Sempre più persone soffrono di malattie cardiovascolari: infarto, ictus o scompenso cardiaco sono, però, solo un risvolto negativo di una serie di disturbi che celiamo da molto tempo. Ipertensione arteriosa, fumo, diabete e familiarità sono solo alcuni dei principali fattori di rischio. La prevenzione, dunque, è la chiave per ridurre le probabilità di rischio cardiaco ed inizia dall’adozione di un corretto stile di vita.
“Se esistono fattori di rischio cardiovascolare già conclamati e diagnosticati, associare un sano stile di vita ad una terapia specifica limita i danni, previene e ritarda l’avanzare della malattia cardiovascolare. Per evitare recidive, invece, sarà necessario ridurre ed eliminare i fattori di rischio che hanno causato l’evento attraverso un sano stile di vita e una corretta assunzione dei farmaci prescritti”, spiega il dottore Daniele Briguglia, cardiologo responsabile dell’Ambulatorio di Prevenzione Cardiovascolare di Humanitas Mater Domini.
Le regole del “cuore in salute”
La prevenzione inizia da alcuni comportamenti virtuosi:
- Eseguire le visite e gli esami consigliati dallo specialista di riferimento
- Mangiare sano e bilanciato
- Mantenersi attivi, con un adeguato esercizio fisico giornaliero
- Allontanare le fonti di stress psicologico e/o fisico
In Humanitas Mater Domini, la prevenzione del cuore passa per un percorso clinico-assistenziale personalizzato per il paziente e vede la partecipazione di un’équipe di specialisti. Scopriamo alcuni dei loro consigli.
Il cardiologo consiglia
- Almeno una volta l’anno, un prelievo dei principali esami del sangue, compreso quello che valuta la quantità di colesterolo e di zucchero nel sangue
- Una giornaliera attività fisica aerobica, come camminata in piano a passo veloce o bicicletta, per almeno 30/40 minuti. In alternativa (solo dopo valutazione medica), si consigliano 15 minuti al giorno di attività fisica anaerobica intensa. I pazienti cardiopatici devono eseguire una valutazione cardiologica prima dell’avvio di qualsiasi attività fisica.
- Non concentrare l’attività fisica solo nei periodi di vacanza: questo è da evitare, soprattutto per persone non fisicamente allenate, perché oltre a favorire infortuni, sottopone il cuore a stress favorendo eventuali cardiopatie
Lo psicologo consiglia
“Il momento delle vacanze, soprattutto dopo il periodo di lockdown, rappresenta un momento di evasione dalla routine, che non deve però prescindere dal mantenimento di un equilibrio psico-fisico di benessere” spiega dottoressa Paola Parisi, psicologa e psicoterapeuta di Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Arese, che consiglia 3 regole fondamentali:
- Mantenere un ritmo regolare di attività/riposo e sonno/veglia. Il rischio, infatti, è di sviluppare un disturbo del ritmo circadiano del sonno, cioè un disturbo dell’alternanza delle fasi di veglia e sonno rispetto al mondo esterno. Per approfondire, leggi anche Sonno: come mantenere i ritmi regolari
- Non abusare di fumo o alcol. Scopri i benefici di smettere di fumare, clicca qui.
- Ascoltare i propri bisogni psicologici, avendo cura di impegnare il proprio tempo in attività piacevoli e non “per dovere” o costrizione.
Il nutrizionista consiglia
- Bere almeno 2 litri di acqua al giorno
- Cercare di evitare i pasti abbondanti, soprattutto prima di coricarsi
- Prediligere la verdura come componente principale del pasto
- Mangiare la frutta come spuntino
- Integrare gli Omega-3 nella propria dieta: studi epidemiologici e test clinici dimostrano che questi acidi grassi possono migliorare la sensibilità all’insulina, ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue e la pressione sanguigna , attivare le piastrine e migliorare così anche la funzione dei vasi L’American Heart Association ha approvato l’utilizzo di integratori di Omega-3, nella prevenzione cardiovascolare secondaria. Un recente studio ha dimostrato anche come il consumo di pesce abbia un effetto positivo nel diminuire i livelli di colesterolo. “Ottime per quest’ estate , quindi, grigliate a base di salmone, sgombro, pesce spada ed acciughe accompagnate da verdura in foglia, fagioli e lenticchie. La stessa Associazione, consiglia almeno due porzioni di pesce (salmone, sgombro, pesce spada, acciughe) a settimana e due porzioni di verdure ed oli contenenti Ala (semi e olio di lino, germe di avena)”, chiarisce la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas Mater Domini, Humanitas Medical Care Arese e Varese.