La ricorrenza del 4 marzo, Giornata Mondiale dell’Obesità, è una data importante per fare il punto sulla situazione e valutare i numeri relativi alla malattia. Stiamo parlando di 800 milioni nel mondo, e 23 milioni di obesi solo in Italia, un tasso che risulta ancor più grave se si pensa all’aumento, di quasi cinque volte negli ultimi 40 anni, tra bambini e adolescenti. A questo si associa il rischio per altre patologie. L’obesità infatti è porta d’accesso a malattie croniche come il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, ipertensione, ictus e diverse forme di cancro.
“Diabete ed Obesità“ ha dichiarato il professor Agostino Consoli presidente SID Società Italiana Diabetologia- sono due patologie che camminano, anzi, corrono, a braccetto, come testimoniato da studi epidemiologici che indicano come il rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2 aumenti in maniera esponenziale all’aumentare dell’Indice di Massa Corporea. Diabete ed Obesità sono anche tristi protagonisti delle relazioni pericolose con il COVID-19: entrambe le patologie infatti (ed ancor più se concomitanti) fanno aumentare significativamente il rischio di malattia grave e le probabilità di ricovero in caso di infezione da SARS Cov-2”. Perciò il monito dalle istituzioni sanitarie e associazioni di categoria è teso sempre più ad incoraggiare i cittadini alla prevenzione, ad effettuare scelte alimentari consapevoli, ad interrompere la sedentarietà ad assumere, in definitiva, uno stile di vita che migliori, anziché deteriorare, la salute.