Cani fiutano il coronavirus sugli asintomatici, il progetto IEO.

Il fiuto finissimo di un cane addestrato a riconoscere l'odore di una persona positiva al Covid-19, per sostituire un test rapido o un tampone molecolare. Sarebbe un notevole passo in avanti per lo screening di comunità - all'entrata di una scuola, di uno stadio o di un cinema - l'eventuale validazione della ricerca promossa dall'Università politecnica delle Marche in collaborazione con l'Area Vasta 3 di Macerata, la Assl di Sassari, l'Università di Camerino e le associazioni cinofile Progetto Serena Onlus Asd, Semplicemente cane e Cluana Dog. Dopo 'l'imprinting' di alcune settimane, in cui l'animale impara, su campioni di sudore di positivi e negativi, a percepire con l'olfatto la differenza, gli addestratori gli insegnano a sedersi per indicare la positività. Le prime prove, con sette cani tra cui labrador retriever, bracchi e meticci, sono incoraggianti: oggi in azione, durante una dimostrazione alla Facoltà di Medicina ad Ancona, i labrador Aki (4 mesi) e Wave (12 mesi) che hanno scovato, sedendosi, tra gli specializzandi-figuranti quelli in possesso di provette con campioni Covid-positivi. ANSA/CAROTTI

L’istituto Europeo di Oncologia, in collaborazione con l’Università di Milano e con il sostegno di Confindustria Cisambiente, dà il via allo studio clinico “Se ti fiuto ti aiuto”, che prevede di addestrare due cani a fiutare il Covid nelle persone asintomatiche.

Gli esperti a quattro zampe – si legge in una nota – da settembre presidieranno con i loro tutor l’ingresso dello IEO, per effettuare uno screening anti-covid su chi acconsentirà a farsi fiutare.

L’obiettivo del progetto è proteggere ancora meglio i pazienti IEO dal virus, riducendo l’uso dei tamponi molecolari grazie a un metodo naturale, il fiuto dai cani, che è altrettanto accurato, meno invasivo e può essere eseguito in tempo reale, senza richiedere tempi di esecuzione e attesa del risultato. (ANSA).