Lo scoglio di gara 1 si conferma stregato per l’Olimpia che come nei quarti perde subito il servizio e deve rincorrere nella serie di semifinale, con gara 2 in programma venerdì 31 maggio sempre al Mediolanum Forum. E’ la terza volta su quattro che nei playoff Sassari vince subito gara 1. L’Olimpia – che recupera Mike James, tiene fuori Curtis Jerrells, con Alen Omic – paga un primo tempo da 25% nel tiro da due e i falli che hanno impedito a Jeff Brooks di montare una guardia efficace su Rashwn Thomas, nonostante l’energia pulita di Tarczewski abbia eliminato dalla gara Jack Cooley. Sassari nei momenti più complicati della sua partita, nel botta e risposta del terzo-quarto periodo, si è aggrappata ad una prova mostruosa di Stefano Gentile. Il finale è 86-79.
IL PRIMO TEMPO – La difesa dell’Olimpia parte comandando le operazioni e forzando subito tre palle perse avversarie, ma l’attacco stranamente – dopo la prima bomba di Nunnally – spreca qualche opportunità su tiri facili. Milano va avanti 5-0, ma Jaime Smith risponde con cinque punti personali e impatta subito. Una tripla di Cinciarini allunga di nuovo a più cinque, ma poi arriva il secondo fallo repentino di Brooks. Mike James con una tripla dall’angolo tiene l’Olimpia avanti. Sassari sposta Thomas da 5 contro Burns, ma il problema sono gli errori al tiro, alcuni banali, così l’allungo non si concretizza. Pierre dal post basso ricuce a meno uno e Gentile in contropiede firma il primo vantaggio Sassari. Burns dalla lunetta e Nedovic con un gioco di prestigio chiudono il quarto sul 18-16 Olimpia. In avvio di secondo periodo arrivano due falli consecutivi fischiati in attacco, a Kuzminskas e Micov, su situazioni di mismatch contro Gentile. Milano ha un momento di sbandamento, perché brucia il bonus in due minuti, non ottiene nessuna chiamata quando attacca il ferro oppure a rimbalzo e scivola sotto di 11 con un parziale di 13-0. James due volte e Nedovic spezzano il momento sfavorevole. Con un 9-3 (seconda tripla di Polonara), l’Olimpia ritorna a meno cinque, sul 32-27. Sassari respira con Thomas, con i jumper dalla media di Gentile, poi Kuzminskas e Nunnally accorciano a meno quattro. Poi allo scadere ancora Gentile (10) firma il 41-35 Sassari.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia scatta con un 5-0 rientrando a meno uno con tripla di Cinciarini e floater di Micov. Poi dopo un tecnico a Nunnally, Brooks schiaccia il pareggio a quota 44, imitato subito dopo da Tarczewski su un alley-oop di Nunnally, poi lo stesso fa ancora Brooks con due liberi e così Tarczewski con un tap-in. Dopo la quarta parità, Micov mette la testa avanti per l’Olimpia, nel momento in cui arriva un severissimo quarto fallo di Brooks. Sassari risponde subito. Nunnally centra la tripla del nuovo vantaggio Olimpia, ma è una battaglia, un botta e risposta, sorpassi e controsorpassi. Thomas approfitta dei falli di Milano per produrre un terzo quarto da 12 punti. Micov (nove nel terzo) mette la tripla del più tre annullata da Gentile allo scadere. A termine del terzo periodo è 60-60. Mike James segna un canestro da tre, ma lo show di Gentile prosegue. Mette una tripla allo scadere dei 24″, completa un contropiede e porta Sassari a più quattro con immediato time-out di Coach Pianigiani. Nedovic con un’accelerazione e Micov con un jumper impattano nuovamente a quota 67. Ancora Gentile con uno stepback ricaccia Milano indietro di tre. Un gioco da tre di Polonara e poi due tiri liberi di Thomas aprono ancora nove punti a favore di Sassari. Brooks e Tarczewski di energia riducono il margine a cinque punti forzando il time-out Dinamo. E’ il break decisivo, perché l’Olimpia alza la pressione difensiva ma con il bonus sempre esaurito in fretta non c’è modo di tenere Sassari lontana dalla lunetta. Milano ha un paio di giocate di forza con le quali tenta di rientrare ad un possesso, ma il tiro da fuori la abbandona nel finale e perde 86-79.
Così Coach Simone Pianigiani dopo gara 1: “Troppi errori al tiro e troppo nervosismo per battere Sassari di questi tempi. All’inizio dovevamo prendere un vantaggio superiore invece erano agganciati. Poi nel terzo quarto quando abbiamo prodotto il massimo sforzo loro sono riusciti a rimanere agganciati. Non siamo stati bravi a guadagnarci abbastanza tiri liberi, dieci di differenza a questi livelli sono tanti, considerato che loro chiudevano l’area, aspettavano gli alley-oop per Tarczewski. Siamo andati troppo poco in lunetta e abbiamo fatto il 43% da tre che sarebbe buono se non considerassimo quello che loro ci concedevano riempiendo l’area. Loro sono in salute, noi ci siamo fatti portare via la palla su un paio di contatti che ci hanno innervosito. È ovvio che la condizione delle nostre guardie non è ottimale, ma loro sono presente e futuro della nostra squadra ed è normale che ci tengano a giocare. Ma gli errori non li hanno commessi solo i miei giocatori. Ho visto tante cose che non mi sono piaciute, ma voglio rivederle perché alla fine era una gara punto a punto e gli episodi sono stati decisivi. Ceerto, anche il quarto fischiato a Brooks e non a Thomas. Ora ci ritroviamo nella stessa situazione del quarto di finale, dobbiamo vincerne una e poi migliorare nel corso della serie”.