BEAUTY ROUTINE, MEGLIO POCHI PRODOTTI O RIEMPIRE IL VISO DI CREME?

Dubbi atavici allo specchio: quante creme mettere per mantenere la pelle giovane il più possibile? Pochi sieri in nome del nuovo credo ‘clean’ che elimina il superfluo per puntare ai rimedi indispensabili senza affaticare la pelle o seguire una beauty routine complessa e completa (con almeno una decina di prodotti diversi applicati durante il giorno)? Cosa funziona meglio? I social sono il regno dei consigli su cosa scegliere e l’ hashtag #skincare in questo momento ha circa 48 milioni e mezzo di post su Instagram. Sulle bacheche di Pinterest le beauty routine si sprecano, dalla coreana (in media di 10 step) alla giapponese (qualche step in meno), dalla routine in stile Marie Kondo (che rivaluta l’acqua di rose) alla clean routine (pochi prodotti basic, senza prodotti e ingredienti chimici di troppo in pieno stile di vita green), da quelle raccomandate da influencer/marchi di cosmetici/dermatologi/estetiste/chirurghi estetici fino alle innumerevoli skincare check list del 2020 che affollano tutti i social. I confronti fatti dalle influencer del momento sono i più seguiti ma, oltre che fidarsi dei suggerimenti del clan delle Kardashian, del truccatore di fiducia di Chiara Ferragni (con circa 18 milioni di seguaci) e della neo-star di instagram Giulia De Lellis con la passione per trucchi e belletti, c’è un modo più oggettivo per regolarsi? Difficile, almeno fino ad oggi. Qualcosa però sta cambiando. Per la prima volta, a quanto dichiarano gli autori del nuovo esperimento pubblicato sulle pagine di Cosmetic & Toiletries Science Applied di questo mese, sono state messe a confronto le due metodiche fra le più gettonate e raccomandate dagli esperti e dalle company specializzate in skincare ovvero la routine semplice e minimalista in chiave ‘clean style’ (detergente più crema da giorno al mattino, detergente alla sera per lasciare libera la pelle e niente filtri chimici) e la beauty routine più avanzata, di ispirazione orientale ed olistica e senza dubbio più ricca (dieci prodotti, così suddivisi: al mattino detergente, tonico, siero occhi, siero viso e crema da giorno con filtro solare; alla sera detergente, tonico, siero occhi, siero viso e crema da notte nutriente). Alle beauty routine quotidiane inclusa nel nuovo confronto mancano i trattamenti speciali e saltuari come maschere e peeling e chissà che un domani non saranno confrontati anche questi ultimi. Se la prova clinica dedicata alla beauty routine di tutti i giorni è basata su metodi complessi e molto tecnici (coinvolti gruppi di 22 e 47 donne fino a 51 anni di età, confronti fatti con strumenti dermatologici a due giorni dall’inizio del test e dopo 12 settimane di trattamenti, prodotti applicati su metà del viso per fare paragoni migliori etc), andiamo subito alle conclusioni: scrivono gli autori del confronto che ‘la routine avanzata e composta da 10 prodotti migliora in modo molto più evidente la pelle del viso rispetto alla routine semplice’. Nel dettaglio: dopo due giorni di test l’idratazione della pelle è aumentata del 12,37 % in più con la beauty routine completa di 10 prodotti, mentre con l’altra i risultati sono stati minimi. Dopo tre mesi di applicazioni la luminosità è migliorata di 11 volte col trattamento completo e di 2 volte con quello semplice. Le rughe si sono assottigliate di oltre il 10% con lo skincare complesso mentre con quello basic i risultati sono stati poco apprezzabili. L’indagine ha anche registrato le sensazioni ed i commenti delle donne che si sono sottoposte a questi test che, curiosamente, hanno votato a favore di entrambe le metodiche, apprezzando anche quella basic i cui risultati percepiti superano di gran lunga quelli registrati con macchinari e occhio clinico. Perché la cosmesi agisce non solo oggettivamente, anche nella nostra mente per un effetto placebo che non va sottovalutato (e che le industrie infatti non trascurano). Infine, quale è la ricetta alla base dei prodotti delle beauty routine osservate? Idratanti (come glicerina, betaine, ialuronato di sodio, butilenglicole, propanediolo); antiossidanti (estratti vegetali, di frutta e fermenti lattici), anti rughe (estratti di colture vegetali e da cortecce), emollienti (esteri e siliconi), esfolianti (i rinomati acido glicolico, lattico e salicilico). Infine illuminanti (come la mica), anti-macchia (dalla caffeina agli estratti di piante) e una giusta dose di filtri solari protettivi per il giorno.