico di lucidità, abbiamo sbagliato numerosi tiri aperti da tre permettendo alla Virtus, che aveva in quel momento meno fiducia di noi, di restare aggrappata alla partita e poi di vincerla. Potrebbe essere stata una situazione simile a quella vissuta a parti invertite in Gara 2, anche se ovviamente con tempi e modi molto differenti. Quello che dovremo fare adesso è aumentare i minuti in cui abbiamo giocato bene e fatto le cose giuste e diminuire le cose che non abbiamo fatto bene. Non sto a guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Abbiamo lunedì una partita molto importante, davanti al nostro pubblico, e dobbiamo vincere quella. Su Kyle Hines non so dire nulla. Vedremo domani dopo gli esami”.