Finale scudetto, Olimpia vince di rimonta Gara 1 contro Bologna.

Gara 1 è stata una battaglia in cui l’Olimpia ha avuto il coraggio e la forza mentale di riemergere da un primo tempo difficile, in cui è finita sotto in doppia cifra sia nel periodo iniziale che nel secondo, per poi esplodere con una seconda metà di partita di grande qualità e vincere 92-82.

L’Olimpia ha segnato 56 punti nella ripresa, ha finito con 13 triple finendo con il 69% da due. Ha saputo dosare la difesa anche con tanti problemi di falli, enormi quelli di Shabazz Napier, obbligato a giocare solo sette minuti nel primo tempo, ma anche di Nicolò Melli, Johannes Voigtmann e in parte Billy Baron. Aver alzato l’intensità difensiva partendo da queste problematiche è stato decisivo. La Virtus ha segnato 11 punti in più della lunetta e sulla capacità di guadagnarsi viaggi sulla linea ha costruito un gran primo tempo, trascinata dai veterani più esperti come Milos Teodosic e Marco Belinelli. Nella ripresa però Melli e Voigtmann hanno combinato con 18 punti in coppia. Sono stati anche quelli decisivi. Nel difficile inizio, a parte le prodezze di Napier, l’Olimpia aveva trovato l’energia di Gigi Datome. E’ stato lui, nel momento più complesso, con sette punti di fila a mettere in partita la squadra tanto da cancellare il meno dieci e trasformarlo in un vantaggio di due punti. Poi Bologna è ripartita ancora costruendo otto punti di margine all’intervallo. La ripresa però è stata diversa. Devon Hall, soprattutto quando ha giocato assieme a Napier, bravissimo nella ripresa a gestirsi con tre falli a carico, ha dato tanto non solo in difesa ma anche con una prestazione offensiva di altissimo livello. L’Olimpia comanda 1-0, Gara 2 si gioca domenica al Mediolanum Fourm.

IL PRIMO QUARTO – L’avvio è tutto della Virtus, che segna tre volte nei primi quattro possessi mentre l’Olimpia non segna mai e scivola sotto 8-0 obbligando Coach Messina a spendere il primo time-out dopo due minuti e mezzo. Bologna parte 10-0 prima che Napier sblocchi Milano con un gioco da quattro punti. Succede però un attimo prima che su un tiro da tre di Belinelli gli venga fischiato il secondo fallo. L’Olimpia brucia subito il bonus, la Virtus va in lunetta 11 volte nel solo primo quarto. Coach Messina deve rimescolare le carte. Kyle Hines è il primo a entrare davvero in partita, poi arriva Datome, Milano alza notevolmente l’intensità della propria difesa. Gigi segna due volte in fade-away, poi dall’angolo anche da tre. Sono sette punti consecutivi che riportano l’Olimpia a meno uno. Sull’ultimo possesso, Messina richiama in campo Napier che premia la scelta con la tripla che chiude il periodo sul 21-19.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia si ferma di nuovo in attacco, non segna per tre minuti, anche se si aggrappa alle sue certezze difensive. Bologna segna una volta con Mickey e sorpassa con tre tiri liberi strappati da Teodosic. Napier, al rientro in campo, centra la tripla del pareggio. Ma poi arriva un altro 5-0 di Hackett e Teodosic. Napier con le sue prodezze e la sua energia tiene Milano vicina, la riporta a meno tre, ma gli viene fischiato anche il terzo fallo (13 punti ma in appena sette minuti sul parquet) e la disparità in termini di viaggi in lunetta diventa enorme (addirittura 22-3 dopo i primi venti minuti). Con altri tre tiri liberi di Belinelli, la Virtus ricostruisce il massimo vantaggio di dieci punti. Hall guida la squadra nel finale di tempo: prima segna una tripla frontale poi confeziona un assist per Hines. Il parziale è di 5-0 ma è attenuato dall’ultimo canestro di Belinelli per il 44-36 Bologna.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia gioca cinque minuti di eccellente esecuzione offensiva, con due triple e otto punti di Voigtmann, un gioco da tre completato da Napier e anche se la difesa deve fare i conti con i tre falli con cui giocano lo stesso Napier e anche Melli, il vantaggio di Bologna, trascinata da Teodosic, si riduce a due punti dopo cinque minuti e mezzo. Dal time-out di Coach Scariolo, l’Olimpia rientra sorpassando, con una tripla di Baron e un jumper lungo, il secondo del periodo, di Melli. Bologna risponde con Ojeleye e la gara diventa tiratissima. Milano torna avanti su un gioco da tre punti completato da Baron, poi con una tripla di Hall. Sul più due, Belinelli trova il terzo fallo su tiro da tre, questa volta di Ricci, e chiude il periodo 64-63 per Bologna.

IL QUARTO QUARTO – Con quattro punti consecutivi, Devon Hall riporta Milano avanti. Bologna risponde subito con la seconda tripla di Ojeleye poi un lay-up rovesciato di Belinelli. Ancora Hall, con un’entrata prepotente, due liberi di Shields e un prodigioso tap-in di Melli, consegnano all’Olimpia il vantaggio, sei punti, con 5:20 da giocare. Dal secondo time-out di Scariolo, l’Olimpia riparte allungando ancora. Una tripla di Shields vale il massimo vantaggio di nove punti. Bologna riparte con un gioco da tre punti di Shengelia. Replica Napier con una tripla contro la zona. Shengelia usando la sua fisicità, prende il quarto fallo di Voigtmann e trasforma altri due tiri liberi. Sempre contro la zona, su un tiro procurato a rimbalzo, Hall firma il più dieci. L’Olimpia con tanta difesa e tantissima energia, continua ad eseguire con lucidità. Shields mette due liberi usando il suo gioco in post-up contro Teodosic. Poi Melli schiaccia il più 12. Nel finale, in un parapiglia che determina l’espulsione di Paul Biligha, la Virtus ottiene un possesso da quattro punti, ma non riapre la gara che Milano chiude sul 92-82.

Così Coach Ettore Messina ha commentato Gara 1 della finale per il titolo: “Siamo entrati in campo un po’ contratti, per fortuna abbiamo tenuto botta. In questo i ragazzi sono stati bravi, poi ci siamo sciolti nella ripresa alzando l’intensità difensiva e giocando un secondo tempo di alto livello in attacco proprio come avevano fatto loro nel primo. E’ stata una partita durissima, contro una squadra eccellente. Abbiamo vinto Gara 1, ma adesso dobbiamo prepararci ad un’altra partita molto difficile. Devon Hall ci ha dato tanto accanto a Napier. Il suo ruolo è quello, non deve essere solo un cambio per il playmaker. Ha dovuto farlo nel primo tempo perché Napier ha giocato solo sette minuti per i falli. La panchina ci ha sostenuto bene. Datome, nel momento più difficile, con sette punti di fila ha acceso la scintilla. Ci ha almeno fatto entrare in partita. Nel secondo tempo abbiamo avuto tanto da Shields e ovviamente da Melli e Voigtmann che nel primo non avevano segnato e poi l’hanno fatto. Non è un segreto: se alcuni giocatori si esprimono ad alto livello abbiamo più possibilità di vincere. Vale per tutte le squadre. Anche a cinque minuti dalla fine quando loro sono passati a zona siamo stati bravi a mantenere il controllo e mettere la palla quasi sempre nelle mani giuste. Anche quando hanno fatto box-and-one su Napier per alcuni possessi. Ma mettere la palla nelle mani giuste non è sufficiente, poi bisogna segnare e i ragazzi sono stati bravi a farlo. Ma direi che nel secondo tempo abbiamo tutti giocato una partita di alto livello, tanto che partiti da meno otto abbiamo finito a più dieci, quindi uno scarto significativo contro una squadra forte. Ora ci aspetta un’altra partita molto difficile”.