Vaccini militari e uranio impoverito, incontro a Lecco domenica 14.

La questione degli  effetti indesiderati dei vaccini sul personale militare italiano sollevata nell’ambito dell’inchiesta parlamentare sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito i nostri soldati a causa dell’uranio impoverito, è stata finora accantonata sia a livello governativo sia a livello mediatico.

Tuttavia i risultati della Commissione “Uranio impoverito” sono stati confermati di recente anche da uno studio scientifico statistico-epidemiologico  finanziato dall’Associazione Corvelva di cui si dà notizia sulla rivista “Epidemiologia & Prevenzione”.

Ne  parlerà  Ivan Catalano ex Deputato della XVII Legislatura 2013-2018 che è stato vicepresidente alla Commissione ‘Uranio Impoverito’,  al convegno  “Medicina in campo Militare” organizzato da Movimento Genitori Lombardia  all’ EXPO Security  di Lecco, Palataurus, domenica 14 Aprile 2019 ore 15, Sala conferenze.  Seguiranno gli interventi di: Avv. Mirella Manera, già audita alla Commissione Sanità  del Senato su OMS e interessi privati, qui per parlare del tema “Rapporto tra Scienza e Costituzione in ambito sanitario. Analisi del ddl 770 in materia vaccinale. Esclusioni scolastiche”; infine il medico Stefano Manera su “Omeopatia, cura del microbiota ed epigenetica: mito o realtà?”.

Tra gli interventi è previsto uno spazio per le domande del pubblico.

La partecipazione è gratuita per gli associati (ed è possibile associarsi in loco). Ingresso su prenotazione: segreteria.mgl@gmail.com

La fiera è organizzata dalla Società Gierre Italia s.r.l.s con sede ad Annone Brianza.

Dichiara Catalano: “Finalmente viene messa a tacere l’affermazione che ‘chi va in missione torna in patria più sano’. Il prossimo passo sarà quello di studiare nel dettaglio i dati dei militari che restano in patria, verificando se si ammalano di più rispetto ai civili.”

“Questo studio – continua Catalano – è stato supervisionato da me e condotto insieme ai consulenti che hanno preso parte alla commissione durante le indagini. Abbiamo analizzato i dati resi pubblici, aggregati e anonimizzati per sesso, classe d’età e corpo di appartenenza a una specifica arma, 3.663 nell’intero periodo (1996-2012).

È molto importante in quanto conferma che i militari non muoiono solo a causa dell’uranio impoverito e che è l’insieme di fattori di rischio a causare le patologie. Invito la Ministra Elisabetta Trenta e il presidente della commissione Difesa On. Gianluca Rizzo, a prendere visione dell’articolo all’indirizzo: http://bit.ly/Articolo_Militari. Occorre creare anche uno strumento, come un fondo sanitario per i militari, che dia assistenza economica incondizionata, a chi per servire il Paese in Italia o all’estero si ammala.”